IV Comm: cementificio Torviscosa, interventi consiglieri (4)
(ACON) Trieste, 10 mag - ET - Sulle questioni emerse nel corso
delle audizioni i consiglieri hanno posto diverse domande.
Corposo l'intervento dei Verdi, che hanno chiesto se esiste una
valutazione/previsione matematica dove allo stato dell'aria
attuale vengono aggiunte le future emissioni del cementificio,
oltre che della nuova centrale a biomassa che dovrebbe entrare in
funzione nella zona. È stata anche posta la questione della
mancata valutazione nei verbali di VIA delle misurazioni
dell'ozono ed è stato chiesto se l'inadeguatezza delle centraline
di misurazione per stabilire l'impatto sull'ecosistema e
sull'ambiente, come da dichiarazioni ufficiali dell'ARPA, debbano
essere considerate assenza di dati e quindi dare il via
all'ottemperanza al così detto principio di precauzione.
Con la domanda sulla possibilità che la mancanza del piano di
risanamento dell'aria possa effettivamente rappresentare un punto
debole dal punto di vista economico nella previsione di sviluppo
della nostra regione si è concluso questo intervento, con il
quale ha sostanzialmente concordato il rappresentante di PRC-SE,
che si è soffermato anche sulla funzione dell'assessore
all'interno della procedura di VIA e ha chiesto all'Asl se
ritiene che le prescrizioni apportate al progetto soddisfino
appieno.
Riprendendo quest'ultimo argomento, il capogruppo dei DS ha
aggiunto altre domande di natura procedurale all'ARPA sulla VIA,
sull'effettivo rapporto consequenziale o meno tra i vari fattori
inquinanti, su quanto venga tenuto conto nella redazione dei
pareri dei futuri parametri sull'inquinamento previsti dalle
leggi nazionali e sul perché si sarebbe derogato al principio di
precauzione.
Diverse inoltre le questioni sollevate da altri consiglieri dei
DS, che hanno chiesto se le prescrizioni previste nella VIA sono
un elemento che permette di valutare positivamente l'investimento
anche dalla prospettiva di un contenimento dell'inquinamento in
futuro, se è possibile ridurre l'impatto ambientale delle attuali
produzioni e da cosa dipendono le fluttuazioni negli anni nelle
rilevazioni dei dati sugli inquinanti.
Domande molto simili sono arrivate anche dalle fila
dell'opposizione.
FI si è interrogata sul perché l'ARPA abbia espresso un parere
negativo pur sapendo che le centraline non erano adatte alla
misurazione richiesta, su cosa si farà quando l'inquinamento in
futuro supererà i parametri ottimali previsti dal 2010 - 2012,
sulla quantità di tempo necessaria per bonificare il canale
Banduzzi e sull'opportunità di osservare il principio di
precauzione prima di arrivare a una situazione in cui sarà
probabilmente necessario adottare misure drastiche per ridurre
l'inquinamento.
LN ha chiesto un parere all'Asl 5 sui rischi per la salute umana
che l'inquinamento comporterebbe in quella zona, ha interrogato
l'ARPA sui parametri in base ai quali l'agenzia avrebbe prodotto
un parere negativo e ha domandato alla Giunta perché il progetto
del cementificio abbia condizionato altre concessioni ben prima
che la questione giungesse materialmente all'attenzione
dell'amministrazione regionale.
IpR, ha infine posto il problema della quantificazione
dell'effettivo contributo economico del privato alla bonifica del
canale Banduzzi.
(segue)