IV Comm: cementificio, audizione sindaci (3)
(ACON) Trieste, 14 mag - ET - I sei sindaci della zona
interessata dalla procedura di valutazione d'impatto ambientale
per il progetto del cementificio, affiancati da altri sette della
zona della Bassa Friulana, hanno riempito le fila dell'aula del
Consiglio regionale e davanti alla IV Commissione hanno ribadito
e argomentato i loro, già ben noti pareri.
Per primo ha parlato il sindaco del Comune di Torviscosa, che ha
motivato il parere positivo espresso, sottolineando di averlo
vincolato con forti prescrizioni di natura ambientale. Ha però
ribadito la necessità di trovare un metodo univoco da adottare
durante i processi di approvazione di nuovi progetti industriali
che consenta sì lo sviluppo, ma anche l'osservanza della leggi e
una corretta informazione della popolazione.
È stato poi il turno dei sindaci che hanno espresso un parere
negativo insieme ai loro Consigli comunali.
Il primo cittadino di Cervignano ha ritenuto incettabile
l'impatto che l'impianto avrebbe sulla zona e ha lamentato una
carenza a livello comunale di uffici tecnici adatti a esprimere
pareri motivati su simili questioni. Le conseguenze sulla salute
dei cittadini, l'alto investimento previsto da parte della
Regione per la bonifica della zona e per le strutture viarie,
contro un numero esiguo di posti di lavoro e la possibile
svalutazione degli immobili nella zona sono stati i punti
salienti dell'intervento del sindaco di Bagnaria Arsa, che ha
avanzato anche una forte perplessità sull'iter procedurale di
approvazione del progetto.
A Terzo d'Aquileia, poi, i dubbi e il parere negativo sono
scaturiti soprattutto sulla base del parere dell'ASS 5.
Il comune di San Giorgio di Nogaro, che ha dato invece parere
positivo, ha chiesto risorse e strumenti per meglio valutare la
situazione ambientale della zona e un piano che dia regole certe
per tutti gli enti e le aziende coinvolte in simili progetti,
oltre a un piano di sviluppo che consenta la coesistenza tra i
comparti produttivi. Il sindaco ha inoltre ricordato che in
questi anni nella zona si sono persi 156 posti di lavoro, ma ha
anche chiesto alla Regione ulteriori garanzie sul progetto del
cementificio per la salute dei cittadini, senza le quali il
parere favorevole potrebbe trasformarsi in negativo.
È stato quindi il turno dei Comuni non interessati dalla
procedura di Via. Questi hanno univocamente rilevato una mancanza
di strategia di sviluppo sostenibile per la zona. Il primo
cittadino di Aiello ha richiesto ufficialmente di reiterare la
procedura di VIA perché ha estromesso molti comuni interessati e
ha espresso perplessità sull'operato dell'ARPA. L'Amministrazione
comunale di Aquileia ha sottolineato invece la mancanza di dati
certi sull'attuale stato dell'ambiente nella Bassa, senza i quali
è difficile tutelare la salute degli abitanti. Inoltre, il
cementificio sarebbe il quarto in regione, è una produzione
industriale a basso valore aggiunto e molto impattante per
l'ambiente e potrebbe quindi rendere difficile la nascita di
nuovi insediamenti industriali, magari meno inquinanti.
Il sindaco di Palmanova si è soffermato sulle possibili perdite
nel comparto turistico che la presenza di uno stabilimento simile
comporterebbe, mentre il vicesindaco di Marano Lagunare ha
ricordato le pesanti eredità lasciate delle produzioni
industriali in quella zona, rilevando un atteggiamento a parer
suo paradossale, con la laguna che verrà disinquinata al costo di
90 milioni di euro, e poi verrà insediata in una zona contigua
un'attività pesantemente inquinante.
Contrarietà molto spiccata anche da parte degli amministratori
delle due località turistiche di Grado e Lignano, che hanno
lamentato una discrepanza tra le linee di sviluppo turistiche e
quelle industriali. Il sindaco di Grado ha anche paventato la
chiusura della laguna a nuovi passaggi navali diretti verso il
canale Banduzzi, mentre l'assessore ai lavori pubblici di Lignano
ha paragonato la situazione del FVG con quella del Veneto. Lì,
secondo l'amministratore pubblico, la situazione è praticamente
insanabile da un punto di vista ambientale, mentre nella nostra
regione siamo ancora in tempo per mantenere le ricchezze naturali
che si sono conservate negli anni.
Infine, il sindaco di Fiumicello ha ribadito il senso di
preoccupazione che è stato il leit motiv della mattinata di
audizioni, ribadendo che l'ecosistema della Bassa è già al
limite.
(segue)