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II Comm: Programma sviluppo rurale 2007-2013, contenuti

13.03.2007
16:44
(ACON) Trieste, 13 mar - RC - Il Programma di sviluppo rurale (PSR) 2007-2013 della nostra regione è stato presentato dall'assessore Enzo Marsilio alla II Commissione consiliare, che si dovrà esprimere con un parere. Vista la portata del Piano, dopo l'illustrazione dei contenuti da parte dell'assessore all'Agricoltura e Foreste e alcune richieste di chiarimento da parte dei consiglieri, il presidente Mirio Bolzan (DS) ha rimandato il dibattito generale e il parere al prossimo martedì, 20 marzo.

Nel Programma, dopo gli aspetti generali sui 785.648 ettari del territorio, inclusi quelli socio-economici e di definizione delle aree rurali(analisi dell'andamento dei settori agricolo, forestale e alimentare; analisi del capitale umano e della classe imprenditoriale; analisi della qualità e degli standard europei; analisi degli svantaggi per le aziende; qualità delle acque, inquinamento dell'aria; uso di bioenergie) si afferma che la spesa pubblica totale a disposizione del Friuli Venezia Giulia è pari a 247,211 milioni di euro, dei quali 108,773 (pari al 44%) corrispondono alla quota FEASR (Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale) che ci spetta nell'ambito della ripartizione dell'importo attribuito all'Italia. A questi, si aggiungono 56,5 mln di finanziamento regionale integrativo totale.

All'Asse 1 (miglioramento della competitività del settore agricolo e forestale) sono assegnati 106,30 mln di euro (pari al 43% del totale) quale contributo pubblico, a cui si sommano 35,0 mln di finanziamento regionale; per l'Asse 2 (valorizzazione dell'ambiente e spazio rurale) la dotazione è di 91,468 mln (37%) più 8,5 mln regionali; all'Asse 3 (miglioramento della qualità della vita e diversificazione) vanno 24,721 mln (10%) più 13,0 regionali; l'Asse 4 (Asse Leader) può contare su quasi 16,07 mln (6,5%; si tratta di risorse addizionali agli altri singoli Assi); infine l'Assistenza tecnica regionale si avvale di 8,65 mln 83,5%). All'interno di ogni singolo asse, la distribuzione delle risorse è orientativa e sarà oggetto di monitoraggio durante la fase di attuazione del Piano.

I progetti integrati di filiera e quelli integrati territoriali - ha aggiunto Marsilio - sono la modalità privilegiata di accesso alle risorse del PSR, ma non mancano i casi di accesso tramite presentazione di domanda individuale. Con questo PSR - ha concluso - si è cercato il rafforzamento del sistema produttivo agricolo regionale favorendo le aggregazioni e gli aspetti legati all'ambiente.

Un occhio di riguardo per le micro imprese, rispetto ai latifondisti: lo ha chiesto Renzo Petris (DS) commentando il PSR e affermando che se nel suo complesso funziona, si tratta di non sottovalutare le realtà marginali. Petris ha quindi consegnato un emendamento aggiuntivo con il quale si prevede, tra gli obiettivi della strategia forestale, lo sviluppo di una gestione imprenditoriale del bosco da parte dei proprietari forestali.

Daniele Galasso (FI) ritiene che il Programma privilegi solo una parte del territorio, quella montana, a scapito di altre zone che al pari sono in sofferenza; troppa l'enfasi sulla filiera intera; manca il sostegno alla costruzione di locali per l'ospitalità, ovvero per l'agriturismo, in pianura e costa.

Giorgio Venier Romano (UDC) trova utile mettere insieme le aziende più piccole perché per stare sul mercato ci vuole una certa dimensione; sostiene l'esigenza della filiera corta e contesta l'ammissibilità al finanziamento solo di quelle aziende che vendono presso di sé almeno il 70% della loro produzione direttamente al consumatore finale (dati in suo possesso parlano di una media reale, invece, del 10-20%).

(immagini alle tv)