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Citt: depositati gli emendamenti alla legge elettorale

14.02.2007
16:37
(ACON) Trieste, 14 feb - COM/AB - I dieci punti migliorativi della nuova legge elettorale della Regione Friuli Venezia che i Cittadini intendono sostenere in Commissione, sono diventati venti emendamenti depositati oggi in Consiglio regionale.

I Cittadini per il Presidente continuano perciò nella loro iniziativa per far sì che il confronto verta su questioni essenziali e ineludibili. "Solo così - sostengono i consiglieri firmatari a nome di tutto il gruppo Malattia, Monai, Fortuna Drossi - si potrà giungere a una seria, compiuta riforma, fondamentale per dare alla regione una nuova forma di governo".

Rispetto ai dieci punti già portati all'attenzione di Intesa democratica, ci sono anche delle novità. Per i Cittadini, infatti, dovrà essere una legge regionale a disciplinare le indennità dei consiglieri, superando l'aggancio finora esistito con le indennità parlamentari. Ciò per avviare, anche il Regione, un'azione per la riduzione dei costi della politica. La legge dovrà anche prevedere che l'istituzione della figura del portavoce dell'opposizione non comporti oneri aggiuntivi per il bilancio del Consiglio e, infine, che gli eventuali apparentamenti di liste, siano palesi sulla scheda elettorale, quale "atto dovuto nei confronti dell'elettore".

Gli altri emendamenti presentati, confermano la strada già tracciata e riguardano l'incompatibilità tra l'ufficio di consigliere e quello di assessore regionale e la fissazione del limite dei mandati per favorire l'effettivo ricambio della classe politica ed escludere fenomeni di professionismo politico. "Abbiamo sempre affermato - sottolineano i Cittadini - che la nuova legge elettorale dovrebbe sancire il limite dei due mandati consecutivi per assessori e consiglieri regionali".

E affinché il 2007, anno europeo delle pari opportunità, non sia solo celebrativo, i Cittadini accentuano l'esigenza che la nuova legge favorisca una maggior presenza femminile nell'istituzione regionale.

"Per garantire la pari opportunità di accesso e presenza di uomini e donne in Consiglio e nella Giunta regionali - precisano - proponiamo che nella compilazione delle liste e nella formazione della Giunta regionale sia assicurata la presenza paritaria (50%) di uomini e donne. Fermo restando, come abbiamo già dichiarato in precedenza, la volontà di introdurre una penalizzazione progressiva, e quindi la riduzione dei rimborsi e dei contributi ai gruppi, ai partiti che non rispettano la pari opportunità di genere".