CR: ddl professioni sanitarie, dibattito generale (2)
(ACON) Trieste, 29 mar - AB - Il Consiglio regionale ha quindi
affrontato il disegno di legge per la valorizzazione, nell'ambito
del Servizio sanitario, delle professioni sanitarie e di
assistente sociale, al cui interno vi sono anche disposizioni in
materia di ricerca e conduzione di studi clinici.
Nevio Alzetta (DS), relatore di maggioranza, ha sostenuto che
un'offerta appropriata deve contenere risposte variegate in grado
di garantire una presa in carico dell'utente a 360 gradi. In
questo contesto, le molteplici professioni sanitarie tradizionali
non bastano da sole a coprire ogni esigenza ed è proprio per
questo motivo che diventa indispensabile fissare delle regole che
interessino le professioni sanitarie infermieristiche, ostetrica,
riabilitative, tecnico-sanitarie e della prevenzione.
Il testo uscito dalla Commissione, anche alla luce delle udienze
conoscitive, così Massimo Blasoni (FI) relatore di minoranza, è
decisamente migliorato, soprattutto con l'inserimento del
servizio professionale sociale nell'elenco dei servizi per cui è
possibile conferire un incarico dirigenziale, mentre permangono
dubbi di carattere metodologico e su alcuni aspetti formali.
Finalità e contenuti sono condivisibili per Roberto Molinaro
(UDC), relatore di minoranza. La valorizzazione delle professioni
sanitarie e di assistente sociale è una scelta strategica
nell'attuale fase di riorganizzazione del Sistema sanitario
regionale. Vi sono però alcuni aspetti che per Molinaro devono
essere affinati e che riguardano la costituzione del servizio
professionale sociale, le attribuzioni dei referenti aziendali,
l'esigenza di omogeneità nel conferimento degli incarichi di tipo
gestionale e professionale, i compiti e la composizione
dell'Osservatorio.
Nel corso del breve dibattito generale, Sergio Lupieri (Margh) ha
affermato che l'economia non dovrà prevalere sul sapere e per
questo sarà auspicabile la stipula di accordi attuativi con i
nostri due atenei per evitare esodi verso altre Università,
mentre Annamaria Menosso (DS) ha posto l'accento sugli obiettivi
del provvedimento, la valorizzazione e la responsabilizzazione
delle professioni sanitarie.
Ha concluso l'assessore Ezio Beltrame, che ha puntualizzato come
la legge, oltre a valorizzare, voglia dare distinzione dei ruoli
nelle professioni sanitarie e ha espresso alcune considerazioni
sull'istituzione di nuovi incarichi dirigenziali e
sull'osservatorio regionale, per il quale ha chiesto di non
prevedere una composizione troppo ampia che ne vanificherebbe
l'efficacia.
Prima di concludere i lavori della mattinata, l'Aula ha approvato
il primo articolo della legge, che complessivamente ne conta sei.
(segue)