Comm. Insiel: titoli, concorrenza, conflitti d'interesse
(ACON) Trieste, 08 mag - ET - Continuano i lavori della
Commissione consiliare d'inchiesta sulla Spa informatica
regionale. I consiglieri, assieme all'assessore competente, hanno
discusso degli organi societari di Insiel, concretamente se loro
componenti abbiano fatto uso improprio di titoli di studio,
violato il divieto di concorrenza, l'obbligo di comunicazione, il
codice etico e se sussistano casi di conflitti d'interesse.
La discussione si è concentrata soprattutto sulla questione dei
titoli di studio, con l'Ad - è stato ricordato - che ha
dichiarato di aver informato la Regione del suo cursus scolastico
tramite curriculum vitae e a voce in diversi incontri con la
Giunta, di aver sottoscritto e inviato documenti di vario tipo
con diversi titoli, ma tutti preparati da uffici aziendali o
esterni, mentre quelli redatti personalmente non ne riportavano,
e di aver dato disposizioni già a ottobre 2005 perché le
inesattezze venissero corrette.
L'Ad ha allegato anche un parere legale dal quale si evince che
potrebbe eventualmente configurarsi la fattispecie dell'illecito
amministrativo, ma dal momento che nessuno degli atti siglati
prevede per la sua validità il possesso del titolo da parte del
firmatario, si tratterrebbe di un "falso innocuo, ovvero
inutile".
Trattandosi dunque di eventuale illecito amministrativo, la
Giunta ha ritenuto di non trovarsi di fronte all'obbligo di
denuncia e quindi ha deciso di non procedere, ma Forza Italia ha
prodotto documenti che comproverebbero il contrario. La
maggioranza si è detta dell'opinione che non ci siano stati danni
diretti o indiretti, ha accolto il parere legale e ha rimandato
il giudizio alla verifica degli atti. Secondo IpR, invece, già
l'istituzione della Commissione d'inchiesta e i conseguenti costi
sostenuti dal Consiglio possono ritenersi un danno
quantificabile.
Per quanto riguarda la violazione del divieto di concorrenza,
l'obbligo di comunicazione e l'eventuale esistenza o meno di
conflitti d'interesse, la presidenza della Commissione ha
segnalato le questioni emerse dalle audizioni, che saranno
approfondite dai neo-costituiti gruppi di lavoro, con Forza
Italia che ha prodotto ulteriore documentazione.
Non sono stati rilevati danni all'azienda derivanti da eventuali
comportamenti scorretti e la Commissione ha stabilito di sentire,
durante la prossima riunione già fissata per il 5 giugno, il
Comitato etico di Insiel.