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8 marzo: Tesini incontra soldatesse e commesse (1)

08.03.2007
17:04
(ACON) Udine, 08 mar - MPB - 8 marzo con le donne soldato della Brigata Alpina "Julia" e con le commesse di un centro commerciale: il presidente del Consiglio regionale Alessandro Tesini ha voluto sottolineare così - con una presenza in due sedi emblematiche, seppure per ragioni diverse - l'attenzione delle istituzioni per il contributo di professionalità e di impegno delle donne nella società e nel mondo del lavoro e per le problematiche che quotidianamente devono affrontare nell'armonizzare vita familiare, occupazione, realizzazione personale.

Accolto dal Comandante della Brigata Alpina Julia, generale Claudio Mora, il presidente Tesini, nella Caserma Di Prampero di Udine, sede del Comando, ha incontrato le soldatesse approfondendo la situazione delle donne che hanno deciso di intraprendere la carriera militare nell'Esercito, dopo che con legge, nel 1999, è stato sancito l'ingresso delle donne nelle Forze Armate.

Un quadro che il gen. Mora ha tracciato con l'ausilio di un video intitolato significativamente Mulier et Miles, ricordando la prima assegnazione femminile alla Brigata (al Battaglione Tolmezzo) nel 2001.

Attualmente - sui circa 4500 soldati della Julia, di cui circa la metà in Friuli Venezia Giulia: VIII Reggimento Alpini con sede a Gemona e Venzone, III Reggimento Artiglieria di montagna di Tolmezzo, Reparto Comando e Supporti tattici della Caserma Spaccamela di Udine - vi sono 7 ufficiali e 1 sottufficiale, per la maggior parte con incarico di comandante di plotone, mentre la truppa, nei vari ruoli è di circa 200 unità, all'80% con incarichi operativi e il restante 20% logistici. Una ventina di soldatesse è sposata; cinque hanno figli; inoltre vi sono due coppie in cui entrambi i coniugi sono militari.

Al pari dei colleghi uomini, le Alpine sono impiegate in tutti i teatri operativi con il reparto di appartenenza. Sin dal 2001, infatti, il personale femminile dell'Esercito è stato impiegato nelle operazioni di sostegno alla pace, condotte fuori dal territorio nazionale, come pure in quelle di prevenzione di atti terroristici in patria. Dalla missione Nato-Sfor in Boisnia, alla Nato-Kfor in Kossovo, all'operazione Enduring Freedom in Afghanistan, con il contingente Nibbio, alla missione Antica Babilonia, da poco conclusasi, in Iraq. Attualmente le donne della Jiulia operano in Afganistan, a Kabul e Herat, nell'ambito delle missioni ISAF e Praesidium dove, oltre a svolgere gli stessi compiti degli uomini, sono incaricate di mantenere i contatti con la componente femminile della popolazione locale.

Giornata di festa, quella odierna, e come tale intesa in tutto il mondo dopo che per molto tempo ha avuto il significato originario di lotta e di rivendicazione: assume un valore ulteriore celebrarla qui - ha affermato Tesini - poiché in realtà non dappertutto può essere festeggiata essendo in molti Paesi del mondo disconosciuti e calpestati i diritti dei soggetti più deboli, donne e bambini.

Voi siete espressione evidente e concreta del nuovo e consapevole orizzonte della cultura e responsabilità femminile - ha detto ancora Tesini. E ha ricordato che il Friuli Venezia Giulia è stato laboratorio di innovazione - proprio con l'esperienza della ricostruzione quando l'Esercito fu largamente impiegato con compiti civili di fondamentale importanza - di quella evoluzione che, corrispondendo alle diverse aspettative del Paese, ha trasformato le Forze Armate da strumento di difesa a strumento di politica di pace. Una trasformazione nella quale l'apertura alle donne ha portato, e continuerà a portare, ha concluso Tesini, un contributo importante di punti di vista, sensibilità, concretezza.

(foto in e-mail; immagini alle tv)

(segue)