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CR: ddl professioni sanitarie, dibattito generale (2)

29.03.2007
13:57
(ACON) Trieste, 29 mar - AB - Il Consiglio regionale ha quindi affrontato il disegno di legge per la valorizzazione, nell'ambito del Servizio sanitario, delle professioni sanitarie e di assistente sociale, al cui interno vi sono anche disposizioni in materia di ricerca e conduzione di studi clinici.

Nevio Alzetta (DS), relatore di maggioranza, ha sostenuto che un'offerta appropriata deve contenere risposte variegate in grado di garantire una presa in carico dell'utente a 360 gradi. In questo contesto, le molteplici professioni sanitarie tradizionali non bastano da sole a coprire ogni esigenza ed è proprio per questo motivo che diventa indispensabile fissare delle regole che interessino le professioni sanitarie infermieristiche, ostetrica, riabilitative, tecnico-sanitarie e della prevenzione.

Il testo uscito dalla Commissione, anche alla luce delle udienze conoscitive, così Massimo Blasoni (FI) relatore di minoranza, è decisamente migliorato, soprattutto con l'inserimento del servizio professionale sociale nell'elenco dei servizi per cui è possibile conferire un incarico dirigenziale, mentre permangono dubbi di carattere metodologico e su alcuni aspetti formali.

Finalità e contenuti sono condivisibili per Roberto Molinaro (UDC), relatore di minoranza. La valorizzazione delle professioni sanitarie e di assistente sociale è una scelta strategica nell'attuale fase di riorganizzazione del Sistema sanitario regionale. Vi sono però alcuni aspetti che per Molinaro devono essere affinati e che riguardano la costituzione del servizio professionale sociale, le attribuzioni dei referenti aziendali, l'esigenza di omogeneità nel conferimento degli incarichi di tipo gestionale e professionale, i compiti e la composizione dell'Osservatorio.

Nel corso del breve dibattito generale, Sergio Lupieri (Margh) ha affermato che l'economia non dovrà prevalere sul sapere e per questo sarà auspicabile la stipula di accordi attuativi con i nostri due atenei per evitare esodi verso altre Università, mentre Annamaria Menosso (DS) ha posto l'accento sugli obiettivi del provvedimento, la valorizzazione e la responsabilizzazione delle professioni sanitarie.

Ha concluso l'assessore Ezio Beltrame, che ha puntualizzato come la legge, oltre a valorizzare, voglia dare distinzione dei ruoli nelle professioni sanitarie e ha espresso alcune considerazioni sull'istituzione di nuovi incarichi dirigenziali e sull'osservatorio regionale, per il quale ha chiesto di non prevedere una composizione troppo ampia che ne vanificherebbe l'efficacia.

Prima di concludere i lavori della mattinata, l'Aula ha approvato il primo articolo della legge, che complessivamente ne conta sei.

(segue)