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UDC: Molinaro su legge elettorale e forma di governo

28.03.2007
16:05
(ACON) Trieste, 28 mar - COM/MPB - Con la nuova legge statutaria regionale si compie un ulteriore passo verso il completamento dell'ordinamento del "sistema Friuli Venezia Giulia", con la disciplina della forma di governo e la nuova legge elettorale regionale.

Una constatazione positiva da parte dell'UDC che, tuttavia, attraverso una nota del capogruppo in Consiglio regionale, Roberto Molinaro, non può tacere la non condivisione di alcune delle nuove previsioni normative.

L'assetto presidenziale della forma di governo - scrive Molinaro - non è stato adeguatamente mitigato: esiste ancora una sproporzione tra i poteri del presidente, in particolare nella formazione della Giunta regionale, rispetto a quelli del Consiglio regionale, organo rappresentativo della universalità degli elettori del Friuli Venezia Giulia.

Parimenti le disposizioni relative alla nuova legge elettorale regionale, che sostituiscono positivamente il Tatarellum, non corrispondono alle aspettative del centro-destra, che auspicava sì un maggior peso del voto dell'elettore, ma soprattutto una coerenza negli effetti dello stesso.

Il mantenimento del voto disgiunto, ad esempio, voluto in particolare dal presidente della Regione, va nel senso opposto ed è elemento di grave contraddizione politica. Infatti non trova giustificazione il voto oggi possibile per un candidato presidente e, contemporaneamente, per una forza politica appartenente a coalizione avversa rispetto a quella che sostiene il presidente. Si è voluta - conclude Molinaro - una norma su misura dell'attuale situazione politico-istituzionale rispetto alla affermazione chiara di una linea politica fondata sulle forze politiche e non sulla singola persona. Questo è sbagliato e inaccettabile.