CR: elettorale, relatore minoranza Pedicini (8)
(ACON) Trieste, 27 feb - MPB - Anche in questo frangente il
Consiglio regionale ha perso l'occasione per una riflessione
ampia e libera sul proprio divenire nel mutato contesto sociale,
culturale e politico, sprecando troppo tempo intorno ai decimali
delle cosiddette soglie di sbarramento e ignorando questioni
esiziali. Tutti i progetti portati all'attenzione della
Commissione V, fatta la tara sulle peculiarità della minoranza di
lingua slovena e su quelle di genere (femminile), si sono
conformati ad un unico indirizzo di stampo presidenzialista.
Antonio Pedicini, relatore di minoranza per Forza Italia, sulla
presenza di genere avverte che ciò che si chiede è che più donne
siano attive in politica. E' necessario trovare gli strumenti per
non impedire, di fatto, alle donne la partecipazione politica e
istituzionale, ma le quote rosa laddove sono state introdotte non
hanno risolto il problema.
Sulla rappresentanza dell'identità di lingua slovena anche per la
nostra regione dovrebbe valere il principio di reciprocità
affidandosi qui a soluzioni analoghe a quelle adottate oltre
confine per la comunità italiana. La soluzione contenuta nel
testo è un rimedio palliativo. Se avessimo un quadro definito e
condiviso del sistema di governo della Regione sarebbe più
agevole realizzare un sistema elettorale adeguato che ne
garantisca l'assetto. La confusione sul primo costringe a
piroette normative per sedare con la legge elettorale gli effetti
delle incongruenze del sistema.
Circa il premio di maggioranza, perché - si chiede Pedicini - non
ci si sente garantiti nella governabilità da un premio di
maggioranza che non sia lo strapotere numerico di oggi? E
conclude: il testo uscito dalla Commissione non ha sciolto i
nodi, limitandosi a registrare una sostanziale paralisi sulle
reciproche posizioni.
Conclusi gli interventi dei relatori, i lavori del Consiglio
regionale riprenderanno alle 14.40 con il dibattito generale.
(segue)