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IV Comm: cementificio, audizione Provincia Udine (2)

14.05.2007
11:59
(ACON) Trieste, 14 mag - DT - "Oggi il cemento si produce in Turchia, e non a ridosso di Grado e Lignano. Produzioni così importanti, così vaste, si fanno dove vi sono le materie prime, non lontano da queste".

Il presidente della Provincia di Udine, all'audizione della IV Commissione sul progettato cementificio a Torviscosa, conferma il suo no. Parere negativo espresso già nell'agosto 2006 e motivato da più preoccupazioni.

Innanzitutto, la questione traffico. "Lo sviluppo dell'Aussa-Corno ha dato ossigeno, è vero, alla Bassa friulana, ma è altrettanto vero che ha creato non pochi problemi di congestione viaria tra la stessa zona industriale di Torviscosa e l'entroterra friulano e veneto. Le infrastrutture stradali sono andate in crisi con un viavai insopportabile: non sono in grado di reggere ulteriori aumenti su gomma".

Quanto poi ai risultati delle diverse istruttorie, "quanto emerso non ci ha fatto cambiare idea: i costi sono superiori ai benefici, si dà lavoro ad appena 80-100 persone e in cambio si peggiora un ambiente già compromesso con ricadute, anch'esse negative, sullo sfruttamento delle risorse turistiche circostanti. Basti pensare, ad esempio, alla laguna di Grado". "Non è proprio questo il modello industriale in cui crediamo - ha chiosato. In più, si tenga conto che un'azienda così grande come quella che si intende realizzare a Torviscosa metterà certamente in difficoltà i piccoli cementifici della regione".

A tutto ciò va aggiunto - ha ricordato l'assessore provinciale all'Ambiente - che Palazzo Belgrado ha chiesto alla Commissione tecnico-consultiva per la valutazione dell'impatto ambientale ben 53 chiarimenti. Dalle risposte, dagli approfondimenti e dalla successiva convocazione di alcuni sindaci della zona è scaturito il parere negativo all'insediamento.

"Non è poi vero - ha concluso - che il nuovo insediamento garantirà il disinquinamento dell'area: si dice che i lavori di costruzione dovrebbero partire solo a seguito della bonifica dei terreni, ma non risulta da nessun documento che il gruppo proprietario del cementificio investirà in questo".

(segue)