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IV Comm: cementificio, audizione sindaci (3)

14.05.2007
13:44
(ACON) Trieste, 14 mag - ET - I sei sindaci della zona interessata dalla procedura di valutazione d'impatto ambientale per il progetto del cementificio, affiancati da altri sette della zona della Bassa Friulana, hanno riempito le fila dell'aula del Consiglio regionale e davanti alla IV Commissione hanno ribadito e argomentato i loro, già ben noti pareri.

Per primo ha parlato il sindaco del Comune di Torviscosa, che ha motivato il parere positivo espresso, sottolineando di averlo vincolato con forti prescrizioni di natura ambientale. Ha però ribadito la necessità di trovare un metodo univoco da adottare durante i processi di approvazione di nuovi progetti industriali che consenta sì lo sviluppo, ma anche l'osservanza della leggi e una corretta informazione della popolazione.

È stato poi il turno dei sindaci che hanno espresso un parere negativo insieme ai loro Consigli comunali.

Il primo cittadino di Cervignano ha ritenuto incettabile l'impatto che l'impianto avrebbe sulla zona e ha lamentato una carenza a livello comunale di uffici tecnici adatti a esprimere pareri motivati su simili questioni. Le conseguenze sulla salute dei cittadini, l'alto investimento previsto da parte della Regione per la bonifica della zona e per le strutture viarie, contro un numero esiguo di posti di lavoro e la possibile svalutazione degli immobili nella zona sono stati i punti salienti dell'intervento del sindaco di Bagnaria Arsa, che ha avanzato anche una forte perplessità sull'iter procedurale di approvazione del progetto.

A Terzo d'Aquileia, poi, i dubbi e il parere negativo sono scaturiti soprattutto sulla base del parere dell'ASS 5. Il comune di San Giorgio di Nogaro, che ha dato invece parere positivo, ha chiesto risorse e strumenti per meglio valutare la situazione ambientale della zona e un piano che dia regole certe per tutti gli enti e le aziende coinvolte in simili progetti, oltre a un piano di sviluppo che consenta la coesistenza tra i comparti produttivi. Il sindaco ha inoltre ricordato che in questi anni nella zona si sono persi 156 posti di lavoro, ma ha anche chiesto alla Regione ulteriori garanzie sul progetto del cementificio per la salute dei cittadini, senza le quali il parere favorevole potrebbe trasformarsi in negativo.

È stato quindi il turno dei Comuni non interessati dalla procedura di Via. Questi hanno univocamente rilevato una mancanza di strategia di sviluppo sostenibile per la zona. Il primo cittadino di Aiello ha richiesto ufficialmente di reiterare la procedura di VIA perché ha estromesso molti comuni interessati e ha espresso perplessità sull'operato dell'ARPA. L'Amministrazione comunale di Aquileia ha sottolineato invece la mancanza di dati certi sull'attuale stato dell'ambiente nella Bassa, senza i quali è difficile tutelare la salute degli abitanti. Inoltre, il cementificio sarebbe il quarto in regione, è una produzione industriale a basso valore aggiunto e molto impattante per l'ambiente e potrebbe quindi rendere difficile la nascita di nuovi insediamenti industriali, magari meno inquinanti.

Il sindaco di Palmanova si è soffermato sulle possibili perdite nel comparto turistico che la presenza di uno stabilimento simile comporterebbe, mentre il vicesindaco di Marano Lagunare ha ricordato le pesanti eredità lasciate delle produzioni industriali in quella zona, rilevando un atteggiamento a parer suo paradossale, con la laguna che verrà disinquinata al costo di 90 milioni di euro, e poi verrà insediata in una zona contigua un'attività pesantemente inquinante.

Contrarietà molto spiccata anche da parte degli amministratori delle due località turistiche di Grado e Lignano, che hanno lamentato una discrepanza tra le linee di sviluppo turistiche e quelle industriali. Il sindaco di Grado ha anche paventato la chiusura della laguna a nuovi passaggi navali diretti verso il canale Banduzzi, mentre l'assessore ai lavori pubblici di Lignano ha paragonato la situazione del FVG con quella del Veneto. Lì, secondo l'amministratore pubblico, la situazione è praticamente insanabile da un punto di vista ambientale, mentre nella nostra regione siamo ancora in tempo per mantenere le ricchezze naturali che si sono conservate negli anni.

Infine, il sindaco di Fiumicello ha ribadito il senso di preoccupazione che è stato il leit motiv della mattinata di audizioni, ribadendo che l'ecosistema della Bassa è già al limite.

(segue)