News


UDC: Molinaro, su politiche giovanili

14.03.2007
17:35
(ACON) Trieste, 14 mar - COM/MPB - "Una nuova legge regionale che promuova la rappresentanza dei giovani nella comunità regionale e che sostenga le iniziative in loro favore è opportuna, ma ciò che sta emergendo in sede di Commissione non raggiunge queste finalità".

E' quanto dichiara il capogruppo dell'UDC in Consiglio regionale, Roberto Molinaro, che inoltre precisa: "Il progetto è tutto incentrato sull'attività e l'iniziativa della Regione dimenticando volutamente il ruolo che oggi già è svolto da Province e Comuni nel territorio".

"L'ennesima affermazione del neocentralismo regionale rischia di vanificare completamente tutti i processi partecipativi che si intendono promuovere con l'istituzione del Forum regionale che viene ingabbiato in procedure burocratiche che non assicurano adeguata attenzione alle proposte che i giovani avanzano".

"L'obiettivo per l'UDC - prosegue Molinaro - è quello di mettere in campo un progetto che veda i giovani, protagonisti e decisori, senza scivolare in un inconcludente assemblearismo, che tutela solo le decisioni di pochi".

"Vanno quindi adeguatamente ridefiniti sia i soggetti attuatori, sia gli strumenti di partecipazione, che oggi sono tutti orientati ad attuare una "politica per", quindi progettata e promossa non dai giovani, piuttosto che una "politica con", che consenta ai giovani di cimentarsi con la definizione di obiettivi e delle conseguenti decisioni".

"Analoga attenzione - afferma ancora il capogruppo UDC - deve essere riservata alla natura delle azioni che si intendono promuovere, dove l'intervento regionale deve essere circoscritto a quanto indispensabile perché non promuovibile ed attuabile ad altri livelli".

"Da ciò il mantenimento ed il potenziamento del coinvolgimento nei centri di aggregazione giovanile e negli informagiovani di Comuni e Province".

"Da ultimo, non può venire meno il sostegno anche all'attività dei centri di aggregazione giovanile, ed in particolare degli oratori e dei ricreatori, dal momento che - conclude Molinaro - le norme regionali ora in vigore sono una conquista irrinunciabile del Friuli Venezia Giulia".