FI: urbanistica, astensione personale e tecnica di Galasso
(ACON) Trieste, 01 feb - COM/AB - "Non vorrei alimentare
malintesi - dichiara il consigliere regionale di Forza Italia
Daniele Galasso - il testo finale sull'urbanistica votato
dall'Aula non è quello depositato dalla Giunta regionale e
neanche il testo uscito dalla commissione competente. Questa
legge è altra cosa, di molto migliorata".
"Vero è - spiega Galasso - che resta una forte delegificazione,
con delle minacce derivanti da un piano territoriale regionale,
con le relative norme attuative, che potrà essere leggero o
soffocante, secondo la discrezionalità della Giunta regionale, in
quanto non c'è chiarezza nella definizione delle soglie delle
risorse essenziali di competenza della Regione e dei Comuni".
"L'altro problema - continua Galasso - deriva dalla
obbligatorietà della pianificazione sovracomunale che schiaccia
l'autonomia dei singoli Comuni con il rischio di paralisi per le
attività di sviluppo e di espansione urbanistica: della serie,
l'intesa obbligatoria di conformità al piano territoriale
regionale potrà avvenire solo attraverso Intesa democratica.
Infine, rimane il problema dell'AGEPA, e della relativa
competenza per le autorizzazioni paesaggistiche".
"Di converso - prosegue Galasso - va riconosciuto che il previsto
oscuro e nuovo ente di pianificazione intercomunale (EPI) non è
più obbligatorio, ma diventa un'opzione che i Comuni potranno
esercitare in alternativa con le associazioni intercomunali
composte da almeno 5 Comuni per esercitare il potere di
pianificazione sovracomunale recuperando così partecipazione
democratica, autonomia e dignità per i singoli Comuni e Consigli
comunali".
"Inoltre - continua Galasso - è stata reintrodotta la specificità
della competenza legislativa regionale nel disciplinare la
normativa edilizia, con notevoli vantaggi dal punto di vista
degli istituti e degli strumenti tecnico-edilizi: ad esempio, la
flessibilità per i Comuni nell'adozione, nelle more del piano
strutturale comunale, di aree di espansione residenziali,
produttive, ricettivo-alberghiere, per evitare il blocco delle
attività; normativa antisismica; impiantistica; ristrutturazioni;
tolleranze delle misure tra dati del progetto e dati della
costruzione; interventi senza rilevanza urbanistica; interventi
edilizi liberi; pannelli termici e altre semplificazioni".
"Rimane un giudizio severo - conclude Galasso. Dopo una fase di
rodaggio la legge tornerà sicuramente in Aula per le manutenzioni
del caso. Resta il dato che hanno trovato ascolto e accoglimento,
da parte dell'assessore e della maggioranza, molte delle proposte
migliorative presentate che vanno incontro agli interessi della
comunità regionale. Questo aspetto non poteva essere sottaciuto,
tant'è che ho maturato il convincimento di poter esprimere un
voto tecnico di astensione".