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V Comm: elettorale, dibattito generale (1)

15.02.2007
14:43
(ACON) Trieste, 15 feb - AB - Sbarramento, premio di maggioranza, voto disgiunto, compatibilità di carica tra assessore e consigliere, rappresentanza di genere, minoranza slovena. Si giocherà su questi temi la partita della legge elettorale e forma di governo che è all'attenzione della V Commissione del Consiglio regionale. Commissione, ha ricordato il presidente Antonio Martini (Margh), che ha preso l'impegno di chiudere la legge entro domani (venerdì) per portarla in Aula a fine mese. Se necessario, anche con tempi contingentati per la discussione di articoli ed emendamenti, non però per il dibattito generale.

Dopo aver respinto la richiesta di Alessandra Battellino (IpR) di avviare una serie di udienze conoscitive con la Commissione pari opportunità, la consigliera di parità e il mondo accademico (c'è stato almeno un anno di dibattito nella società civile - è stato detto - e le osservazioni di tutti sono all'attenzione e verranno debitamente valutate), la Commissione ha avviato il dibattito generale.

Il testo base scelto è quello delle opposizioni (primo firmatario Isidoro Gottardo di Forza Italia), mentre ne sono stati depositati altri tre: di una larga parte di Intesa Democratica (a firma Mauro Travanut-DS e altri), del consigliere Mirko Spacapan (Margh) che presta particolare attenzione alle questioni della minoranza slovena, e della consigliera Battellino che sviluppa i temi della rappresentanza delle donne.

Così Roberto Molinaro (UDC) ha posto l'accento sulla necessità di definire con maggiore attenzione la forma di governo più che concentrare ogni attenzione sulla legge elettorale, perché è qui che si gioca la partita più importante.

Cristiano Degano (Margh) ha ricordato la convergenza trovata all'interno di ID, ancorché incompleta, su gran parte delle questioni. Per tre delle quattro proposte si tratta di testi identici al 90 % e, grandi questioni a parte, le altre differenze sono sfumature superabili. E' positivo che ci sia la volontà di andare a votare nel 2008 con una legge migliore di quella del 2003.

Riequilibrate il rapporto Giunta/Consiglio è una priorità per Alessandra Guerra (LN), che ha detto di apprezzare la grinta e la determinazione con la quale la Battellino affronta le questioni di genere, ma di non condividerne i modi. In Consiglio regionale ci sono sette donne, la Battellino farebbe bene a parlare con loro e non pensare di essere l'unica a dover portare avanti le questioni. Non è con la demagogia che si ottengono risultati concreti.

Bruna Zorzini (PDCI) ha tenuto a evidenziare come il suo impegno di lunga data sulla questione elettorale si sia concentrato soprattutto su una legge che rispetti le pluralità del territorio, che trovano nella presenza della minoranza slovena, di diverse culture politiche e della rappresentanza di genere i tre elementi principali.

(segue)

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