Tesini: le Regioni su federalismo fiscale e sicurezza sul lavoro
(ACON) Venafro (IS), 04 mag - COM/MPB - Federalismo fiscale e
incidenti sul lavoro all'attenzione della Conferenza dei
presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle
Province autonome che, riunita in assemblea plenaria a Venafro,
in provincia di Isernia, ha anche approvato due ordini del giorno
scaturiti dalla relazione svolta dal coordinatore Alessandro
Tesini e incardinata su questi due argomenti prioritari.
"Ogni ritardo nell'attuazione dell'art.119 della
Costituzione,riguardante il federalismo fiscale, comporta
incertezza e deresponsabilizzazione nel finanziamento delle
competenze fondamentali e nell'organizzazione dei servizi per i
cittadini" - ha sottolineato Tesini ricordando che la proposta di
legge delega del Governo va a incidere sull'autonomia finanziaria
e tributaria di Regioni ed Enti locali ponendo criteri
fondamentali per la costruzione di un sistema finanziario e
fiscale regionale e locale rispondente a criteri di
responsabilità, equità, sussidiarietà e perequazione.
Per questo l'ordine del giorno infine votato invita le Assemblee
legislative a "esprimere urgentemente atti di indirizzo per le
rispettive Giunte attualmente impegnate nella Conferenza delle
Regioni a valutare il disegno di legge governativo": "Perché - ha
spiegato ancora Tesini - il federalismo fiscale rappresenti la
leva per esercitare responsabilmente politiche regionali per lo
sviluppo dei territori".
Per il coordinatore e presidente del Consiglio del Friuli Venezia
Giulia va fatta chiarezza su caratteristiche e modalità di
alimentazione e distribuzione del fondo perequativo destinato a
integrare le fonti di finanziamento per consentire ai territori
con minore capacità fiscale di far fronte alle funzioni
ordinarie. Per la promozione dello sviluppo e altre finalità va,
invece, attivato un fondo diverso e separato. I livelli
essenziali delle prestazioni nei settori sanità, assistenza,
trasporto locale e scuola devono essere uniformi in tutto il
territorio nazionale. Inoltre, vanno evitati vincoli di
destinazione per i diritti essenziali, che limitano l'autonomia
di spesa regionale, ed è importante definire rigorosamente i
"tributi propri" delle Regioni, per evitare confusioni con
finanza derivata, autonomia fiscale e compartecipazione a tributi
erariali.
Per quanto riguarda le Regioni a Statuto speciale Tesini ha
sottolineato che la loro peculiarità sarà rispettata: "Non sono
perciò previste applicazioni automatiche di alcun tipo, ma tutto
è rinviato a norme di attuazione dei rispettivi statuti di
autonomia, così come previsto nella regolazione dei rapporti
finanziari fra Stato e Autonomie speciali".
Quanto alla sicurezza sul lavoro, all'indomani della celebrazione
di un 1° Maggio incentrato proprio sul persistere e, anzi,
sull'aumento degli incidenti nei luoghi di lavoro, con costi
umani e sociali altissimi, la Conferenza, con il documenti
votato, impegna le Assemblee legislative a promuovere iniziative
coordinate di indagine e di studio sulla situazione della
sicurezza del lavoro, per rilevare eventuali carenze di
controlli, insufficienze normative, applicazioni mancate o
parziali della legislazione esistente e i settori di sistematica
elusione delle misure di sicurezza, ma anche per individuare
possibili miglioramenti dei livelli di igiene, salute e sicurezza
del lavoro, che devono essere garantiti in maniera uniforme
sull'intero territorio nazionale.
"La tutela e la sicurezza del lavoro è materia di competenza
regionale concorrente - ha evidenziato Tesini - ed è perciò
compito delle Regioni intervenire per garantire ai lavoratori i
migliori livelli di sicurezza possibili, anche completando e
unificando il sistema normativo regionale di settore. Nelle
politiche regionali vanno promossi e rafforzati gli interventi e
i progetti che valorizzino prevenzione e sicurezza nei luoghi di
lavoro e favoriscano la crescita della cultura professionale in
tutti i settori. Il coordinamento fra Regioni nell'esercizio del
ruolo di controllo consente, poi - ha concluso il coordinatore -
di superare la frammentazione delle competenze fra i vari
soggetti coinvolti, di mettere in campo azioni specifiche, di
potenziare gli strumenti di partecipazione dei lavoratori al
sistema di prevenzione, di approfondire le conoscenze sulle
specificità del lavoro femminile".
(foto in e-mail)