Corecom, presentato progetto scolastico sull'Europa
(ACON) Trieste, 03 mag - DT - Scuola, coesione sociale,
mobilità, scambi, frontiere, ma soprattutto Europa nella tre
giorni - il 9, 10 e 11 maggio a Trieste con una puntata a Isola,
in Slovenia - promossa dall'Ufficio scolastico regionale con la
collaborazione di Regione Friuli Venezia Giulia, Corecom,
Provincia e Comune di Trieste, Consolato generale d'Italia in
Slovenia, Istituto sloveno per l'educazione e Antenna Europe
Direct.
Un vero e proprio meeting dedicato agli studenti delle scuole
superiori della regione e della vicina Repubblica, del Veneto e
della Carinzia. Un campus internazionale e plurilingue visto che
i ragazzi - un centinaio, di una trentina di istituti -
appartengono anche alla minoranza italiana e ungherese in
Slovenia e a quella slovena in Italia.
"Parliamo Europa Insieme", iniziativa giunta alla quarta
edizione, quest'anno però assume un significato ancora più
suggestivo: 50 anni fa, infatti, i Trattati di Roma sancivano la
nascita della Comunità europea.
"Quella che poteva apparire un'utopia, oggi è realtà, ha annotato
il presidente del Corecom. Ai giovani spetta ora il compito di
completare l'unificazione, e già su queste terre, in pochi
chilometri, abbiamo sotto gli occhi quella che potrà diventare
l'Europa. Con questa iniziativa, ha aggiunto, si vuole far sapere
ai ragazzi come vivono i nostri vicini, un confronto delle
diversità assolutamente da raccontare. Ed è significativo, ha
aggiunto, questo traslocare, giovedì 10 maggio, da Trieste a
Isola: un tempo, il confine era indice di sofferenza, oggi è
simbolo di convivenza e sinonimo di collaborazione".
"Questo è uno dei tanti progetti che la scuola attiva per far
crescere e far incontrare i giovani di culture diverse, nella
consapevolezza della propria identità e nel rispetto delle altre,
con una forte apertura al dialogo e al confronto", ha commentato
il direttore dell'Ufficio scolastico regionale.
"Associare l'iniziativa, ha ricordato il console generale
d'Italia in Slovenia, alla nascita dell'Ue servirà anche a far
ricordare ai ragazzi che grazie a trattati come quello di Roma
oggi non esistono più problemi di visto, permessi, limitazioni,
con prospettive di scelte e di libertà che prima, soprattutto 50
anni fa, non c'erano. Chi sottoscrisse quegli impegni non riempì
semplicemente e copiosamente delle pagine".
Ma non saranno tre giorni di sole parole: al termine del meeting,
degli interventi degli esperti e dei quattro workshop su scuola,
mobilità e scambi in Europa, pari opportunità e comunicazione
oltre le frontiere, i ragazzi dovranno produrre qualcosa di
concreto, un documento di sintesi che sarà solo l'inizio di un
percorso di comunicazione e interscambio.
Altro momento clou, mercoledì 9 maggio alle 21.00, al teatro di
via Ananian a Trieste, quando gli studenti metteranno in scena
alcune rappresentazioni teatrali attraverso l'uso di linguaggi
alternativi alla voce. Per comunicare davvero.
(immagini alle tv)