UDC: Salvador, perché no alla nuova legge sull'urbanistica
(ACON) Trieste, 01 feb - RC - Il voto contrario in Aula da
parte dell'UDC alla nuova legge di riforma dell'urbanistica è
stato illustrato così dal vice-capogruppo, Maurizio Salvador:
"Si tratta di un provvedimento che è stato esaminato in maniera
troppo frettolosa, sia in Commissione sia in Aula, come ormai
troppo spesso accade in questa legislatura, dove le concertazioni
avvengono altrove. I numerosi emendamenti approvati, a dispetto
di quanto enunciato dall'attuale maggioranza nel programma
elettorale, dimostrano un modo poco corretto di legiferare".
"Il testo approvato non va nel senso della semplificazione, della
sburocratizzazione e della promozione effettiva dello sviluppo
della comunità regionale. Al posto della ormai superata LR
52/1991 ci saremmo aspettati una normativa d'avanguardia, come
nella tradizione legislativa della nostra Regione in materia
urbanistica. Permangono, invece, violazioni del principio di
sussidiarietà e della leale collaborazione tra i diversi enti
interessati; scarsa considerazione dell'autonomia e della
rappresentatività dei Comuni; parziale rinuncia all'esercizio
della sovranità comunale; il rischio della moltiplicazione delle
istituzioni e delle procedure burocratiche e di conseguenza il
sicuro aumento dei costi per le comunità locali e regionale".
"In questo contesto, si vengono a creare pesanti disparità di
trattamento tra piccoli e grandi Comuni, dando origine a delle
differenziazioni tra le zone montane e marginali e il resto del
territorio regionale. Sostituire i piccoli Comuni con
associazioni disomogenee finirà per produrre conseguenze negative
sulla pianificazione territoriale e sullo sviluppo dell'intera
comunità regionale, senza contare che la collaborazione tra i
Comuni su queste delicate questioni, come quelle che intaccano la
sovranità di ogni territorio comunale, non sarà una cosa scontata
e neppure facile da realizzarsi in tempi solleciti".
"L'accanimento dell'attuale maggioranza regionale nei confronti
dei piccoli Comuni, presenti in particolare nell'area montana,
dalla Carnia alla Val Canale, dalla montagna pordenonese alle
Valli del Natisone, continua anche dopo la riforma del sistema
delle Autonomie locali varata appena un anno fa. Come UDC ci
faremo carico anche in futuro di queste istanze".