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Commissione d'inchiesta su Insiel: al via i lavori

06.02.2007
13:52
(ACON) Trieste, 06 feb - RC - Ventitré gennaio seduta costitutiva, sei febbraio prima seduta plenaria: la Commissione consiliare d'inchiesta sulla società informatica regionale Insiel ha dato ufficialmente il via ai propri lavori, sulla base del mandato conferitole dalla mozione approvata all'unanimità dal Consiglio regionale il 23 novembre 2006. Roberto Molinaro (UDC) quale presidente, affiancato da Paolo Pupulin (DS) e Paolo Santin (Margh) vicepresidenti, Isidoro Gottardo (FI) segretario, Alessandra Battellino (IpR), Luca Ciriani (AN), Kristian Franzil (PRC), Alessandro Metz (Verdi), Carlo Monai (Citt), Paolo Panontin (Misto), Claudio Violino (LN) e Bruna Zorzini (PDCI), avrà sei mesi di tempo per portare a termine l'inchiesta sulle decisioni prese da Insiel durante il periodo 1998-2006.

Guardando proprio alla mozione n. 122, Molinaro ha spiegato il percorso per fasi lungo il quale la Commissione si potrà muovere:

1) raccolta di materiale da mettere a disposizione dei consiglieri, anche con il supporto della Giunta regionale e attraverso audizioni con gli organi societari; 2) elaborare tre schede relativamente a: I) riflessi sul piano economico-patrimoniale dell'avvenuta acquisizione di Insiel da parte della Regione; II) natura delle politiche commerciali e di acquisizione di beni e servizi attuate dalla società stessa; III) accertamento se siano avvenuti fatti quali l'usurpazione di titoli di studio, la violazione della concorrenza o del codice etico, il mancato rispetto dell'obbligo di comunicazione, il conflitto di interessi, con verifica di eventuali danni alla società in conseguenza a tali fatti; 3) approvazione, in Commissione plenaria, delle schede e della sintesi finale di quanto emerso, trasmettendo tutto poi alla Giunta perché agisca di conseguenza.

Evitiamo di andare a verificare se qualunque organo societario abbia abusato di titoli di studio, invece concentriamoci - ha suggerito Monai - su fatti già emersi e andiamo a verificarli, in tal modo circoscriviamo il raggio dei lavori. Facciamo attenzione - ha poi aggiunto - alla figura giuridica che intendiamo e che possiamo andare a ricoprire o finiremo nei termini del codice penale, restiamo invece dentro i termini della politica.

Definiamo meglio i punti del nostro intervento anche per non incappare in eccessi; la mozione va calibrata - così Santin, che ha risottolineato il problema di capire la configurazione del consigliere regionale rispetto al pubblico ufficiale e al pubblico servizio.

Insiel è una società totalmente in mano alla Regione, dunque a un ente pubblico - ha riflettuto Pupulin -, ma è costituita in modo privato, come ogni altra SpA e non possiamo non tenerne conto. Inoltre, non si può escludere che in certi casi arriveremo a considerazioni differenti sul suo operato.

Il nostro compito - ha affermato Gottardo - non è vedere se certi atti hanno risvolti penali né trasmettere alla Corte dei Conti il risultato delle nostre verifiche, ma relazionare alla Giunta e, semmai, sarà questa ad agire per vie giudiziarie. Vorrei sapere a chi sono state affidate le consulenze - ha quindi chiesto. Possono essere consulenti che sono anche amministratori di altre società o che hanno legami si parentela con amministratori di società concorrenti di Insiel? Possiamo verificare le parcelle di pagamento? Gottardo si è quindi soffermato sull'importanza del rispetto del codice etico.

Per Franzil, il mandato è riferito a verificare l'operato della dirigenza della società nell'ambito del periodo 1998-2006 indicato dalla mozione, e non un operato generico da parte di chiunque. La visione dovrà, poi, essere complessiva e non si dovranno valutare separatamente i punti indicati.

Per la Battellino, invece, il punto III) è quello da cui partire e su cui fare leva, certamente per poi arrivare ad una visione, e dunque a un giudizio, globale.

L'assessore Gianni Pecol Cominotto ha reso noto che il Consiglio di Amministrazione di Insiel ha individuato nel presidente della società, Piero Della Valentina, e nel presidente del collegio sindacale dell'azienda, Pietro Martini, i referenti diretti a disposizione della Commissione consiliare d'inchiesta. Ci sono atti di cui la Giunta regionale è già in possesso - ha aggiunto - e che può trasmettere alla Commissione. Il percorso delle azioni suggerito dalla mozione è corretto.

Nel corso della prossima riunione plenaria, la Commissione stabilirà le audizioni da tenere.

(immagini alle tv)