V Comm: elettorale, dibattito generale (1)
(ACON) Trieste, 15 feb - AB - Sbarramento, premio di
maggioranza, voto disgiunto, compatibilità di carica tra
assessore e consigliere, rappresentanza di genere, minoranza
slovena. Si giocherà su questi temi la partita della legge
elettorale e forma di governo che è all'attenzione della V
Commissione del Consiglio regionale. Commissione, ha ricordato il
presidente Antonio Martini (Margh), che ha preso l'impegno di
chiudere la legge entro domani (venerdì) per portarla in Aula a
fine mese. Se necessario, anche con tempi contingentati per la
discussione di articoli ed emendamenti, non però per il dibattito
generale.
Dopo aver respinto la richiesta di Alessandra Battellino (IpR) di
avviare una serie di udienze conoscitive con la Commissione pari
opportunità, la consigliera di parità e il mondo accademico (c'è
stato almeno un anno di dibattito nella società civile - è stato
detto - e le osservazioni di tutti sono all'attenzione e verranno
debitamente valutate), la Commissione ha avviato il dibattito
generale.
Il testo base scelto è quello delle opposizioni (primo firmatario
Isidoro Gottardo di Forza Italia), mentre ne sono stati
depositati altri tre: di una larga parte di Intesa Democratica (a
firma Mauro Travanut-DS e altri), del consigliere Mirko Spacapan
(Margh) che presta particolare attenzione alle questioni della
minoranza slovena, e della consigliera Battellino che sviluppa i
temi della rappresentanza delle donne.
Così Roberto Molinaro (UDC) ha posto l'accento sulla necessità di
definire con maggiore attenzione la forma di governo più che
concentrare ogni attenzione sulla legge elettorale, perché è qui
che si gioca la partita più importante.
Cristiano Degano (Margh) ha ricordato la convergenza trovata
all'interno di ID, ancorché incompleta, su gran parte delle
questioni. Per tre delle quattro proposte si tratta di testi
identici al 90 % e, grandi questioni a parte, le altre differenze
sono sfumature superabili. E' positivo che ci sia la volontà di
andare a votare nel 2008 con una legge migliore di quella del
2003.
Riequilibrate il rapporto Giunta/Consiglio è una priorità per
Alessandra Guerra (LN), che ha detto di apprezzare la grinta e la
determinazione con la quale la Battellino affronta le questioni
di genere, ma di non condividerne i modi. In Consiglio regionale
ci sono sette donne, la Battellino farebbe bene a parlare con
loro e non pensare di essere l'unica a dover portare avanti le
questioni. Non è con la demagogia che si ottengono risultati
concreti.
Bruna Zorzini (PDCI) ha tenuto a evidenziare come il suo impegno
di lunga data sulla questione elettorale si sia concentrato
soprattutto su una legge che rispetti le pluralità del
territorio, che trovano nella presenza della minoranza slovena,
di diverse culture politiche e della rappresentanza di genere i
tre elementi principali.
(segue)
(immagini alle tv)