Tesini a premiazione concorso scuole per Festa della Patria del Friuli
(ACON) Aquileia, 01 apr - MPB - Se ci fermiamo ogni tanto a
ricordare la storia della Patria del Friuli è per capire quale è
il tratto dei friulani, le loro peculiarità, le loro ricchezza, e
su questo patrimonio, nell'evoluzione contestuale dei tempi,
saper riproporre e cementare i valori sui quali si regge una
comunità. Tutto ciò non è in contrasto con la società
dell'economia globale, dove servono talenti, ingegno,
laboriosità, affidabilità: qualità che non neghiamo agli altri ma
che con la giusta fierezza sappiano riconoscere anche in noi
stessi. A questi tratti vogliamo educare i nostri figli e le
generazioni che devono venire, ed è per questo che la Festa della
Patria del Friuli è rivolta al futuro, e non al passato, e la
Regione condivide queste aspirazioni.
Così il presidente del Consiglio regionale Alessandro Tesini ad
Aquileia, alla celebrazione dei 930 anni della Patria del Friuli,
dove è intervenuto, in municipio, alla cerimonia di consegna dei
premi ai vincitori del concorso per le scuole organizzato, per
questo anniversario, dalle Province di Udine e Pordenone, e
intitolato "Disegna la storia del Friuli". Nell'occasione è stato
anche presentato il libro che raccoglie i disegni vincitori del
concorso del 2006. La cerimonia si è aperta con la lettura del
Diploma di Enrico IV con il quale nel 1077 è stato istituito lo
Stato Patriarcale.
Oltre a ricordare quell'atto, quest'anno ricorre il trentesimo
anniversario dell'istituzione di questa Festa che ebbe tra i suoi
promotori pre Checo Placerean: riproponendo una riflessione sulla
storia del Friuli - ha sottolineato Tesini - aiuta a capire e ad
affrontare meglio alcune questioni, sia astratte che concrete,
del presente.
Non c'è contrapposizione con visioni globali e generali in questa
ricostruzione storica, nel ricordare in Aquileia romana il
patriarcato, una parte bella e importante della storia del popolo
friulano dentro i due mila anni della sua storia complessiva, ha
detto Tesini sottolineando anzi la continuità, il legame, e gli
elementi valoriali derivati.
Una storia - ha insistito il presidente del Consiglio - che ci
ricorda quando l'autonomia ci è stata regalata ma anche quando ce
la siamo conquistata, nel 1964, e quando l'abbiamo riconquistata
e riproposta nel 1976 e negli anni della ricostruzione dopo il
terremoto, quando non ci siamo limitati a ricostruire, ma abbiamo
combattuto per conquistare l'Università e per ottenere le
infrastrutture. Perché i friulani hanno anche saputo pendersi,
quando serviva, quello che ritenevano giusto e necessario per
poter esprimere al meglio le loro straordinarie potenzialità.
(immagini alle tv)