I Comm. Piano di investimenti di Autovie Venete (2)
(ACON) Trieste, 04 apr - RC - I dirigenti di Autovie Venete
chiamati in audizione dalla I commissione hanno reso noto che gli
investimenti previsti nel Piano finanziario che la società ha
presentato ad Anas sono pari a circa 1,6 miliardi, con una
redistribuzione degli utili minimale e in linea con le richieste
del Governo. Si tratta - ha aggiunto l'assessore regionale
Lodovico Sonego - di 6,9 milioni a fronte di 26,6 milioni del
passato quinquennio di gestione, e comunque si tratta di un
evento eccezionale perché questa amministrazione vuole che tutti
gli introiti di AV siano riutilizzati per il miglioramento della
stessa azienda e delle opere che gestisce.
Il punto di partenza è che il Piano finanziario sul quale AV sta
lavorando è del 1999-2004 e non è mai stato modificato. Il
Governo oggi impone che gli aumenti dei pedaggi siano in
proporzione agli investimenti fatti, le concessionarie devono
rispettare la tempistica imposta per legge per realizzare i
progetti altrimenti perderanno la concessione, e non potranno più
essere fatti in-house ma attraverso appalti che saranno affidati
sulla base di gare a evidenza pubblica.
Siamo sostanzialmente in linea con il Governo - ha risposto
Santuz - ma se facciamo ricorsi è perché dobbiamo pensare al bene
dei nostri azionisti e il 24 aprile lo faremo capire al ministro
Di Pietro. Noi non rappresentiamo alcuna lobby. Stimiamo che il
passante di Mestre ci farà perdere la metà del traffico - ha
aggiunto Sonego - e altrettanti introiti: non siamo disposti a
rinunciare ai nostri ricavi, ecco perché non firmiamo la nuova
concessione. Solo se AV disporrà dei ricavi adeguati sarà nella
condizione di avere un Piano industriale bancabile, ovvero
otterremo che le banche ci sostengano per l'apertura dei mutui
necessari alla messa in cantiere delle opere.
Quanto a queste, si è appreso che AV ha intenzione di effettuare
una concertazione con le categorie degli autotrasportatori per
risolvere la questione dei sorpassi tra mezzi pesanti e le
soluzioni per aumentare la sicurezza, nonché un incontro, il 14
aprile, con Ferrovie italiane per valutare i problemi con la
costruzione del Corridoio V. Il nuovo ponte sulla
Villesse-Gorizia sarà affiancato da un secondo, che ne allargherà
le corsie, ma che la tratta diventasse autostradale è stato
chiesto già nel '99, con Anas che ha passato le consegne solo a
novembre 2005. Le tariffe oggi possono essere modificate solo
sulla base degli accordi 1999-2004, mentre la bozza della nuova
legge parla di parametri quali la qualità dell'asfalto,
l'incidentalità, la tipologia dei mezzi, l'incidenza degli
investimenti.
Per la cronicità di traffico lungo la tangenziale di Mestre, AV
ha concordato un protocollo con il prefetto di Venezia per cui i
Tir non saranno incolonnati solo su una corsia, ma su due. La
tratta autostradale è stata dotata di pannelli a messaggio
variabile che segnalano la presenza di incidenti o lavori in
corso, comunque tutta la rete è controllata dalla centrale
operativa di Palmanova.
Non risulta che ad Autovie siano destinati 200 miliardi della
Finanziaria, mentre il numero dei Telepass è proporzionale tra
chi utilizza questo sistema e chi ancora si ferma per il
pedaggio. Per l'A28 la Regione ha scelto una gestione aperta da
Portogruaro a Pordenone, con l'installazione di una barriera tra
il bivio di Cimpello e Pordenone-centro commerciale. Per la
costruzione della terza corsia, prevista tra Quarto d'Altino e
Villesse (il progetto preliminare compreso di studio di impatto
ambientale è stato approvato dal CIPE due anni fa), deve tener
conto del passaggio, accanto, del treno ad alta velocità/alta
capacità (si parla di "armonizzazione dell'opera con la linea
ferroviaria AV/AC tratta Venezia-Ronchi dei Legionari")
altrimenti ci troveremo con Ferrovie italiane che dovrebbe
buttare giù tutti i sovrappassi e rifarli, con costi di miliardi
di euro, ma il parallelismo porta comunque un aggravio per 310
milioni che non dovranno pesare sul Piano di investimenti di AV.
La realizzazione avverrà in 4 lotti, il primo dei quali sarà
Quarto d'Altino-San Donà di Piave.
(fine)