II Comm: limitare la zona protetta dei Magredi di Pordenone
(ACON) Trieste, 13 mar - RC - Malessere misto a preoccupazione
è quanto hanno espresso i rappresentanti di Coldiretti,
Confagricoltura e Confcooperative di Pordenone alla II
Commissione consiliare (Attività produttive) presieduta da Mirio
Bolzan (DS), parlando di quanto la Giunta ha deciso per la Zona
di protezione speciale (ZPS) dei Magredi di Pordenone.
Bisogna fare in modo che la Giunta riveda la sua intenzione di
perimetrare la zona in modo così vasto - hanno sostenuto i
presenti, suggerendo che dagli attuali 22mila ettari si scenda a
8.000. Noi chiediamo che l'area individuata come ZPS Magredi di
Pordenone si limiti ai greti dei fiumi Medusa e Cellina e agli
ettari demaniali, perché lì si trovano i veri e propri prati
aridi e magredili, e dunque ne restino escluse le aziende
agricole, le loro infrastrutture, le colture di seminati e quelle
specializzate. La decisione della Giunta è sproporzionata
rispetto sia agli obiettivi che alle richieste derivanti dalle
leggi comunitarie che tutti conoscono come "direttiva Uccelli" e
"direttiva Habitat".
Ci preoccupa - hanno aggiunto - che un'area altamente
specializzata come questa possa subire danni attraverso vincoli
anche se all'apparenza di basso impatto. Crediamo che passaggi di
cingolati e scorribande di fuoristrada creino molti più danni di
quanti ne possa fare l'attività agricola.
Guardando ai dati forniti dai tre rappresentanti, si vede che la
ZPS Magredi di Pordenone insiste sui Comuni di Arba, Cordenons,
Maniago, Montereale Valcellina, S. Giorgio della Richinvelda, San
Quirino, Sequals, Spilimbergo, Travesio, Vivaro e Zoppola, dove
si trovano 2.225 ettari dedicati a vite, 227 ad actinidia, 461 a
meleto, 277 per vivai viticoli e 90 per altri vivai, per un
totale di 3.280 ettari impiegati in queste particolari colture,
con strutture produttive che potrebbero subire conseguenze molto
pesanti. Quanto agli investimenti con compartecipazione pubblica
degli ultimi 6 anni, si parla di 68.360.000,00 euro che diventano
93.484.000,00 considerando anche gli investimenti per
l'irrigazione degli ultimi 10-15 anni e che coinvolgono 9.225
ettari. Inoltre, esistono progetti cantierabili di trasformazione
e ampliamento, per la maggior parte già finanziati, di oltre 900
ettari.
Al termine del confronto che ha portato tutte le parti politiche
a convergere, Roberto Asquini (FI) ha presentato un ordine del
giorno, poi firmato da tutti i componenti della Commissione, con
il quale la Commissione stessa chiederà alla Giunta di rivedere
la perimetrazione dell'area.
Non si chiede di abolire interamente la delimitazione, ma di
ridurla, cosa che trovo giusta - ha detto Renzo Petris (DS). Sono
preoccupazioni sentite e ci applicheremo perché siano prese in
considerazione - ha aggiunto Paolo Santin (Margh) - e dovreste
avanzare una proposta concreta, per gli anni a venire, di una
buona agricoltura. Claudio Violino (LN) ha messo in evidenza la
contraddizione tra i milioni di euro che la Regione ha già speso
per l'irrigazione dell'area e la limitazione delle zone
produttive. Anche per Pio De Angelis (PRC-SE), l'area individuata
è troppo ampia e decisa con evidenti contraddizioni come
passaggio di cingolati o gare di fuoristrada. Sono terreni che
girano intorno ai paesi, così si va a colpire le aziende che lì
si trovano; il piano va ridiscusso - così anche Daniele Gerolin
(Margh).
Non è che ogni volta che l'UE chiede una cosa, noi dobbiamo
subito piegare la testa - ha detto Giorgio Venier Romano (UDC).
Se sono stati commessi errori, se ne prenda atto e questa
maggioranza non cambi opinione nel momento cruciale visto che da
anni denunciamo il problema Magredi. Dello stesso parere Luca
Ciriani (AN), che ha parlato della mozione portata in Aula e
votata quasi due anni fa sulla questione, ma la Giunta è ancora a
livello di tavoli di lavoro e incontri che fanno solo perdere
tempo. Ci sono le premesse per creare occupazione e reddito per
chi vive in quella zona, dove potrebbe vigere un regime di
autoregolamentazione; solleciteremo la Giunta per un contenimento
della zona - ha affermato Paolo Pupulin (DS).
(immagini alle tv)