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UDC: Salvador, perché no alla nuova legge sull'urbanistica

01.02.2007
18:23
(ACON) Trieste, 01 feb - RC - Il voto contrario in Aula da parte dell'UDC alla nuova legge di riforma dell'urbanistica è stato illustrato così dal vice-capogruppo, Maurizio Salvador:

"Si tratta di un provvedimento che è stato esaminato in maniera troppo frettolosa, sia in Commissione sia in Aula, come ormai troppo spesso accade in questa legislatura, dove le concertazioni avvengono altrove. I numerosi emendamenti approvati, a dispetto di quanto enunciato dall'attuale maggioranza nel programma elettorale, dimostrano un modo poco corretto di legiferare".

"Il testo approvato non va nel senso della semplificazione, della sburocratizzazione e della promozione effettiva dello sviluppo della comunità regionale. Al posto della ormai superata LR 52/1991 ci saremmo aspettati una normativa d'avanguardia, come nella tradizione legislativa della nostra Regione in materia urbanistica. Permangono, invece, violazioni del principio di sussidiarietà e della leale collaborazione tra i diversi enti interessati; scarsa considerazione dell'autonomia e della rappresentatività dei Comuni; parziale rinuncia all'esercizio della sovranità comunale; il rischio della moltiplicazione delle istituzioni e delle procedure burocratiche e di conseguenza il sicuro aumento dei costi per le comunità locali e regionale".

"In questo contesto, si vengono a creare pesanti disparità di trattamento tra piccoli e grandi Comuni, dando origine a delle differenziazioni tra le zone montane e marginali e il resto del territorio regionale. Sostituire i piccoli Comuni con associazioni disomogenee finirà per produrre conseguenze negative sulla pianificazione territoriale e sullo sviluppo dell'intera comunità regionale, senza contare che la collaborazione tra i Comuni su queste delicate questioni, come quelle che intaccano la sovranità di ogni territorio comunale, non sarà una cosa scontata e neppure facile da realizzarsi in tempi solleciti".

"L'accanimento dell'attuale maggioranza regionale nei confronti dei piccoli Comuni, presenti in particolare nell'area montana, dalla Carnia alla Val Canale, dalla montagna pordenonese alle Valli del Natisone, continua anche dopo la riforma del sistema delle Autonomie locali varata appena un anno fa. Come UDC ci faremo carico anche in futuro di queste istanze".