CR: elettorale, relatore minoranza Molinaro (6)
(ACON) Trieste, 27 feb - MPB - Solo l'intera opposizione è
riuscita a trovare una sintesi comune, mentre sono tre le
proposte venute dai gruppi della maggioranza con differenze più o
meno marcate - ha ricordato il capogruppo dell'UDC Roberto
Molinaro riassumendo le principali innovazioni condivise, ma
anche sottolineando che l'impianto generale è stato poi
fortemente caratterizzato dagli emendamenti proposti in
Commissione da una parte della maggioranza (DS-Margh-Prc-PDCI)e
approvati senza intesa con le opposizioni e le altre parti della
maggioranza.
I cambiamenti che Molinaro auspica riguardano sia la forma di
Governo - e indica maggioranza assoluta per le nomine del Governo
regionale e necessità, oltre alla compatibilità delle cariche di
assessore e consigliere, di fissare una percentuale massima di
componenti della Giunta esterni al Consiglio regionale - sia il
sistema elettorale: qui, voto congiunto, con un voto per il
presidente e per una forza politica collegata allo stesso;
assegnazione dei seggi ai gruppi di liste e premio di maggioranza
e garanzia delle minoranze.
Molinaro, inoltre, ricorda che il Consiglio regionale, a partire
dal 2008, sarà ridotto a 59 componenti; la previsione assegna
alla maggioranza da un minimo di 32 seggi (55%) qualora riporti
meno del 45% dei voti validi ad un massimo di 38 seggi (almeno il
60%) qualora consegua più del 45% dei voti validi;
conseguentemente alle minoranze spettano da un minimo di 21 seggi
(35%) ad un massimo di 27 seggi (45%). La distanza tra i due
schieramenti - in questa legislatura pari a 14 seggi, è
oscillante tra i 5 e i 17 seggi - deve essere ragionevolmente
ridotta, prevedendo - sostiene il consigliere centrista - una
graduazione, con una costante intorno al 10% dei seggi e con
maggiori garanzie per le minoranze. Va approfondito anche il
discorso delle modifiche introdotte sulle modalità di
presentazione delle liste circoscrizionali e specificatamente
circa la raccolta delle firme, nonché in relazione all'attuazione
del principio delle pari opportunità.
(segue)