I Comm: Piano di investimenti di Autovie Venete (1)
(ACON) Trieste, 04 apr - RC - Autovie Venete, gli aspetti
finanziari della SpA regionale ma senza dimenticare il Piano
industriale, la terza corsia, il passante di Mestre, i nuovi
caselli, la sicurezza: la società è stata passata al setaccio dai
consiglieri della I Commissione.
Al presidente Franco Brussa (Margh) il compito di sottolineare
come il momento, per Autovie Venete, sia particolarmente
importante anche alla luce del recente incontro che la Regione ha
avuto con il ministro dei Trasporti, Antonio Di Pietro, e delle
questioni aperte con il Governo soprattutto in merito alla nuova
legge sul rilascio delle concessioni.
Che il momento sia impegnativo è stato confermato dal presidente
di AV, Giorgio Santuz, accompagnato dall'amministratore delegato,
Pietro Del fabbro, e dal direttore operativo, Riccardo Riccardi.
Santuz ha definito la società una struttura strategica e non di
mera mobilità. Gestiamo il passaggio di circa 100mila veicoli
ogni giorno - ha aggiunto. Negli ultimi 10 anni il traffico
pesante è aumentato del 60% mentre quello leggero del 30%: una
mole di mezzi che rende centrale il tema della sicurezza e delle
possibili soluzioni, come può esserlo la costruzione della terza
corsia.
L'introduzione del presidente Santuz ha dato il la ad una lunga
serie di domande poste dai consiglieri di opposizione, dove il
leit motiv è stato avere delucidazioni in merito ai tempi di
realizzo della terza corsia, alla conclusione della A28 tra
Sacile e Conegliano e relativo pedaggio, all'aumento delle
tariffe, al trasporto pesante, alla perdita di introiti causata
dalla costruzione del passante che assorbirà chi oggi transita
per la tangenziale di Mestre, alla trasformazione della
Villesse-Gorizia in tratta autostradale, all'impiego degli utili
della SpA e alle nuove regole per le concessionarie.
Se, poi, Isidoro Gottardo (FI) si è soffermato sullo scempio che
si registra in certe aree di sosta da parte soprattutto di
camionisti che le utilizzano come aree di servizio quando non
sono attrezzate per questo scopo, Adriano Ritossa (AN) ha chiesto
anche della liberalizzazione della tratta autostradale
Lisert(TS)-Villesse(GO) e Renzo Petris (DS) di risolvere la
trentennale questione della A28 senza dimenticare la
Lestans-Gemona. Roberto Asquini (FI) ha aggiunto il divieto di
sorpasso per i Tir e l'adeguamento dei caselli di Latisana e di
Redipuglia, mentre il collega Gaetano Valenti cosa accadrà al
ponte appena inaugurato lungo la Gorizia-Villesse quando ci sarà
l'allargamento delle corsie stradali.
Luca Ciriani (AN) ha voluto sapere anche del ruolo degli
azionisti privati nel determinare la redditività di AV e dei
problemi sorti con il nascere di Friulia Holding, invece
Alessandra Guerra (LN) dei 200 miliardi di lire che a suo dire la
Finanziaria 2001 prevedeva per AV e di cui ne sono stati
utilizzati solo 20, e che fine ha fatto la convenzione con Anas
del 1999 e reiterata nel 2001. Infine Maurizio Salvador (UDC) ha
affermato che, fosse stato per lui, non avrebbe mai dato corso al
lotto 29 della A28 (i 4 chilometri tra Godega e Conegliano)
mentre ritiene insufficienti i caselli dotati di Telepass.
(segue)
(immagini alle tv)