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AN: Ciriani, trasporto sanitario emodializzati

14.03.2007
13:07
(ACON) Trieste, 14 mar - COM/AB - Un'interrogazione volta a far chiarezza sul ruolo ricoperto da talune cooperative sociali in materia di trasporto e di accompagnamento sanitario degli emodializzati: è questo lo scopo dell'iniziativa del capogruppo di Alleanza Nazionale in Consiglio Regionale Luca Ciriani.

Ciriani, richiamandosi a varie delibere e regolamenti della Giunta, interviene sulla questione dei soggetti nefropatici che, per più volte alla settimana, devono recarsi in strutture ospedaliere specializzate per sottoporsi ai consueti cicli di emodialisi. Fino al 9 aprile 2003, le spese per l'utilizzo di mezzi di servizio pubblico impiegati dagli emodializzati (i taxi) erano rimborsate interamente dall'ASS di riferimento, previa presentazione di idonea documentazione attestante l'impossibilità fisica degli interessati a muoversi in autobus o in treno; a partire dal 10 aprile 2003, invece, le Aziende sanitarie possono attivare un servizio gratuito di trasporto (definito sibillinamente di accompagnamento) dei nefropatici, ai quali viene rimborsato solo un quinto del costo del viaggio nel caso in cui dovessero optare per un mezzo di servizio pubblico (per l'appunto, taxi) anziché rivolgersi a quello istituito dalle stesse ASS.

Ciriani, prendendo a esempio la situazione che viene denunciata da numerosi pazienti dell'Azienda Sanitaria n. 6 del Pordenonese, ha interrogato il presidente della Regione sulla situazione venutasi così a creare. Risulta, infatti, che il servizio offerto dalle ditte esterne non sia assolutamente diverso da quello fornito dagli ordinari taxi, limitandosi il personale delle stesse appaltatici a condurre i pazienti sulla soglia delle strutture sanitarie di riferimento e di riportarli al proprio domicilio una volta effettuate le cure, senza svolgimento di alcuna attività che richiami anche lontanamente il concetto di accompagnamento sanitario. Inoltre, le attività legate alla mobilità degli emodializzati sono attualmente erogate impiegando normali vetture a uso proprio: in questo modo viene, di fatto, elusa la sostanziale differenza che sussiste tra i concetti di trasporto e di accompagnamento e si creano delle forme di concorrenza sleale (la questione del trasporto di terzi a titolo oneroso è già stata a suo tempo sollevata pure dalla Confartigianato del pordenonese). L'utilizzo di normali autovetture piuttosto che di mezzi idonei impone una riflessione anche sulla presenza o meno di adeguata copertura assicurativa nel malaugurato caso in cui i veicoli in questione dovessero rimanere coinvolti in sinistri stradali. Il capogruppo di AN chiede quindi a Illy e ai suoi assessori di rivedere quanto prima i criteri di rimborso delle spese sostenute dagli emodializzati che non ritengano di dover usufruire del servizio di accompagnamento (sarebbe più corretto dire di trasporto) istituito dalle Aziende sanitarie, riconoscendo loro l'intero onere affrontato e non già il solo quinto. E ciò perché, rispetto a un normale servizio taxi, l'attività erogata dalle ditte appaltatrici non presenta alcun carattere di diversità e di sostanziale miglioramento a vantaggio dei nefropatici. Ciriani sollecita pertanto l'immediata modifica del Regolamento di distribuzione delle risorse sociali.