VI Comm: approvata pdl aggregazione giovanile
(ACON) Trieste, 15 mar - RC - La VI Commissione consiliare ha
approvato a maggioranza, dopo aver apportato non poche modifiche,
la proposta di legge suggerita dal Comitato ristretto che ha
unificato tre provvedimenti presentati sul sostegno delle
iniziative a favore dei giovani. Si trattava di quello presentato
da Intesa Democratica (primo firmatario il presidente Kristian
Franzil del PRC-SE) e dei due testi del gruppo di Forza Italia
(primi firmatari Piero Camber e Massimo Blasoni).
I voti favorevoli sono stati di DS, Margherita, Cittadini per il
Presidente, PRC-SE; contrarietà di FI; astensione di Verdi e UDC.
Destinatari delle azioni sostenute dalla nuova proposta di legge
sono i cittadini (anche non italiani) tra i 14 e i 29 anni,
residenti in regione o presenti per motivi di studio o di lavoro.
Tra le azioni regionali vi è: attivare un forum permanente tra
coloro che promuovono politiche giovanili; rilevare i bisogni e i
disagi espressi dai ragazzi; realizzare servizi come gli
Informagiovani e la loro messa in rete, il Portale Giovani per
creare una comunità digitale, la Carta Giovani; collaborare con
le scuole e le università; verificare ogni due anni, attraverso
una Conferenza regionale aperta ai giovani, l'attuazione della
presente legge.
Tra gli obiettivi, sostenere servizi per la socializzazione dei
ragazzi e il loro inserimento nel mondo del lavoro, prevenire i
comportamenti a rischio, promuovere servizi di assistenza e di
informazione in campo sessuale e di sicurezza stradale nonché
politiche per la pace, riconoscere le pari opportunità con una
particolare attenzione alla prevenzione delle discriminazioni e
della violenza.
Un Comitato tecnico interdirezionale, in concorso con Comuni e
Province e con la collaborazione delle Associazioni ad hoc,
predisporrà il Piano triennale per le politiche giovanili nel
quale saranno individuate le specifiche azioni di sostegno. La
Regione istituirà anche un Osservatorio sulla condizione
giovanile che collaborerà con gli Enti locali, e un Forum
regionale dei giovani accanto a quelli provinciali e locali che
convocherà, ogni due anni, la Conferenza regionale sulle
politiche giovanili. Saranno finanziati inoltre determinati
progetti presentati dai ragazzi sempre tra i 14 e i 29 anni,
valutati da un'apposita commissione giudicatrice, così come
erogare contributi per immobili da destinare a centri di
aggregazione.
Prima del voto finale, Alessandro Metz (Verdi) ha affermato che
la sua astensione deriva dal rischio di fare una legge che tende
a burocratizzare meccanismi; si sta dimostrando di non essere in
grado di creare spazi innovativi e alternativi per i giovani.
Roberto Molinaro (UDC) ritiene il testo migliorato dalla
Commissione, ma non abbastanza perciò si sarebbe astenuto; sarà
relatore di minoranza per l'Aula. Alessandro Carmi (Margh) ha
portato il suo giudizio convinto al provvedimento, e il collega
Paolo Menis ha ricordato quanto si sta decidendo per il servizio
civile volontario e lo spettacolo dal vivo, tutti provvedimenti
finalizzati ai ragazzi. Blasoni non pensa che con questa legge si
andrà a migliorare la situazione giovanile, tutt'altro; confida
che per l'Aula ci saranno ulteriori modifiche ma ora voterà
contro e anche lui sarà relatore di minoranza. Per Tamara Blazina
(DS) la legge può anche non apparire completa, in realtà è solo
un aspetto di quello più ampio sui giovani e sulla famiglia
trattato con altre norme, ci sono comunque ulteriori margini di
manovra. Piero Colussi (Citt) la ritiene un passo importante
verso l'aggregazione giovanile, per nulla scontata, e ricorda che
la sua efficacia sarà verificata sul campo. Franzil, che sarà
relatore unico di maggioranza, ha sottolineato le varie forme
previste di partecipazione diretta dei giovani, migliori di
quelle messe in campo sino ad oggi e che nel tempo daranno il
senso di utilità della legge.
(immagini alle tv)