FI: Galasso,astensione responsabile su Piano sviluppo rurale
(ACON) Trieste, 20 mar - COM/AB - "E' approdato in II
Commissione, per il parere finale - dichiara il consigliere
regionale di Forza Italia Daniele Galasso - prima della sua
approvazione definitiva da parte della Giunta, il programma di
sviluppo agricolo che nel settennio (2007-2013) di riferimento
impegnerà circa 250 milioni di euro di risorse pubbliche tra UE,
Stato e Regione per il rilancio e l'ammodernamento del comparto
agricolo regionale e genererà investimenti complessivi per oltre
500 milioni di euro".
"Il programma - continua Galasso - contiene obiettivi
condivisibili: il rilancio della competitività delle imprese, la
salvaguardia dell'ambiente, la diversificazione agricola, i
programmi di filiera dalla produzione, alla trasformazione e alla
commercializzazione dei prodotti, l'aggregazione tra imprese
anche con la partecipazione di soggetti pubblici, con particolare
attenzione per le filiere agro-forestali e agro-energetiche".
"Da questo quadro condivisibile - rileva Galasso - va segnalato
però il forte ritardo con cui si arriva alla definizione del
piano e l'impostazione finale dello stesso che nei fatti, non
proprio casualmente, privilegia nei finanziamenti in maniera
esagerata l'area montana penalizzando nel concreto tutta l'area
dell'alta e della bassa pianura di tutta la Regione".
"Infatti - spiega Galasso - si prevedono generose indennità per
le zone a svantaggio naturale, cioè a favore dell'area montana,
privilegiando i territori che hanno una popolazione pari al 6%
del totale regionale rispetto a quelli della bassa pianura e di
quella collinare. Inoltre, si escludono dai finanziamenti gli
agriturismi siti in aree costiere e di pianura. Per i prodotti
della filiera corta, ossia di aziende che vendono almeno il 70%
della produzione direttamente al consumatore finale presso
l'azienda stessa, sono state opportunamente ridotte le soglie,
venendo incontro alle nostre esplicite richieste".
"Per tali motivi - conclude Galasso - ci siamo responsabilmente
astenuti in Commissione per consentire l'entrata in vigore del
Piano, considerati anche gli impegni assunti dall'assessore per
riequilibrare la destinazione degli incentivi economici tra le
varie aree a vocazione agricola della regione".