Corecom: stretti controlli alle trasmissioni dopo Catania
(ACON) Trieste, 09 feb - COM/RC - Il presidente dell'Autorità
per le garanzie nelle comunicazioni, Corrado Calabrò, ha
richiamato tutti i Comitati regionali per le comunicazioni
(Corecom) alla necessità di una più stretta vigilanza sulle
trasmissioni radiofoniche e televisive locali che trattando di
temi sportivi, in particolare calcistici. Ciò come conseguenza ai
fatti delinquenziali di Catania e alla morte dell'ispettore di
polizia Filippo Raciti.
Radio e televisioni, secondo il presidente dell'Autorità, devono
evitare ogni tipo di interventi che, per animosità di toni,
risultino antitetici o discordanti rispetto alla finalità di
diffondere i valori di una competizione sportiva leale e
rispettosa dell'avversario. In realtà, non si tratta -come spiega
Franco Del Campo, presidente del Corecom FVG - di nuove
normative, ma di rispettare principi già espressi dall'Autorità,
che si richiama, tra l'altro, a criteri di correttezza del
linguaggio e del comportamento, e alla necessità di evitare
rappresentazioni di violenza fisica e verbale.
Il Corecom FVG, nei suoi monitoraggi - continua la nota di Del
Campo - ha sempre rivolto particolare attenzione alla tutela dei
minori, specie quando si parla di sport, che ha un'influenza
importante sui giovani, che dovrebbero essere educati più con
l'esempio che con le prediche alla tanto citata cultura sportiva.
Eventuali trasmissioni radiotelevisive che contengano incitamenti
all'odio comunque motivato e che possano nuocere allo sviluppo
fisico, psichico o morale dei minori, incorrono nelle sanzioni
previste dal Testo unico della radiotelevisione e possono
portare, come ha precisato il ministro delle Comunicazioni, Paolo
Gentiloni, all'esclusione dalle provvidenze economiche stabilite
dalla legge per il settore.
Va comunque sottolineato - spiega ancora il presidente del
Corecom FVG - che in questi anni di monitoraggio a livello
regionale, non sono stati rilevati episodi di violazione alle
norme esistenti. Il mondo della comunicazione e dell'informazione
locale, a differenza di quello nazionale, si è sempre dimostrato
particolarmente attento e rispettoso delle norme e della buona
educazione comunicativa, forse perché nella nostra regione la
pratica sportiva è diffusa in tutte le discipline e a tutti i
livelli, e chi fa sport in prima persona, adeguandosi alla fatica
e rispettando arbitri e regole, difficilmente si abbandona alla
violenza fisica e verbale.