V Comm: elettorale, dibattito generale (2)
(ACON) Trieste, 15 feb - AB - Il sistema maggioritario non
dovrebbe essere un dogma, ma dove sono finiti i proporzionalisti?
Lo ha chiesto Antonio Pedicini (FI) che, parlando a titolo
personale, ha lamentato anche che si sia data per scontata
l'elezione diretta del presidente della Regione, che rappresenta
l'Ente - ha ricordato a chi spesso lo dimentica - mentre i
cittadini vengono rappresentati dal consiglieri. Sulle minoranze
linguistiche ha sostenuto che vanno tutelati i diritti specifici,
ma che per farlo bisogna avere un quadro preciso. Sulle donne, ha
ribattuto alla Battellino che alle ultime elezioni lei ha
sostenuto l'elezione di un uomo, Illy, mentre lui quella di una
donna, la Guerra.
Maurizio Paselli (Citt) ha ribadito di volere una legge basata
sulla trasparenza, la rappresentatività e il ricambio, principi
contenuti nel programma di ID. Dopo aver ricordato gli
emendamenti già depositati dal suo gruppo, si è detto convinto
della necessità di favorire la presenza femminile non solo nelle
liste, ma nella sostanza ossia nei luoghi decisionali, e di
mantenere l'attuale premio di maggioranza per garantire la
governabilità.
Pedicini chiede un censimento della minoranza slovena. Sarebbe
avvilente, ha affermato Mirko Spacapan (Margh), individuare
questo concetto ai fini elettorali. Anche la Comunità europea
ritiene che questo non sia un metodo per elargire diritti. Ha
quindi sottolineato l'importanza del modello europeo, richiamato
in tre delle quattro proposte, attraverso il quale la minoranza
slovena potrà trovare una facilitazione nel seggio in Consiglio
regionale, perché si tratta di un meccanismo che prescinde da chi
vince. Questa è democrazia oltre a essere un dovere per questa
Regione.
Non abbiamo ripudiato il proporzionale, ha puntualizzato Igor
Kocijancic (PRC), ma ci rendiamo conto che nel Paese, da un
decennio, spira aria di maggioritario, così cerchiamo di muoverci
negli spazi che ci sono dati da questo contesto. Sulla questione
femminile ha messo in luce come la proposta Battellino sia
peggiorativa rispetto a quella di ID e ha chiuso sulle minoranze
linguistiche: la proposta che verrà presentata sotto forma di
emendamento sarà un ulteriore passo avanti perché intende
eliminare lo sbarramento dell'1% e dimezza il numero delle firme
per la lista.
(segue)