8 marzo: Tesini incontra soldatesse e commesse (1)
(ACON) Udine, 08 mar - MPB - 8 marzo con le donne soldato della
Brigata Alpina "Julia" e con le commesse di un centro
commerciale: il presidente del Consiglio regionale Alessandro
Tesini ha voluto sottolineare così - con una presenza in due sedi
emblematiche, seppure per ragioni diverse - l'attenzione delle
istituzioni per il contributo di professionalità e di impegno
delle donne nella società e nel mondo del lavoro e per le
problematiche che quotidianamente devono affrontare
nell'armonizzare vita familiare, occupazione, realizzazione
personale.
Accolto dal Comandante della Brigata Alpina Julia, generale
Claudio Mora, il presidente Tesini, nella Caserma Di Prampero di
Udine, sede del Comando, ha incontrato le soldatesse
approfondendo la situazione delle donne che hanno deciso di
intraprendere la carriera militare nell'Esercito, dopo che con
legge, nel 1999, è stato sancito l'ingresso delle donne nelle
Forze Armate.
Un quadro che il gen. Mora ha tracciato con l'ausilio di un video
intitolato significativamente Mulier et Miles, ricordando la
prima assegnazione femminile alla Brigata (al Battaglione
Tolmezzo) nel 2001.
Attualmente - sui circa 4500 soldati della Julia, di cui circa la
metà in Friuli Venezia Giulia: VIII Reggimento Alpini con sede a
Gemona e Venzone, III Reggimento Artiglieria di montagna di
Tolmezzo, Reparto Comando e Supporti tattici della Caserma
Spaccamela di Udine - vi sono 7 ufficiali e 1 sottufficiale, per
la maggior parte con incarico di comandante di plotone, mentre la
truppa, nei vari ruoli è di circa 200 unità, all'80% con
incarichi operativi e il restante 20% logistici. Una ventina di
soldatesse è sposata; cinque hanno figli; inoltre vi sono due
coppie in cui entrambi i coniugi sono militari.
Al pari dei colleghi uomini, le Alpine sono impiegate in tutti i
teatri operativi con il reparto di appartenenza. Sin dal 2001,
infatti, il personale femminile dell'Esercito è stato impiegato
nelle operazioni di sostegno alla pace, condotte fuori dal
territorio nazionale, come pure in quelle di prevenzione di atti
terroristici in patria. Dalla missione Nato-Sfor in Boisnia, alla
Nato-Kfor in Kossovo, all'operazione Enduring Freedom in
Afghanistan, con il contingente Nibbio, alla missione Antica
Babilonia, da poco conclusasi, in Iraq. Attualmente le donne
della Jiulia operano in Afganistan, a Kabul e Herat, nell'ambito
delle missioni ISAF e Praesidium dove, oltre a svolgere gli
stessi compiti degli uomini, sono incaricate di mantenere i
contatti con la componente femminile della popolazione locale.
Giornata di festa, quella odierna, e come tale intesa in tutto il
mondo dopo che per molto tempo ha avuto il significato originario
di lotta e di rivendicazione: assume un valore ulteriore
celebrarla qui - ha affermato Tesini - poiché in realtà non
dappertutto può essere festeggiata essendo in molti Paesi del
mondo disconosciuti e calpestati i diritti dei soggetti più
deboli, donne e bambini.
Voi siete espressione evidente e concreta del nuovo e consapevole
orizzonte della cultura e responsabilità femminile - ha detto
ancora Tesini. E ha ricordato che il Friuli Venezia Giulia è
stato laboratorio di innovazione - proprio con l'esperienza della
ricostruzione quando l'Esercito fu largamente impiegato con
compiti civili di fondamentale importanza - di quella evoluzione
che, corrispondendo alle diverse aspettative del Paese, ha
trasformato le Forze Armate da strumento di difesa a strumento di
politica di pace. Una trasformazione nella quale l'apertura alle
donne ha portato, e continuerà a portare, ha concluso Tesini, un
contributo importante di punti di vista, sensibilità,
concretezza.
(foto in e-mail; immagini alle tv)
(segue)