CR: inaugurata mostra di Luigi Vitale "Tracce no global"
(ACON) Trieste, 09 mag - MPB - Un viaggio profondo ed
emozionante a cogliere l'anima di popoli e culture disseminati
tra Asia e Americhe e che i processi di globalizzazione rischiano
di far scomparire: è questa la mostra fotografica "Tracce no
global tra Oriente e Nuovo Mondo" di Luigi Vitale, ospitata fino
al 31 luglio nella sede del Consiglio regionale ed estensione
della terza edizione della manifestazione udinese "vicino/lontano
- identità e differenze al tempo dei conflitti" nel capoluogo del
Friuli Venezia Giulia.
All'inaugurazione, stamani, il presidente dell'Assemblea
Alessandro Tesini ha sottolineato l'esperienza inedita che il
Consiglio ha aperto dedicando, nell'ambito delle iniziative
culturali e artistiche che con continuità propone, una attenzione
particolare alla fotografia e ai suo protagonisti.
"Questa esposizione, insieme alle altre allestite nel capoluogo
friulano, ci aiuta a decifrare identità e differenze attraverso
le inquadrature e gli scatti di Vitale che qui presenta una
interessante retrospettiva sul suo lavoro degli ultimi tre anni,
quando è stato impegnato a realizzare un reportage di viaggio in
due continenti che sono anche due mondi diversi e distanti", ha
detto il presidente ricordando l'adesione data dal Consiglio
regionale alla manifestazione vicino/lontano proprio perché
percepita fin dall'inizio come un vero e proprio evento,
pienamente confermato di anno in anno dai risultati.
Luigi Vitale - già ospite della seconda edizione di
vicino/lontano - ha diretto il proprio obiettivo per sottolineare
preziose specificità culturali in pericolo di assimilazione
dentro i processi della globalizzazione e in una ottantina di
scatti disegna un viaggio per immagini che attraversa la
geografia umana dall'Asia alle Americhe: attraverso occhi
d'Oriente - dalla Birmania alla Cambogia allo Sri Lanka,
dall'India all'Indonesia - e sguardi del Nuovo Mondo - colti fra
le etnie superstiti, dagli eredi degli Inca in Perù e dei nativi
americani nel Sudovest degli USA, ai discendenti dei Maya in
Messico e degli schiavi africani a Cuba - l'autore propone una
contrapposizione che, dice "spero sia un punto di riflessione
sull'etnodiversità: sono mondi che non sono riusciti ad
agganciarsi alla globalizzazione e chissà se questo è un male o
un bene; questi Paesi sono il colore del mondo e quando dovessero
sparire, globalizzati, saremmo tutti uguali, e allora capiremo se
è stato un bene o un male".
La mostra di Luigi Vitale sarà visitabile in Consiglio regionale,
piazza Oberdan 6 a Trieste, dal lunedì al venerdì, dalle ore 9.30
alle 18.00: sarà inoltre aperta la mattina di domenica 10 giugno,
dalle ore 9.30 alle 13.00.
(foto in e-mail; immagini alle tv)