News


Tesini con Consiglio delle Autonomie

19.03.2007
19:15
(ACON) Udine, 19 mar - MPB - Sulla norma della ineleggibilità dei presidenti di Provincia e dei sindaci sopra i 3000 abitanti il presidente del Consiglio regionale Alessandro Tesini riferirà nei prossimi giorni ai presidenti dei Gruppi consiliari del vertice con il Consiglio delle Autonomie - rappresentato dal presidente Vittorio Brancati assieme a Gianfranco Pizzolitto presidente dell'ANCI e a Marzio Strassoldo presidente della Provincia di Udine - avuto questo pomeriggio a Udine nella sede di rappresentanza della Regione a Udine, e questo sarà il primo passo in vista di un successivo incontro tra Capigruppo e Consiglio delle autonomie.

Un risultato significativo, per Tesini, "perché il tema - ha sottolineato - è stato affrontato finalmente parlandoci direttamente e non attraverso dichiarazioni e articoli di stampa, in ottemperanza del basilare principio del dialogo interistituzionale e della leale collaborazione".

La proposta del presidente Tesini di un coinvolgimento dei capigruppo è stata accolta positivamente dai rappresentanti del Consiglio delle Autonomie che, con sfumature diverse, avevano evidenziato che l'introduzione della norma con un emendamento trasversale in Aula, senza sentire in merito la rappresentanza degli enti locali, era stato giudicato un atto se non illegittimo per lo meno inopportuno. La richiesta di essere sentiti - hanno ribadito i rappresentanti, esprimendo disagio per la mancata consultazione e sollecitando la modifica o, se possibile, l'abrogazione della norma - attiene soprattutto a una questione di sensibilità più che di obbligatorietà, per evitare fratture e lesioni e cercare invece coesione. Una coesione importante anche in relazione alla questione del doppio percorso di carriera che la norma apre e che è stato criticato anche in riferimento alle indicazioni della Corte Costituzionale orientate a privilegiare più la incompatibilità della ineleggibilità.

Avere un rapporto fluido ed efficace con gli Enti Locali è obiettivo prioritario - ha sottolineato Tesini ricordando quanto in evoluzione, anche nel contesto nazionale, sia la qualità dei rapporti con il Consiglio delle Autonomie, ed evidenziando che la materia del contendere non è fra quelle per le quali è previsto il coinvolgimento delle Autonomie e che il Consiglio regionale ha esercitato una competenza esclusiva in quanto Consiglio di una regione a Statuto speciale.

Il passaggio dall'incompatibilità alla ineleggibilità, ritenuta dalle autonomie un vulnus, non può essere intesa come una lesione dei diritti di elettorato passivo dei cittadini - ha affermato Tesini. Tant'è che tutte le Regioni speciali, che sulla materia hanno competenza primaria, e le Regioni ordinarie che fin qui hanno legiferato, e che hanno invece competenza concorrente, hanno previsto la ineleggibilità, sia pure con modalità diverse.

E' per queste ragioni - ha concluso Tesini - che gli esperti del Comitato giuridico hanno unanimemente concordato che il Consiglio ha sicuramente esercitato una sua competenza, che lo ha fatto con ragionevolezza e, secondo alcuni in aggiunta, opportunamente nel nuovo sistema istituzionale della elezione diretta, che lega sindaci e presidenti di Provincia direttamente ai cittadini con ciò rendendo inopportune conclusioni anticipate dei mandati.

(foto in e-mail; immagini alle tv)