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CR: inaugurata mostra di Luigi Vitale "Tracce no global"

09.05.2007
15:42
(ACON) Trieste, 09 mag - MPB - Un viaggio profondo ed emozionante a cogliere l'anima di popoli e culture disseminati tra Asia e Americhe e che i processi di globalizzazione rischiano di far scomparire: è questa la mostra fotografica "Tracce no global tra Oriente e Nuovo Mondo" di Luigi Vitale, ospitata fino al 31 luglio nella sede del Consiglio regionale ed estensione della terza edizione della manifestazione udinese "vicino/lontano - identità e differenze al tempo dei conflitti" nel capoluogo del Friuli Venezia Giulia.

All'inaugurazione, stamani, il presidente dell'Assemblea Alessandro Tesini ha sottolineato l'esperienza inedita che il Consiglio ha aperto dedicando, nell'ambito delle iniziative culturali e artistiche che con continuità propone, una attenzione particolare alla fotografia e ai suo protagonisti.

"Questa esposizione, insieme alle altre allestite nel capoluogo friulano, ci aiuta a decifrare identità e differenze attraverso le inquadrature e gli scatti di Vitale che qui presenta una interessante retrospettiva sul suo lavoro degli ultimi tre anni, quando è stato impegnato a realizzare un reportage di viaggio in due continenti che sono anche due mondi diversi e distanti", ha detto il presidente ricordando l'adesione data dal Consiglio regionale alla manifestazione vicino/lontano proprio perché percepita fin dall'inizio come un vero e proprio evento, pienamente confermato di anno in anno dai risultati.

Luigi Vitale - già ospite della seconda edizione di vicino/lontano - ha diretto il proprio obiettivo per sottolineare preziose specificità culturali in pericolo di assimilazione dentro i processi della globalizzazione e in una ottantina di scatti disegna un viaggio per immagini che attraversa la geografia umana dall'Asia alle Americhe: attraverso occhi d'Oriente - dalla Birmania alla Cambogia allo Sri Lanka, dall'India all'Indonesia - e sguardi del Nuovo Mondo - colti fra le etnie superstiti, dagli eredi degli Inca in Perù e dei nativi americani nel Sudovest degli USA, ai discendenti dei Maya in Messico e degli schiavi africani a Cuba - l'autore propone una contrapposizione che, dice "spero sia un punto di riflessione sull'etnodiversità: sono mondi che non sono riusciti ad agganciarsi alla globalizzazione e chissà se questo è un male o un bene; questi Paesi sono il colore del mondo e quando dovessero sparire, globalizzati, saremmo tutti uguali, e allora capiremo se è stato un bene o un male".

La mostra di Luigi Vitale sarà visitabile in Consiglio regionale, piazza Oberdan 6 a Trieste, dal lunedì al venerdì, dalle ore 9.30 alle 18.00: sarà inoltre aperta la mattina di domenica 10 giugno, dalle ore 9.30 alle 13.00.

(foto in e-mail; immagini alle tv)