FI: Gottardo, vicenda Tocai esempio eclatante di malgoverno
(ACON) Trieste, 15 mar - COM/AB - In V Commissione il
capogruppo Isidoro Gottardo ha espresso le ragioni della
contrarietà di Forza Italia ad adottare la proposta di legge
Malattia, e in una nota le riassume in quattro punti.
"Il 21 marzo non c'è alcuna udienza, per cui non vi è l'urgenza
dichiarata;
il presupposto della proposta si basa su una teoria (quella
dell'avvenuto ingresso dell'Ungheria), che è già stata smentita
dalla Corte di Giustizia;
sul WTO ha competenza esclusiva la Comunità europea, sugli
accordi TRIP's le competenze nazionali e regionali sono solo di
natura procedurale, sui vini la potestà esclusiva è affidata ai
regolamenti;
se questa legge entrasse in vigore producendo i suoi effetti,
verrebbe impugnata dalla Commissione europea per violazione del
diritto comunitario. L'Ungheria ha titolo, oltre che per
impugnare, anche per chiedere i danni. Chi pagherebbe?"
"La battaglia sul Tocai è stata persa 14 anni fa. Tuttavia -
continua Gottardo - c'è stato un momento in cui la situazione,
per il Tocai italiano, poteva essere recuperata: in occasione
dell'allargamento, quando si sono visti i regolamenti e le
relative tabelle, ma l'allora presidente della Commissione
europea Romano Prodi non mosse un dito, nonostante i puntuali
solleciti del Governo e dell'attuale Giunta regionale".
"Non lo fece allora, è pensabile che lo faccia adesso? La strada
più realistica e responsabile è quella già imboccata dalla
Francia, quando ebbe il problema del Pinot grigio: partì subito
con la nuova denominazione, dieci anni dopo non aveva più alcun
problema: i consumatori conoscevano e apprezzavano il prodotto".
"E' quello che si è cercato di fare qui nel 1996 (è esattamente
quanto decidemmo allora con la Giunta Cruder), è la politica che
deve assumersi le proprie responsabilità: ma strada facendo si è
lasciata prendere la mano, arrivando a oggi senza aver promosso
una nuova denominazione e lasciando i produttori nella più
assoluta incertezza. Le responsabilità sono gravi: questa vicenda
è l'esempio di una mancanza di governo, una mancanza che ricade
pesantemente anche sulla Giunta Illy. Insistere con la demagogia
può appagare chi su questo si diletta o ne trae profitto, ma
appare poco responsabile nei confronti dei produttori
vitivinicoli del Friuli Venezia Giulia".
"Per queste ragioni siamo contrari a una legge che, tra l'altro,
non verrebbe approvata, ma adottata, per poi venire sottoposta a
tanti pareri. Nel frattempo - si chiede Gottardo - la Giunta
regionale come pensa di agire? Non crede di avere già giocato
abbastanza? Ed i produttori che faranno? Smettetela di giocare -
conclude Gottardo. Maggioranza e Giunta si assumano le
responsabilità senza esasperare con la Comunità europea un
conflitto senza sbocchi. Siamo anche preoccupati che sui fondi
pubblici da destinare alla promozione di un nuovo marchio la
procedura sulla notifica quale aiuto di stato non si complichi".