CR:elettorale, dibattito generale (10)
(ACON) Trieste, 27 feb - MPB - Per Bruna Zorzini (PDCI)
l'unica ragione per darsi una nuova legge elettorale è per
migliorare, per garantire l'elezione di un Consiglio più
rappresentativo e per una migliore attuazione della democrazia.
C'è invece un bipartitismo esasperato, che parla di semplificare
per imporre per legge dei raggruppamenti che invece devono
maturare autonomamente. E a proposito degli sbarramenti,
sottolinea l'appartenenza a una formazione che ha permesso alla
maggioranza di vincere, avvertendo anche che sbaglia chi in
questi giorni cerca rivincite. Mi sono spesa sulla giusta
rappresentanza in Consiglio regionale della minoranza slovena:
una battaglia di principio su cui ho concentrato i miei
emendamenti per far sì che siano previsti meccanismi che salvino
la pluralità esistente in questa minoranza slovena, e per
impedire la separazione etnica del voto.
Governabilità e democrazia attengono anche alla cultura e non
solo alla politica per Massimo Blasoni (FI) per il quale è
importante tentare di migliorare le regole del gioco. In una fase
discendente della democrazia le assemblee sembrano contare di
meno e il ruolo decisionale è altrove. Con questa norma si può
arrivare a sanare i mali della democrazia moderna - ha detto
ancora, plaudendo alla eliminazione del listino, ma anche
sottolineando che il premio di maggioranza così delineato, con
uno iato di 17 consiglieri, è eccessivo e che la governabilità
non sta nell'esacerbare dubbi anche sul voto disgiunto. E poi,
limite ad assessori esterni e no alla deriva presidenzialistica.
Forse non si può pretendere che la politica sia solo
partecipazione, ma - ha concluso - mediazioni vanno travate, e la
legge elettorale va approvata però con dei correttivi. Con un
ruolo del Consiglio rafforzato e che non veda maggioranze
conculcare diritti.
Non è la prima volta che affrontiamo temi importanti, ma ci
arriviamo in ritardo. Maurizio Salvador (UDC), sottolineando il
delicato momento a livello nazionale e che il bipolarismo
all'italiana volge al declino, osserva che invece di fare tesoro
di una esperienza sposiamo in toto presidenzialismo e
bipolarismo. Oggi il consenso dato a una persona sola prevale sul
consenso dato a una coalizione di partiti. È un metodo che non
condividiamo e speriamo che dai banchi del centrosinistra si
valutino questi aspetti. Va bene conciliare presidenzialismo con
governabilità, ma non è il caso di questa legge.
(segue)