I Comm: programmazione finanziaria, aggiornati lavori (2)
(ACON) Trieste, 17 mag - DT - "Le opposizioni non fanno le
barricate contro la riforma della programmazione finanziaria, ma
non possono non denunciare, se dovesse essere licenziato questo
ddl, il depauperamento delle competenze del Consiglio: chiediamo
pertanto la costruzione di un percorso condiviso attraverso il
tavolo politico".
E' quanto chiesto dall'UDC. "L'organo eletto dai cittadini non
può essere messo in un angolo rispetto a una Giunta che ha un
rapporto fiduciario con il presidente - e solo con lui - e che
prevarica il ruolo dello stesso Consiglio".
"I diktat della Giunta, che vede l'Aula come una sorta di casa di
riposo di lusso, prosegue l'UDC, non appartengono alla politica.
Il provvedimento di riforma sulla contabilità regionale è
parziale, poco trasparente, ed è contro la stessa maggioranza di
Intesa Democratica. Quando si deciderà la destinazione definitiva
delle risorse finanziarie, nessuno di noi consiglieri ci sarà.
Meglio fermarsi, allora, e rifletterci su".
"Mi stupisco che l'atteggiamento dell'esecutivo venga vissuto
come un vulnus al Consiglio - rimarcano invece i DS. Forse non
competono già alla Giunta i riparti di spesa? La discussione in
Aula, continuano, è su poste insignificanti, questo margine di
risorse non costituisce e non giustifica il ruolo del Consiglio.
E poi la Giunta non decide senza la mediazione dei partiti,
quindi non c'è alcuna rivoluzione in atto. I partiti
continueranno a incidere nella politica".
A seguire, l'intervento di AN che ha stigmatizzato le ultime
affermazioni di Illy come "perentorie, e perentorio è il modo con
cui impone alla sua maggioranza di approvare questa legge. Così
si svela l'importanza che egli dà all'autonomia dell'Aula, ed
evidentemente questa maggioranza glielo consente. Una Giunta che
assegna al Consiglio il ruolo di soprammobile, con un bilancio da
approvare chiavi in mano, magari pensato e realizzato assieme al
Consiglio delle Autonomie locali.".
I lavori sono stati aggiornati alle 10.00 di domani mattina.
(fine)