Mostra Costituente: un video dedicato al voto delle donne
(ACON) Trieste, 07 feb - MPB - Un video, da alcuni giorni,
approfondisce - all'interno della mostra "La rinascita del
Parlamento. Dalla Liberazione alla Costituzione" - la questione
del voto femminile.
Il giorno 1 febbraio 1945 veniva concesso il voto alle donne e il
2 giugno 1946 le cittadine e i cittadini italiani partecipavano
al referendum istituzionale dal quale nasceva la Repubblica
italiana ed eleggevano l'Assemblea Costituente: era la prima
volta che le donne italiane votavano ed è l'inizio di un'era
democratica in cui nascono un nuovo diritto del lavoro e un nuovo
diritto di famiglia che sanciranno la parità tra uomo e donna.
E' quanto ricordato nel video che riproduce lo spettacolo "2
giugno 1946 - L'altra metà del voto" rappresentato lo scorso anno
a Trieste nell'ambito di Maremetraggio Village - costruito su
avvenimenti storici, su materiali (musiche, immagini,
testimonianze) forniti dal Forum delle Donne, e su alcuni
racconti premiati nel Concorso letterario organizzato dalla
Consulta femminile di Trieste e dedicati appunto ai sessant'anni
del voto alle donne.
La riflessione che emerge dal lavoro è che, sebbene in Italia già
all'inizio del '900 esistessero e operassero movimenti e
associazioni femminili impegnati a portare nelle aule
parlamentari la questione del voto alle donne, esso fosse
considerato da tutte le forze politiche un salto nel buio e che,
malgrado il grande impegno per le conquiste civili e nella
resistenza, le donne italiane nel momento del riconoscimento del
fondamentale diritto, non sembrino pienamente consapevoli
dell'importanza e del valore di questa conquista. Tanto che i
lavori della Costituente, che pure sanciscono la solenne
affermazione delle pari dignità uomo-donna, senza per altro
prevedere strumenti per realizzarla, si svolgono nel silenzio
della realtà femminile. Una limitata partecipazione delle donne,
in quegli anni, in cui c'era bisogno di ricomposizione, unità e
solidarietà, che forse si può spiegare con la necessità di un
clima più disteso per far avanzare le rivendicazioni delle donne.
La questione è ancora da vagliare e il video, inserito in questo
contesto, si pone come un contributo per una storia delle donne
italiane ancora da scrivere.
L'esposizione è stata già visitata da circa 7000 persone, mentre
le visite guidate programmate con le scuole, e attualmente in
corso, registrano oltre 2600 adesioni tra studenti e insegnanti,
e sono comunque destinate a salire entro il 28 febbraio, data di
chiusura della mostra che è a ingresso libero tutti i giorni
dalle 9.30 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 18.00.
Continuano, inoltre, gli incontri collaterali di approfondimento,
programmati sul territorio. Dopo l'appuntamento fissato per
domani 8 febbraio a Udine, alle 17.30, nella sede di
rappresentanza della Regione, altri si svolgeranno a Gorizia
martedì 13 febbraio alle 17.30 (Sala del Consiglio provinciale,
Corso Italia 55), a Pordenone giovedì 15, con inizio alle 17.30
(sede della Regione, piazza Ospedale Vecchio 11) e a Trieste, il
23, alle ore 17.00, nella sala Tessitori del Consiglio regionale
in piazza Oberdan 5.
Sabato 24, infine, dalle ore 9.30 alle 15.30, nella sede della
mostra saranno in vendita il francobollo e la cartolina postale
dell'evento con servizio di annullo del francobollo emesso il 1°
giugno 2006 dal Ministero delle Poste su richiesta della
Fondazione per celebrare il 60° anniversario dell'elezione
dell'Assemblea Costituente.