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CR: elettorale, relatore minoranza Pedicini (8)

27.02.2007
13:36
(ACON) Trieste, 27 feb - MPB - Anche in questo frangente il Consiglio regionale ha perso l'occasione per una riflessione ampia e libera sul proprio divenire nel mutato contesto sociale, culturale e politico, sprecando troppo tempo intorno ai decimali delle cosiddette soglie di sbarramento e ignorando questioni esiziali. Tutti i progetti portati all'attenzione della Commissione V, fatta la tara sulle peculiarità della minoranza di lingua slovena e su quelle di genere (femminile), si sono conformati ad un unico indirizzo di stampo presidenzialista.

Antonio Pedicini, relatore di minoranza per Forza Italia, sulla presenza di genere avverte che ciò che si chiede è che più donne siano attive in politica. E' necessario trovare gli strumenti per non impedire, di fatto, alle donne la partecipazione politica e istituzionale, ma le quote rosa laddove sono state introdotte non hanno risolto il problema.

Sulla rappresentanza dell'identità di lingua slovena anche per la nostra regione dovrebbe valere il principio di reciprocità affidandosi qui a soluzioni analoghe a quelle adottate oltre confine per la comunità italiana. La soluzione contenuta nel testo è un rimedio palliativo. Se avessimo un quadro definito e condiviso del sistema di governo della Regione sarebbe più agevole realizzare un sistema elettorale adeguato che ne garantisca l'assetto. La confusione sul primo costringe a piroette normative per sedare con la legge elettorale gli effetti delle incongruenze del sistema.

Circa il premio di maggioranza, perché - si chiede Pedicini - non ci si sente garantiti nella governabilità da un premio di maggioranza che non sia lo strapotere numerico di oggi? E conclude: il testo uscito dalla Commissione non ha sciolto i nodi, limitandosi a registrare una sostanziale paralisi sulle reciproche posizioni.

Conclusi gli interventi dei relatori, i lavori del Consiglio regionale riprenderanno alle 14.40 con il dibattito generale.

(segue)