III Comm: illustrata pdl per settore erboristico
(ACON) Trieste, 13 feb - AB - 4.400 ettari coltivati, 1.200
produttori, 10.000 addetti, più di 4.000 erboristerie e 17.000
farmacie specializzate, per un giro d'affari di circa 2 miliardi
di euro. Sono questi i numeri che fotografano un settore, quello
delle piante officinali, che ha ormai assunto dimensioni di
assoluto rilievo e che testimoniano l'interesse di una sempre più
ampia parte di pubblico che si rivolge ai prodotti naturali per
soddisfare i propri bisogni di salute e di benessere.
Con questa consapevolezza, sono state presentate in Consiglio
regionale tre proposte di legge, all'attenzione della III
Commissione, presieduta da Nevio Alzetta (DS). Le prime due sono
di Forza Italia (a firma Gottardo, Galasso, Valenti, Camber) e
della Lega Nord (Guerra, Follegot, Franz e Violino) e sono già
state illustrate dai proponenti. La terza, della Margherita, è
stata illustrata da Lupieri, che l'ha firmata assieme a Degano e
Menis.
Le erboristerie in Italia sono ancora regolamentate da una legge
del 1931 che, con tutti i limiti anagrafici, ha finora garantito
lo spazio che l'erboristeria si è conquistata. Allo sviluppo di
questo settore e delle conoscenze scientifiche non è corrisposto
finora un aggiornamento legislativo. Da qui, ha detto Lupieri,
l'esigenza di una legge che prenda atto della crescente domanda e
che possa supportare chi opera in questo campo, anche perché i
pericoli derivanti dall'uso dei prodotti erboristici sono
sicuramente minori rispetto a quelli derivanti dal consumo dei
farmaci, ma non si può non tenere conto dei risvolti sanitari.
La proposta di legge tende a definire in maniera chiara i profili
e le competenze dell'erborista e a garantire una moderna
professionalità evitando sconfinamenti nella farmaceutica. Il
livello di preparazione che si propone per gli operatori è la
laurea di primo livello (triennale) che prepara persone in grado
di affrontare i problemi delle piante medicinali con il rigore
scientifico, l'etica e la professionalità che gli derivano dalla
formazione universitaria, e in modo specifico all'interno della
facoltà di Farmacia.
Vi è inoltre, ha concluso Lupieri, l'esigenza di salvaguardare il
patrimonio di esperienza acquisito ed è quindi necessario colmare
il vuoto legislativo con un provvedimento che da un lato
garantisca al cittadino un servizio professionale e moderno
ponendolo al riparo da iniziative commerciali improvvisate e non
certificate, e dall'altro sostenga l'attività di operatori
qualificati e preparati.
La Commissione ha deciso di affidare a un Comitato ristretto il
lavoro di sintesi delle tre proposte di legge.
(immagini alle tv)