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Difensore civico: difficoltà per cittadinanza italiana

11.04.2007
16:10
(ACON) Trieste, 11 apr - DT - L'Ufficio regionale del difensore civico segnala difficoltà per il riconoscimento della cittadinanza italiana a favore di chi, nato all'estero, discende da cittadini italiani: non è del tutto chiaro se sia sufficiente la ricevuta che certifica la richiesta del permesso di soggiorno oppure sia necessaria, come sta avvenendo in alcuni Municipi, l'esibizione dello stesso documento in originale.

Una scorciatoia dovuta, figlia della lentezza burocratica. In pratica, l'intera procedura funziona così: il futuro connazionale presenta al Comune italiano di residenza tutti quegli atti che comprovano (e che quindi sono stati legalizzati nel Paese di provenienza) la sua diretta discendenza da un cittadino italiano. Per ottenere la residenza deve però possedere prima il permesso di soggiorno. E, per farlo, è obbligato a presentare la domanda agli uffici postali. Solo a questo punto il Comune avvia le pratiche per il riconoscimento della cittadinanza italiana.

Ma, a causa della lentezza con cui le Poste stanno smaltendo l'inoltro delle pratiche alle questure, quelli che diventeranno cittadini italiani non riescono a esibire in tempo il permesso di soggiorno al Comune.

Così, se è vero che alcuni uffici municipali si stanno attivando su presentazione della semplice ricevuta che attesta la presentazione della domanda di rilascio del permesso di soggiorno, capita anche che altri pretendano l'esibizione del permesso di soggiorno in originale.

Pertanto, l'auspicio dell'Ufficio regionale del difensore civico sarebbe quello di seguire la strada burocraticamente più veloce e semplice. Peraltro, tutte direttive impartite da tempo dal ministero degli Interni.