Anno europeo Pari opportunità: intervento Tesini (1)
(ACON) Trieste, 13 feb - MPB - La differenza di genere è un
valore basilare del sistema democratico e pluralistico, occorre
riscoprire la risorsa delle diversità e la forza delle pari
opportunità in tutti i campi.
Così il presidente del Consiglio regionale Alessandro Tesini
introducendo l'incontro promosso dalla Commissione regionale per
le Pari Opportunità per l'apertura ufficiale dell'Anno europeo
delle pari opportunità per tutti.
Alla presenza del ministro per i diritti e le pari opportunità
on. Barbara Pollastrini, dell'assessore competente Michela del
Piero, della consigliera di Parità Maria Grazia Vendrame, oltre
che della presidente della Commissione regionale pari opportunità
Renata Brovedani, Tesini ha sottolineato che anche il Friuli
Venezia Giulia, in questo anno, in sintonia con gli obiettivi Ue,
metterà in cantiere una serie di iniziative incentrate sulle
tematiche di genere, "perché - ha affermato in più passaggi - il
problema della parità non è del tutto risolto, si deve parlare di
uguaglianza imperfetta, non è del tutto colmata la distanza tra
l'affermazione formale dei diritti e la loro sostanziale
realizzazione, occorre passare dalla parità formale
all'uguaglianza sostanziale tra i generi".
Citando alcuni indicatori di questa distanza (occupazione,
precarietà nel lavoro, presenza nei luoghi decisionali), Tesini
ha ricordato il dovere costituzionale di promuovere le pari
opportunità, sancito con la riforma del 2003, che crea una
cornice giuridica ideale per interventi nuovi.
Il Consiglio è attualmente impegnato a tradurre nella legge
statutaria sulla forma di governo e il sistema elettorale il
principio delle pari opportunità di accesso di donne e uomini
alla carica di consigliere - ha detto Tesini ricordando le
soluzioni contenute nelle quattro proposte finora presentate e le
indicazioni della Commissione pari opportunità per una
partecipazione paritaria alla competizione, e sottolineando che
la proposta di legge costituzionale sul nuovo Statuto si occupa
di pari opportunità anche in rapporto a profili diversi da quelli
della rappresentanza politica.
Nel corso della legislatura il Consiglio, sul versante
legislativo, è intervenuto a integrare la prospettiva delle pari
opportunità in alcune politiche sociali e del lavoro (dalla legge
18 del 2005 "del buon lavoro" a quelle sul sistema educativo
integrato dei servizi alla prima infanzia, sull'integrazione
sociale degli immigrati, sul mobbing, fino alla legge 6 del 2006
per i servizi sociali.
Un complesso di politiche tra loro strettamente correlate, che
rendono utile quanto fatto per declinare nell'ambito regionale lo
spirito di quest'anno europeo - ha affermato ancora Tesini
indicando un duplice ordine di impegno per accorciare le distanze
tra i generi, ovvero adottando politiche istituzionali che
assumano la lettura di genere e promuovendo una maggiore presenza
di donne nei luoghi decisionali, della politica e dell'economia.
Il percorso in Regione non parte da zero, non solo per la delega
assessorile alle pari opportunità - ha concluso Tesini
sottolineando che la democrazia paritaria è un orizzonte al quale
guardare andando oltre i principi generali e operando un
cambiamento radicale nella cultura e nei comportamenti.
(segue)
(foto in e-mail; immagini alle tv)