CR: pdl Servizio civile volontario, relatore maggioranza (3)
(ACON) Trieste, 23 apr - RC - La sospensione del servizio
militare obbligatorio deciso nel 2001 ha determinato la chiusura
delle esperienze di servizio civile alternativo stabilito nel
1972, ma il servizio volontario non si è ridotto. Ad affermarlo
in Aula, il relatore unico di maggioranza del gruppo della
Margherita illustrando il testo unico (tre le proposte presentate
inizialmente) che intende introdurre nella legislazione regionale
le norme relative all'istituzione e alla gestione del Servizio
civile volontario, forma di servizio istituita a livello
nazionale dalla legge 64/2001 e i cui aspetti demandati alle
Regioni chiariti con decreto nel 2002.
Una motivazione da tenere assolutamente presente nel predisporre
una normativa regionale sulla materia - così il relatore di
maggioranza - è l'accresciuta potenzialità del mondo del no
profit. Numericamente, la nostra regione non rappresenta nemmeno
l'1% dei volontari nazionali: il numero di volontari, che nel
2004 è stato di 204 persone (0,64 %) e nel 2005 è stato di 262
(0,58 %), pur avendo visto un aumento numerico di 58 unità, ha
registrato un decremento dello 0,06 % rispetto l'impiego
nazionale.
Alcuni particolari curiosi sui 262 volontari del Friuli Venezia
Giulia in servizio civile nel 2005:
quasi 3/4 sono ragazze (187 femmine e 75 maschi;
la scolarità dei volontari è medio-alta (diplomati o laureati); i
settori di impiego sono stati: assistenza 121 (46,18%), ambiente
6 (2,29%), patrimonio artistico culturale 68 (25,95 %),
educazione e promozione culturale 54 (20,61%) e protezione civile
13 (4,96%); età: 40 (15,27%) tra i 18 e i 20 anni, 82 (31,30%)
tra i 21 e i 23 anni, 96 (36,64%) tra i 24 e i 26 anni e 44
(16,79%) tra i 27 e i 28 anni.
La proposta di legge di Intesa Democratica propone il Servizio
civile ai giovani, estendendone però l'accesso anche ai 16-17enni
e ai giovani stranieri residenti in Friuli Venezia Giulia. Mentre
l'organizzazione del Servizio civile volontario regionale
riguardante gli italiani tra i 18 e i 28 anni rispetta
completamente la normativa nazionale, la novità é rappresentata
dal Servizio civile solidale, il quale consente ai ragazzi di 16
e 17 anni di partecipare a progetti di Servizio civile,
organizzati in moduli di 240 o 360 ore complessive, da
realizzarsi in forma intensiva nei mesi estivi oppure distribuiti
nell'arco di tutto l'anno solare. Inoltre, consente la
partecipazione anche ai giovani immigrati residenti in Friuli
Venezia Giulia.
E', quindi, stata concessa l'opportunità di svolgere il Servizio
civile volontario anche alle persone uscite dal mondo del lavoro,
in particolare pensionati e anziani, pur evidenziandolo con una
dicitura diversa da quella di "servizio civile" e non sottraendo
risorse finanziarie all'esperienza dei giovani.
La proposta di legge, che si compone di 24 articoli, è suddivisa
in cinque Titoli: il I illustra le finalità, gli obiettivi, le
azioni della Regione e la Consulta regionale; il II tratta
puntualmente i requisiti soggettivi, gli ambiti di attività, i
benefici economici, i riconoscimenti, il fondo, sia del Servizio
civile regionale che del Servizio Civile Solidale; il III spiega
quali enti possono presentare progetti, quali requisiti devono
avere i progetti ed il monitoraggio che viene effettuato sui
progetti stessi; il IV parla della programmazione triennale,
della tenuta dell'Albo regionale, della Banca dati, della
formazione di volontari e di responsabili, del rilascio dei
certificati e dell'Elenco regionale dei responsabili; il V
introduce il servizio socialmente utile per le persone uscite dal
mondo del lavoro, come modifica della LR 12/1995 sul
volontariato.
(segue)