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IpR: Battellino, presentato a Roma Manifesto donna

08.03.2007
13:01
(ACON) Roma, 08 mar - AB - Le grandi occasioni nascono nei momenti più difficili. E' con questo spirito che è nato il "Manifesto della donna", presentato a Roma, nella sede di rappresentanza della Regione Friuli Venezia Giulia, dalla consigliera regionale di IpR Alessandra Battellino, in un giorno particolare come l'8 marzo che però non dev'essere letto come una coincidenza fine a sé stessa.

Vogliamo esserci per innovare la politica italiana, ha detto la Battellino a un parterre di donne impegnate nell'associazionismo, nel volontariato, nelle istituzioni, con diverse deputate, senatrici, europarlamentari che hanno accolto l'invito. Vogliamo che questo Manifesto sia per tutte le donne, a cominciare da quelle che vivono i problemi di tutti i giorni. Alle donne elette in organismi rappresentativi chiediamo invece di fare da traino a quelle che ne sono fuori, affinché anch'esse abbiano l'opportunità di mettersi in gioco.

Il Manifesto vuole aiutare proprio queste ultime, nella consapevolezza che la carriera di una donna sia una corsa a ostacoli, pericolosa e incerta, dove non sempre si riescono a raggiungere i traguardi sperati e meritati. Se unite, le donne riusciranno a evitare i ricatti, i blocchi, gli sgambetti.

La politica è il luogo dove si gestisce il potere, le ha fatto eco la senatrice Lidia Menapace e considerato che qualsiasi soggetto nuovo che entra in una situazione consolidata non riesce a esercitare subito tutti i suoi diritti, servono per le donne strutture di sostegno. Se la nuova legge elettorale nazionale è una priorità politica, la priorità delle priorità è che il testo contenga da subito efficaci strumenti di riequilibrio della rappresentanza.

Sul riequilibrio della rappresentanza di genere ha insistito anche l'on. Olga D'Antona, così come l'on. Carla Mazzucca ha posto l'accento sulla necessità di realizzare elementi di pressione per una nuova legge elettorale che consenta a più donne di entrare lì dove si decide.

A portare il loro contributo sono state anche l'europarlamentare Luciana Sbarbati, l'on. Erminia Mazzoni, Maria Adelaide Briguccia dell'associazione "Sono Donna Scelgo Donna", che ha sottolineato come i soggetti delle pari opportunità siano le donne e che i diritti rivendicati siano i loro, ma la lotta per il riconoscimento delle pari opportunità abbia fondamento giuridico e politico.

Francesca Gregoricchio, della Commissione pari opportunità della Provincia di Udine, ha moderato il dibattito e ne ha tratto le conclusioni.

(immagini alle tv)