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FI: urbanistica, astensione personale e tecnica di Galasso

01.02.2007
17:29
(ACON) Trieste, 01 feb - COM/AB - "Non vorrei alimentare malintesi - dichiara il consigliere regionale di Forza Italia Daniele Galasso - il testo finale sull'urbanistica votato dall'Aula non è quello depositato dalla Giunta regionale e neanche il testo uscito dalla commissione competente. Questa legge è altra cosa, di molto migliorata".

"Vero è - spiega Galasso - che resta una forte delegificazione, con delle minacce derivanti da un piano territoriale regionale, con le relative norme attuative, che potrà essere leggero o soffocante, secondo la discrezionalità della Giunta regionale, in quanto non c'è chiarezza nella definizione delle soglie delle risorse essenziali di competenza della Regione e dei Comuni".

"L'altro problema - continua Galasso - deriva dalla obbligatorietà della pianificazione sovracomunale che schiaccia l'autonomia dei singoli Comuni con il rischio di paralisi per le attività di sviluppo e di espansione urbanistica: della serie, l'intesa obbligatoria di conformità al piano territoriale regionale potrà avvenire solo attraverso Intesa democratica. Infine, rimane il problema dell'AGEPA, e della relativa competenza per le autorizzazioni paesaggistiche". "Di converso - prosegue Galasso - va riconosciuto che il previsto oscuro e nuovo ente di pianificazione intercomunale (EPI) non è più obbligatorio, ma diventa un'opzione che i Comuni potranno esercitare in alternativa con le associazioni intercomunali composte da almeno 5 Comuni per esercitare il potere di pianificazione sovracomunale recuperando così partecipazione democratica, autonomia e dignità per i singoli Comuni e Consigli comunali".

"Inoltre - continua Galasso - è stata reintrodotta la specificità della competenza legislativa regionale nel disciplinare la normativa edilizia, con notevoli vantaggi dal punto di vista degli istituti e degli strumenti tecnico-edilizi: ad esempio, la flessibilità per i Comuni nell'adozione, nelle more del piano strutturale comunale, di aree di espansione residenziali, produttive, ricettivo-alberghiere, per evitare il blocco delle attività; normativa antisismica; impiantistica; ristrutturazioni; tolleranze delle misure tra dati del progetto e dati della costruzione; interventi senza rilevanza urbanistica; interventi edilizi liberi; pannelli termici e altre semplificazioni".

"Rimane un giudizio severo - conclude Galasso. Dopo una fase di rodaggio la legge tornerà sicuramente in Aula per le manutenzioni del caso. Resta il dato che hanno trovato ascolto e accoglimento, da parte dell'assessore e della maggioranza, molte delle proposte migliorative presentate che vanno incontro agli interessi della comunità regionale. Questo aspetto non poteva essere sottaciuto, tant'è che ho maturato il convincimento di poter esprimere un voto tecnico di astensione".