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III Comm: illustrata pdl per settore erboristico

13.02.2007
13:12
(ACON) Trieste, 13 feb - AB - 4.400 ettari coltivati, 1.200 produttori, 10.000 addetti, più di 4.000 erboristerie e 17.000 farmacie specializzate, per un giro d'affari di circa 2 miliardi di euro. Sono questi i numeri che fotografano un settore, quello delle piante officinali, che ha ormai assunto dimensioni di assoluto rilievo e che testimoniano l'interesse di una sempre più ampia parte di pubblico che si rivolge ai prodotti naturali per soddisfare i propri bisogni di salute e di benessere. Con questa consapevolezza, sono state presentate in Consiglio regionale tre proposte di legge, all'attenzione della III Commissione, presieduta da Nevio Alzetta (DS). Le prime due sono di Forza Italia (a firma Gottardo, Galasso, Valenti, Camber) e della Lega Nord (Guerra, Follegot, Franz e Violino) e sono già state illustrate dai proponenti. La terza, della Margherita, è stata illustrata da Lupieri, che l'ha firmata assieme a Degano e Menis.

Le erboristerie in Italia sono ancora regolamentate da una legge del 1931 che, con tutti i limiti anagrafici, ha finora garantito lo spazio che l'erboristeria si è conquistata. Allo sviluppo di questo settore e delle conoscenze scientifiche non è corrisposto finora un aggiornamento legislativo. Da qui, ha detto Lupieri, l'esigenza di una legge che prenda atto della crescente domanda e che possa supportare chi opera in questo campo, anche perché i pericoli derivanti dall'uso dei prodotti erboristici sono sicuramente minori rispetto a quelli derivanti dal consumo dei farmaci, ma non si può non tenere conto dei risvolti sanitari. La proposta di legge tende a definire in maniera chiara i profili e le competenze dell'erborista e a garantire una moderna professionalità evitando sconfinamenti nella farmaceutica. Il livello di preparazione che si propone per gli operatori è la laurea di primo livello (triennale) che prepara persone in grado di affrontare i problemi delle piante medicinali con il rigore scientifico, l'etica e la professionalità che gli derivano dalla formazione universitaria, e in modo specifico all'interno della facoltà di Farmacia. Vi è inoltre, ha concluso Lupieri, l'esigenza di salvaguardare il patrimonio di esperienza acquisito ed è quindi necessario colmare il vuoto legislativo con un provvedimento che da un lato garantisca al cittadino un servizio professionale e moderno ponendolo al riparo da iniziative commerciali improvvisate e non certificate, e dall'altro sostenga l'attività di operatori qualificati e preparati.

La Commissione ha deciso di affidare a un Comitato ristretto il lavoro di sintesi delle tre proposte di legge.

(immagini alle tv)