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I Comm: ddl di delega governativa, stato dei lavori

15.05.2007
14:49
(ACON) Trieste, 15 mag - RC - Audizione chiesta dal presidente della I Commissione consiliare all'assessore regionale alla Programmazione e Finanze sul federalismo fiscale, ovvero sull'elaborazione del disegno di legge di delega del Governo per l'attuazione dell'articolo 119 della Costituzione.

Un mese fa abbiamo rischiato di perdere circa il 20% delle nostre entrate - ha reso noto la rappresentante della Giunta - perché il Governo, attraverso il ministro degli Affari regionali, dopo aver accolto a parole il testo propostogli dalla Conferenza delle Regioni, ne ha elaborato uno diverso nel quale si affermava che le Regioni a Statuto speciale con reddito pro capite superiore alla media nazionale non partecipavano a nessun riparto finanziario. Abbiamo vissuto momenti di vera follia, ma alla fine siamo riusciti a far togliere quell'articolo e a mantenere le cose come stanno. Il Governo licenzierà il suo testo a fine mese, primi di giugno - ha aggiunto. Pensava già al 27 aprile, ma quanto chiesto dalla Conferenza delle Regioni non ha trovato d'accordo Unione delle Province e Associazione dei Comuni.

Giovedì ci sarà un altro incontro della Conferenza delle Regioni: non sarà conclusivo, ma comunque si prevede che entro metà giugno si arriverà al testo finale. Trattandosi di un disegno di legge di delega, si vigilerà anche sui decreti attuativi, ovvero si chiederà di essere presenti anche alla predisposizione di questi ultimi.

Critiche sull'aver celato il pericolo di perdere il 20% delle entrate e di non aver portato la cosa all'attenzione del Consiglio regionale, sono state sollevate dalle opposizioni. In particolare, la Lega ha accusato il presidente della Regione di non aver reso nota la cosa neppure ai gruppi di maggioranza; FI ha parlato di dilettanti della politica, in quanto si accontentano di mantenere con il Governo lo status quo invece di sedersi a un tavolo per ottenere migliorie; AN ha rimarcato che non si deve andare ad elemosinare il dovuto. L'UDC ha fatto presente che la Costituzione tutela l'esistenza delle Regioni a Statuto speciale e ha chiesto notizie sul maxi credito (circa 2,5 miliardi di euro) che il Friuli Venezia Giulia vanta nei confronti dello Stato, nonché della ridiscussione delle quote di compartecipazione per la sanità.

Le battaglie istituzionali a pugno duro ci hanno sempre portato male. Invece - è stata l'opinione dei DS - si deve partecipare ai tavoli di lavoro. Inutile pubblicizzare la fine del mondo e fare le barricate, meglio ragionare portando a casa risultati come quelli ottenuti grazie alla decisione dello sconto dell'IRAP.

La responsabile delle Finanze ha ribattuto che si tratta di lavori ancora in corso e che, proprio pensando alla Costituzione, il pericolo non è stato considerato reale. A partire dal prossimo anno tutte le quote entreranno nelle casse regionali senza passare per quelle statali, poi seguirà un ulteriore accordo con il Governo per riassorbire, pian piano, il maxi credito. Il tema della sanità è ancora in corso di negoziazione. Aumentano le spese senza un pari aumento delle entrate e quindi si devono sottrarre da altri settori le risorse, invece per lo Stato si tratta di una situazione di normalità che non merita attenzione: le due diverse posizioni causano l'attuale impasse. Per la questione pensioni, l'INPS ha fatto muro su quale sia il reale ammontare della compartecipazione; forse neppure l'Istituto sa quanto valga esattamente il gettito delle nostre pensioni.

(immagini alle tv)