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Comm. Insiel: titoli, concorrenza, conflitti d'interesse

08.05.2007
14:55
(ACON) Trieste, 08 mag - ET - Continuano i lavori della Commissione consiliare d'inchiesta sulla Spa informatica regionale. I consiglieri, assieme all'assessore competente, hanno discusso degli organi societari di Insiel, concretamente se loro componenti abbiano fatto uso improprio di titoli di studio, violato il divieto di concorrenza, l'obbligo di comunicazione, il codice etico e se sussistano casi di conflitti d'interesse.

La discussione si è concentrata soprattutto sulla questione dei titoli di studio, con l'Ad - è stato ricordato - che ha dichiarato di aver informato la Regione del suo cursus scolastico tramite curriculum vitae e a voce in diversi incontri con la Giunta, di aver sottoscritto e inviato documenti di vario tipo con diversi titoli, ma tutti preparati da uffici aziendali o esterni, mentre quelli redatti personalmente non ne riportavano, e di aver dato disposizioni già a ottobre 2005 perché le inesattezze venissero corrette.

L'Ad ha allegato anche un parere legale dal quale si evince che potrebbe eventualmente configurarsi la fattispecie dell'illecito amministrativo, ma dal momento che nessuno degli atti siglati prevede per la sua validità il possesso del titolo da parte del firmatario, si tratterrebbe di un "falso innocuo, ovvero inutile".

Trattandosi dunque di eventuale illecito amministrativo, la Giunta ha ritenuto di non trovarsi di fronte all'obbligo di denuncia e quindi ha deciso di non procedere, ma Forza Italia ha prodotto documenti che comproverebbero il contrario. La maggioranza si è detta dell'opinione che non ci siano stati danni diretti o indiretti, ha accolto il parere legale e ha rimandato il giudizio alla verifica degli atti. Secondo IpR, invece, già l'istituzione della Commissione d'inchiesta e i conseguenti costi sostenuti dal Consiglio possono ritenersi un danno quantificabile.

Per quanto riguarda la violazione del divieto di concorrenza, l'obbligo di comunicazione e l'eventuale esistenza o meno di conflitti d'interesse, la presidenza della Commissione ha segnalato le questioni emerse dalle audizioni, che saranno approfondite dai neo-costituiti gruppi di lavoro, con Forza Italia che ha prodotto ulteriore documentazione.

Non sono stati rilevati danni all'azienda derivanti da eventuali comportamenti scorretti e la Commissione ha stabilito di sentire, durante la prossima riunione già fissata per il 5 giugno, il Comitato etico di Insiel.