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I Comm: Piano di investimenti di Autovie Venete (1)

04.04.2007
17:03
(ACON) Trieste, 04 apr - RC - Autovie Venete, gli aspetti finanziari della SpA regionale ma senza dimenticare il Piano industriale, la terza corsia, il passante di Mestre, i nuovi caselli, la sicurezza: la società è stata passata al setaccio dai consiglieri della I Commissione.

Al presidente Franco Brussa (Margh) il compito di sottolineare come il momento, per Autovie Venete, sia particolarmente importante anche alla luce del recente incontro che la Regione ha avuto con il ministro dei Trasporti, Antonio Di Pietro, e delle questioni aperte con il Governo soprattutto in merito alla nuova legge sul rilascio delle concessioni.

Che il momento sia impegnativo è stato confermato dal presidente di AV, Giorgio Santuz, accompagnato dall'amministratore delegato, Pietro Del fabbro, e dal direttore operativo, Riccardo Riccardi. Santuz ha definito la società una struttura strategica e non di mera mobilità. Gestiamo il passaggio di circa 100mila veicoli ogni giorno - ha aggiunto. Negli ultimi 10 anni il traffico pesante è aumentato del 60% mentre quello leggero del 30%: una mole di mezzi che rende centrale il tema della sicurezza e delle possibili soluzioni, come può esserlo la costruzione della terza corsia.

L'introduzione del presidente Santuz ha dato il la ad una lunga serie di domande poste dai consiglieri di opposizione, dove il leit motiv è stato avere delucidazioni in merito ai tempi di realizzo della terza corsia, alla conclusione della A28 tra Sacile e Conegliano e relativo pedaggio, all'aumento delle tariffe, al trasporto pesante, alla perdita di introiti causata dalla costruzione del passante che assorbirà chi oggi transita per la tangenziale di Mestre, alla trasformazione della Villesse-Gorizia in tratta autostradale, all'impiego degli utili della SpA e alle nuove regole per le concessionarie.

Se, poi, Isidoro Gottardo (FI) si è soffermato sullo scempio che si registra in certe aree di sosta da parte soprattutto di camionisti che le utilizzano come aree di servizio quando non sono attrezzate per questo scopo, Adriano Ritossa (AN) ha chiesto anche della liberalizzazione della tratta autostradale Lisert(TS)-Villesse(GO) e Renzo Petris (DS) di risolvere la trentennale questione della A28 senza dimenticare la Lestans-Gemona. Roberto Asquini (FI) ha aggiunto il divieto di sorpasso per i Tir e l'adeguamento dei caselli di Latisana e di Redipuglia, mentre il collega Gaetano Valenti cosa accadrà al ponte appena inaugurato lungo la Gorizia-Villesse quando ci sarà l'allargamento delle corsie stradali.

Luca Ciriani (AN) ha voluto sapere anche del ruolo degli azionisti privati nel determinare la redditività di AV e dei problemi sorti con il nascere di Friulia Holding, invece Alessandra Guerra (LN) dei 200 miliardi di lire che a suo dire la Finanziaria 2001 prevedeva per AV e di cui ne sono stati utilizzati solo 20, e che fine ha fatto la convenzione con Anas del 1999 e reiterata nel 2001. Infine Maurizio Salvador (UDC) ha affermato che, fosse stato per lui, non avrebbe mai dato corso al lotto 29 della A28 (i 4 chilometri tra Godega e Conegliano) mentre ritiene insufficienti i caselli dotati di Telepass.

(segue)

(immagini alle tv)