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CR:elettorale, dibattito generale (10)

27.02.2007
16:46
(ACON) Trieste, 27 feb - MPB - Per Bruna Zorzini (PDCI) l'unica ragione per darsi una nuova legge elettorale è per migliorare, per garantire l'elezione di un Consiglio più rappresentativo e per una migliore attuazione della democrazia. C'è invece un bipartitismo esasperato, che parla di semplificare per imporre per legge dei raggruppamenti che invece devono maturare autonomamente. E a proposito degli sbarramenti, sottolinea l'appartenenza a una formazione che ha permesso alla maggioranza di vincere, avvertendo anche che sbaglia chi in questi giorni cerca rivincite. Mi sono spesa sulla giusta rappresentanza in Consiglio regionale della minoranza slovena: una battaglia di principio su cui ho concentrato i miei emendamenti per far sì che siano previsti meccanismi che salvino la pluralità esistente in questa minoranza slovena, e per impedire la separazione etnica del voto.

Governabilità e democrazia attengono anche alla cultura e non solo alla politica per Massimo Blasoni (FI) per il quale è importante tentare di migliorare le regole del gioco. In una fase discendente della democrazia le assemblee sembrano contare di meno e il ruolo decisionale è altrove. Con questa norma si può arrivare a sanare i mali della democrazia moderna - ha detto ancora, plaudendo alla eliminazione del listino, ma anche sottolineando che il premio di maggioranza così delineato, con uno iato di 17 consiglieri, è eccessivo e che la governabilità non sta nell'esacerbare dubbi anche sul voto disgiunto. E poi, limite ad assessori esterni e no alla deriva presidenzialistica. Forse non si può pretendere che la politica sia solo partecipazione, ma - ha concluso - mediazioni vanno travate, e la legge elettorale va approvata però con dei correttivi. Con un ruolo del Consiglio rafforzato e che non veda maggioranze conculcare diritti.

Non è la prima volta che affrontiamo temi importanti, ma ci arriviamo in ritardo. Maurizio Salvador (UDC), sottolineando il delicato momento a livello nazionale e che il bipolarismo all'italiana volge al declino, osserva che invece di fare tesoro di una esperienza sposiamo in toto presidenzialismo e bipolarismo. Oggi il consenso dato a una persona sola prevale sul consenso dato a una coalizione di partiti. È un metodo che non condividiamo e speriamo che dai banchi del centrosinistra si valutino questi aspetti. Va bene conciliare presidenzialismo con governabilità, ma non è il caso di questa legge.

(segue)