Difensore civico: difficoltà per cittadinanza italiana
(ACON) Trieste, 11 apr - DT - L'Ufficio regionale del difensore
civico segnala difficoltà per il riconoscimento della
cittadinanza italiana a favore di chi, nato all'estero, discende
da cittadini italiani: non è del tutto chiaro se sia sufficiente
la ricevuta che certifica la richiesta del permesso di soggiorno
oppure sia necessaria, come sta avvenendo in alcuni Municipi,
l'esibizione dello stesso documento in originale.
Una scorciatoia dovuta, figlia della lentezza burocratica. In
pratica, l'intera procedura funziona così: il futuro connazionale
presenta al Comune italiano di residenza tutti quegli atti che
comprovano (e che quindi sono stati legalizzati nel Paese di
provenienza) la sua diretta discendenza da un cittadino italiano.
Per ottenere la residenza deve però possedere prima il permesso
di soggiorno. E, per farlo, è obbligato a presentare la domanda
agli uffici postali. Solo a questo punto il Comune avvia le
pratiche per il riconoscimento della cittadinanza italiana.
Ma, a causa della lentezza con cui le Poste stanno smaltendo
l'inoltro delle pratiche alle questure, quelli che diventeranno
cittadini italiani non riescono a esibire in tempo il permesso di
soggiorno al Comune.
Così, se è vero che alcuni uffici municipali si stanno attivando
su presentazione della semplice ricevuta che attesta la
presentazione della domanda di rilascio del permesso di
soggiorno, capita anche che altri pretendano l'esibizione del
permesso di soggiorno in originale.
Pertanto, l'auspicio dell'Ufficio regionale del difensore civico
sarebbe quello di seguire la strada burocraticamente più veloce e
semplice. Peraltro, tutte direttive impartite da tempo dal
ministero degli Interni.