IpR-MRE: depositata da Battellino proposta legge elettorale
(ACON) Trieste, 01 feb - COM/AB - E' stata presentata oggi una
nuova proposta di legge elettorale dalla consigliera regionale
Alessandra Battellino (IpR-Movimento Repubblicani Europei). Si
tratta di una revisione della legge che la consigliera regionale
aveva presentato nel settembre del 2004 anticipando di quasi tre
anni le attuali proposte del centro-destra e del centro-sinistra.
Viene ribadita la scelta elettorale che affianca all'elezione del
presidente un vicepresidente sul modello americano.
"Un modo questo - afferma la presidente di Intesa per la Regione
- che ridà finalmente dignità al Consiglio regionale e nel
contempo garantisce la governabilità. In questo modo non c'è più
spazio per ricatti politici da qualsiasi parte essi provengano.
Si tratta di una proposta - continua la consigliera - che
rispetta e rinforza l'autonomia legislativa del Friuli Venezia
Giulia".
In merito alla questione femminile questi i punti più importanti:
il Regolamento del Consiglio, approvato a maggioranza
qualificata, deve garantire al suo interno tutti i diritti di
pari opportunità tra uomo e donna;
c'è l'obbligo di dare visibilità alle donne nella comunicazione
politica;
si impone l'obbligo di rappresentanza di genere in Giunta;
si individua un portavoce delle donne, con risorse a carico dei
gruppi, penalizzando quelli che ne eleggeranno di meno;
nelle nomine vincolante la meritocrazia e la rappresentanza di
genere;
escluse dalle competizioni elettorali le liste con meno del 30%
di candidati che appartengono al genere meno rappresentato
nell'ultimo Consiglio regionale (ammesse le liste a maggioranza
femminile);
doppia preferenza concessa se distribuita tra uomo e donna,
esclusa se indirizzata allo stesso genere;
obbligo di alternanza tra uomo e donna nelle liste, pena
l'esclusione;
penalizzazioni alle risorse dei gruppi qualora si vadano a
eleggere poche donne.
Per la Battellino si tratta di una legge elettorale che permette
finalmente di realizzare la democrazia della rappresentanza.
"Comprendo - dichiara - che sarà difficile che venga accolta
favorevolmente da un Consiglio regionale composto al 90% da
uomini. Non ho previsto quote perché non sono gradite, ancorché
ritenute efficaci, neppure dalle donne. Si tratta comunque di una
proposta di legge che risolverebbe certamente l'annosa questione
femminile".
"E per quanto mi riguarda - conclude la Battellino - si tratta di
un problema che non è nell'interesse delle sole donne, ma dello
stesso buon governo della Regione. La creatività delle donne, il
loro non essere omologate ai giochi di potere non può che giovare
allo sviluppo".