News


Comm. inchiesta Insiel: calendario e svolgimento lavori

27.02.2007
15:40
(ACON) Trieste, 27 feb - RC - Definito il calendario dei lavori, per la Commissione d'inchiesta presieduta da Roberto Molinaro (UDC) e istituita in seno al Consiglio regionale con il compito di verificare le scelte fatte dalla società informatica regionale Insiel durante gli anni dal 1998 al 30 novembre 2006.

Tre i percorsi di lavoro che la Commissione seguirà, delineati sulla base dei mandati conferiti: i riflessi sul piano economico e patrimoniale dell'avvenuta acquisizione di Insiel da parte della Regione, ovvero quali i benefici per i cittadini e per la stessa amministrazione; la natura delle politiche commerciali e di acquisizione di beni e servizi attuate dalla società; verifica se da parte dei suoi organi societari siano avvenuti fatti quali i conflitti di interesse, l'usurpazione dei titoli di studio, la violazione del divieto di concorrenza così come la violazione del codice etico o dell'obbligo di comunicazione, e se tali fatti abbiano avuto ripercussioni dannose.

Il primo punto implicherà chiamare a relazionare la Giunta regionale, ovvero l'assessore Gianni Pecol Cominotto, e il presidente del Collegio sindacale di Insiel in carica al 2 marzo 2005, Pietro Martini, in quanto l'acquisizione della società da parte della Regione avvenne in quella data e a maggio furono nominati i nuovi presidente e amministratore delegato. Il secondo punto sarà, invece, approfondito con Sergio Brischi, AD sino a maggio 2005, e con Sergio De Capitani, AD da giugno 2005. Interlocutori dell'ultimo punto saranno, infine, i presidenti nonché legali rappresentanti di Insiel: Daniele Galasso (dal '98 ad agosto 2000), Amilcare Berti (da agosto 2000 a maggio 2005, dimessosi) e Dino Cozzi (da giugno 2005 a dicembre 2006, anch'egli dimessosi).

Per svolgere questi appuntamenti, la Commissione si riunirà il 2 e il 3 aprile prossimi, poi utilizzerà il mese di maggio per dibattere i punti sollevati, mentre la seduta che porrà fine ai lavori è stata prevista per la seconda metà di luglio.

Durante la seduta odierna, è stato ricordato che i consiglieri regionali sono a tutti gli effetti pubblici ufficiali e dunque tenuti, come afferma l'articolo 361 del codice penale, a riferire all'Autorità giudiziaria le eventuali circostanze di cui vengano a conoscenza e in cui ravvedano ipotesi di reato.

(immagini alle tv)