Citt: depositati gli emendamenti alla legge elettorale
(ACON) Trieste, 14 feb - COM/AB - I dieci punti migliorativi
della nuova legge elettorale della Regione Friuli Venezia che i
Cittadini intendono sostenere in Commissione, sono diventati
venti emendamenti depositati oggi in Consiglio regionale.
I Cittadini per il Presidente continuano perciò nella loro
iniziativa per far sì che il confronto verta su questioni
essenziali e ineludibili. "Solo così - sostengono i consiglieri
firmatari a nome di tutto il gruppo Malattia, Monai, Fortuna
Drossi - si potrà giungere a una seria, compiuta riforma,
fondamentale per dare alla regione una nuova forma di governo".
Rispetto ai dieci punti già portati all'attenzione di Intesa
democratica, ci sono anche delle novità. Per i Cittadini,
infatti, dovrà essere una legge regionale a disciplinare le
indennità dei consiglieri, superando l'aggancio finora esistito
con le indennità parlamentari. Ciò per avviare, anche il Regione,
un'azione per la riduzione dei costi della politica. La legge
dovrà anche prevedere che l'istituzione della figura del
portavoce dell'opposizione non comporti oneri aggiuntivi per il
bilancio del Consiglio e, infine, che gli eventuali
apparentamenti di liste, siano palesi sulla scheda elettorale,
quale "atto dovuto nei confronti dell'elettore".
Gli altri emendamenti presentati, confermano la strada già
tracciata e riguardano l'incompatibilità tra l'ufficio di
consigliere e quello di assessore regionale e la fissazione del
limite dei mandati per favorire l'effettivo ricambio della classe
politica ed escludere fenomeni di professionismo politico.
"Abbiamo sempre affermato - sottolineano i Cittadini - che la
nuova legge elettorale dovrebbe sancire il limite dei due mandati
consecutivi per assessori e consiglieri regionali".
E affinché il 2007, anno europeo delle pari opportunità, non sia
solo celebrativo, i Cittadini accentuano l'esigenza che la nuova
legge favorisca una maggior presenza femminile nell'istituzione
regionale.
"Per garantire la pari opportunità di accesso e presenza di
uomini e donne in Consiglio e nella Giunta regionali - precisano
- proponiamo che nella compilazione delle liste e nella
formazione della Giunta regionale sia assicurata la presenza
paritaria (50%) di uomini e donne. Fermo restando, come abbiamo
già dichiarato in precedenza, la volontà di introdurre una
penalizzazione progressiva, e quindi la riduzione dei rimborsi e
dei contributi ai gruppi, ai partiti che non rispettano la pari
opportunità di genere".