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Mostra Costituente: un video dedicato al voto delle donne

07.02.2007
16:14
(ACON) Trieste, 07 feb - MPB - Un video, da alcuni giorni, approfondisce - all'interno della mostra "La rinascita del Parlamento. Dalla Liberazione alla Costituzione" - la questione del voto femminile.

Il giorno 1 febbraio 1945 veniva concesso il voto alle donne e il 2 giugno 1946 le cittadine e i cittadini italiani partecipavano al referendum istituzionale dal quale nasceva la Repubblica italiana ed eleggevano l'Assemblea Costituente: era la prima volta che le donne italiane votavano ed è l'inizio di un'era democratica in cui nascono un nuovo diritto del lavoro e un nuovo diritto di famiglia che sanciranno la parità tra uomo e donna.

E' quanto ricordato nel video che riproduce lo spettacolo "2 giugno 1946 - L'altra metà del voto" rappresentato lo scorso anno a Trieste nell'ambito di Maremetraggio Village - costruito su avvenimenti storici, su materiali (musiche, immagini, testimonianze) forniti dal Forum delle Donne, e su alcuni racconti premiati nel Concorso letterario organizzato dalla Consulta femminile di Trieste e dedicati appunto ai sessant'anni del voto alle donne.

La riflessione che emerge dal lavoro è che, sebbene in Italia già all'inizio del '900 esistessero e operassero movimenti e associazioni femminili impegnati a portare nelle aule parlamentari la questione del voto alle donne, esso fosse considerato da tutte le forze politiche un salto nel buio e che, malgrado il grande impegno per le conquiste civili e nella resistenza, le donne italiane nel momento del riconoscimento del fondamentale diritto, non sembrino pienamente consapevoli dell'importanza e del valore di questa conquista. Tanto che i lavori della Costituente, che pure sanciscono la solenne affermazione delle pari dignità uomo-donna, senza per altro prevedere strumenti per realizzarla, si svolgono nel silenzio della realtà femminile. Una limitata partecipazione delle donne, in quegli anni, in cui c'era bisogno di ricomposizione, unità e solidarietà, che forse si può spiegare con la necessità di un clima più disteso per far avanzare le rivendicazioni delle donne.

La questione è ancora da vagliare e il video, inserito in questo contesto, si pone come un contributo per una storia delle donne italiane ancora da scrivere.

L'esposizione è stata già visitata da circa 7000 persone, mentre le visite guidate programmate con le scuole, e attualmente in corso, registrano oltre 2600 adesioni tra studenti e insegnanti, e sono comunque destinate a salire entro il 28 febbraio, data di chiusura della mostra che è a ingresso libero tutti i giorni dalle 9.30 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 18.00.

Continuano, inoltre, gli incontri collaterali di approfondimento, programmati sul territorio. Dopo l'appuntamento fissato per domani 8 febbraio a Udine, alle 17.30, nella sede di rappresentanza della Regione, altri si svolgeranno a Gorizia martedì 13 febbraio alle 17.30 (Sala del Consiglio provinciale, Corso Italia 55), a Pordenone giovedì 15, con inizio alle 17.30 (sede della Regione, piazza Ospedale Vecchio 11) e a Trieste, il 23, alle ore 17.00, nella sala Tessitori del Consiglio regionale in piazza Oberdan 5.

Sabato 24, infine, dalle ore 9.30 alle 15.30, nella sede della mostra saranno in vendita il francobollo e la cartolina postale dell'evento con servizio di annullo del francobollo emesso il 1° giugno 2006 dal Ministero delle Poste su richiesta della Fondazione per celebrare il 60° anniversario dell'elezione dell'Assemblea Costituente.