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IV Comm: cementificio Torviscosa, interventi consiglieri (4)

10.05.2007
16:49
(ACON) Trieste, 10 mag - ET - Sulle questioni emerse nel corso delle audizioni i consiglieri hanno posto diverse domande.

Corposo l'intervento dei Verdi, che hanno chiesto se esiste una valutazione/previsione matematica dove allo stato dell'aria attuale vengono aggiunte le future emissioni del cementificio, oltre che della nuova centrale a biomassa che dovrebbe entrare in funzione nella zona. È stata anche posta la questione della mancata valutazione nei verbali di VIA delle misurazioni dell'ozono ed è stato chiesto se l'inadeguatezza delle centraline di misurazione per stabilire l'impatto sull'ecosistema e sull'ambiente, come da dichiarazioni ufficiali dell'ARPA, debbano essere considerate assenza di dati e quindi dare il via all'ottemperanza al così detto principio di precauzione.

Con la domanda sulla possibilità che la mancanza del piano di risanamento dell'aria possa effettivamente rappresentare un punto debole dal punto di vista economico nella previsione di sviluppo della nostra regione si è concluso questo intervento, con il quale ha sostanzialmente concordato il rappresentante di PRC-SE, che si è soffermato anche sulla funzione dell'assessore all'interno della procedura di VIA e ha chiesto all'Asl se ritiene che le prescrizioni apportate al progetto soddisfino appieno.

Riprendendo quest'ultimo argomento, il capogruppo dei DS ha aggiunto altre domande di natura procedurale all'ARPA sulla VIA, sull'effettivo rapporto consequenziale o meno tra i vari fattori inquinanti, su quanto venga tenuto conto nella redazione dei pareri dei futuri parametri sull'inquinamento previsti dalle leggi nazionali e sul perché si sarebbe derogato al principio di precauzione.

Diverse inoltre le questioni sollevate da altri consiglieri dei DS, che hanno chiesto se le prescrizioni previste nella VIA sono un elemento che permette di valutare positivamente l'investimento anche dalla prospettiva di un contenimento dell'inquinamento in futuro, se è possibile ridurre l'impatto ambientale delle attuali produzioni e da cosa dipendono le fluttuazioni negli anni nelle rilevazioni dei dati sugli inquinanti.

Domande molto simili sono arrivate anche dalle fila dell'opposizione.

FI si è interrogata sul perché l'ARPA abbia espresso un parere negativo pur sapendo che le centraline non erano adatte alla misurazione richiesta, su cosa si farà quando l'inquinamento in futuro supererà i parametri ottimali previsti dal 2010 - 2012, sulla quantità di tempo necessaria per bonificare il canale Banduzzi e sull'opportunità di osservare il principio di precauzione prima di arrivare a una situazione in cui sarà probabilmente necessario adottare misure drastiche per ridurre l'inquinamento.

LN ha chiesto un parere all'Asl 5 sui rischi per la salute umana che l'inquinamento comporterebbe in quella zona, ha interrogato l'ARPA sui parametri in base ai quali l'agenzia avrebbe prodotto un parere negativo e ha domandato alla Giunta perché il progetto del cementificio abbia condizionato altre concessioni ben prima che la questione giungesse materialmente all'attenzione dell'amministrazione regionale.

IpR, ha infine posto il problema della quantificazione dell'effettivo contributo economico del privato alla bonifica del canale Banduzzi.

(segue)