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V Comm: elettorale, dibattito generale (2)

15.02.2007
14:44
(ACON) Trieste, 15 feb - AB - Il sistema maggioritario non dovrebbe essere un dogma, ma dove sono finiti i proporzionalisti? Lo ha chiesto Antonio Pedicini (FI) che, parlando a titolo personale, ha lamentato anche che si sia data per scontata l'elezione diretta del presidente della Regione, che rappresenta l'Ente - ha ricordato a chi spesso lo dimentica - mentre i cittadini vengono rappresentati dal consiglieri. Sulle minoranze linguistiche ha sostenuto che vanno tutelati i diritti specifici, ma che per farlo bisogna avere un quadro preciso. Sulle donne, ha ribattuto alla Battellino che alle ultime elezioni lei ha sostenuto l'elezione di un uomo, Illy, mentre lui quella di una donna, la Guerra.

Maurizio Paselli (Citt) ha ribadito di volere una legge basata sulla trasparenza, la rappresentatività e il ricambio, principi contenuti nel programma di ID. Dopo aver ricordato gli emendamenti già depositati dal suo gruppo, si è detto convinto della necessità di favorire la presenza femminile non solo nelle liste, ma nella sostanza ossia nei luoghi decisionali, e di mantenere l'attuale premio di maggioranza per garantire la governabilità.

Pedicini chiede un censimento della minoranza slovena. Sarebbe avvilente, ha affermato Mirko Spacapan (Margh), individuare questo concetto ai fini elettorali. Anche la Comunità europea ritiene che questo non sia un metodo per elargire diritti. Ha quindi sottolineato l'importanza del modello europeo, richiamato in tre delle quattro proposte, attraverso il quale la minoranza slovena potrà trovare una facilitazione nel seggio in Consiglio regionale, perché si tratta di un meccanismo che prescinde da chi vince. Questa è democrazia oltre a essere un dovere per questa Regione.

Non abbiamo ripudiato il proporzionale, ha puntualizzato Igor Kocijancic (PRC), ma ci rendiamo conto che nel Paese, da un decennio, spira aria di maggioritario, così cerchiamo di muoverci negli spazi che ci sono dati da questo contesto. Sulla questione femminile ha messo in luce come la proposta Battellino sia peggiorativa rispetto a quella di ID e ha chiuso sulle minoranze linguistiche: la proposta che verrà presentata sotto forma di emendamento sarà un ulteriore passo avanti perché intende eliminare lo sbarramento dell'1% e dimezza il numero delle firme per la lista.

(segue)