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Tesini: le Regioni su federalismo fiscale e sicurezza sul lavoro

04.05.2007
16:10
(ACON) Venafro (IS), 04 mag - COM/MPB - Federalismo fiscale e incidenti sul lavoro all'attenzione della Conferenza dei presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome che, riunita in assemblea plenaria a Venafro, in provincia di Isernia, ha anche approvato due ordini del giorno scaturiti dalla relazione svolta dal coordinatore Alessandro Tesini e incardinata su questi due argomenti prioritari.

"Ogni ritardo nell'attuazione dell'art.119 della Costituzione,riguardante il federalismo fiscale, comporta incertezza e deresponsabilizzazione nel finanziamento delle competenze fondamentali e nell'organizzazione dei servizi per i cittadini" - ha sottolineato Tesini ricordando che la proposta di legge delega del Governo va a incidere sull'autonomia finanziaria e tributaria di Regioni ed Enti locali ponendo criteri fondamentali per la costruzione di un sistema finanziario e fiscale regionale e locale rispondente a criteri di responsabilità, equità, sussidiarietà e perequazione.

Per questo l'ordine del giorno infine votato invita le Assemblee legislative a "esprimere urgentemente atti di indirizzo per le rispettive Giunte attualmente impegnate nella Conferenza delle Regioni a valutare il disegno di legge governativo": "Perché - ha spiegato ancora Tesini - il federalismo fiscale rappresenti la leva per esercitare responsabilmente politiche regionali per lo sviluppo dei territori".

Per il coordinatore e presidente del Consiglio del Friuli Venezia Giulia va fatta chiarezza su caratteristiche e modalità di alimentazione e distribuzione del fondo perequativo destinato a integrare le fonti di finanziamento per consentire ai territori con minore capacità fiscale di far fronte alle funzioni ordinarie. Per la promozione dello sviluppo e altre finalità va, invece, attivato un fondo diverso e separato. I livelli essenziali delle prestazioni nei settori sanità, assistenza, trasporto locale e scuola devono essere uniformi in tutto il territorio nazionale. Inoltre, vanno evitati vincoli di destinazione per i diritti essenziali, che limitano l'autonomia di spesa regionale, ed è importante definire rigorosamente i "tributi propri" delle Regioni, per evitare confusioni con finanza derivata, autonomia fiscale e compartecipazione a tributi erariali.

Per quanto riguarda le Regioni a Statuto speciale Tesini ha sottolineato che la loro peculiarità sarà rispettata: "Non sono perciò previste applicazioni automatiche di alcun tipo, ma tutto è rinviato a norme di attuazione dei rispettivi statuti di autonomia, così come previsto nella regolazione dei rapporti finanziari fra Stato e Autonomie speciali".

Quanto alla sicurezza sul lavoro, all'indomani della celebrazione di un 1° Maggio incentrato proprio sul persistere e, anzi, sull'aumento degli incidenti nei luoghi di lavoro, con costi umani e sociali altissimi, la Conferenza, con il documenti votato, impegna le Assemblee legislative a promuovere iniziative coordinate di indagine e di studio sulla situazione della sicurezza del lavoro, per rilevare eventuali carenze di controlli, insufficienze normative, applicazioni mancate o parziali della legislazione esistente e i settori di sistematica elusione delle misure di sicurezza, ma anche per individuare possibili miglioramenti dei livelli di igiene, salute e sicurezza del lavoro, che devono essere garantiti in maniera uniforme sull'intero territorio nazionale.

"La tutela e la sicurezza del lavoro è materia di competenza regionale concorrente - ha evidenziato Tesini - ed è perciò compito delle Regioni intervenire per garantire ai lavoratori i migliori livelli di sicurezza possibili, anche completando e unificando il sistema normativo regionale di settore. Nelle politiche regionali vanno promossi e rafforzati gli interventi e i progetti che valorizzino prevenzione e sicurezza nei luoghi di lavoro e favoriscano la crescita della cultura professionale in tutti i settori. Il coordinamento fra Regioni nell'esercizio del ruolo di controllo consente, poi - ha concluso il coordinatore - di superare la frammentazione delle competenze fra i vari soggetti coinvolti, di mettere in campo azioni specifiche, di potenziare gli strumenti di partecipazione dei lavoratori al sistema di prevenzione, di approfondire le conoscenze sulle specificità del lavoro femminile".

(foto in e-mail)