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Tavolo politico su ddl riforma contabilità regionale (2)

21.05.2007
16:27
(ACON) Udine, 21 mag - MPB - Per il capogruppo di AN, il ddl così com'è risulta poco trasparente per il ruolo determinante della Giunta nelle scelte sui vari capitoli. E c'è il rischio che la discussione sulle leggi di settore paralizzi il lavoro del Consiglio. Ha, inoltre, chiesto la verificabilità e l'emendabilità di tutti i documenti in discussione, cosa oggi non garantita.

Il presidente della I Commissione, che ha parlato per la Margherita, sulla scorta di quanto successo nei giorni scorsi in Commissione, ha sottolineato la necessità di una regolazione dei lavori in quella sede e ha sottolineato il ruolo di indirizzo che spetta al Consiglio, ribadendone la centralità per il Pog e chiedendo chiarimenti sulle leggi di settore. Tre, per lui, i punti dirimenti: la necessaria costituzionalità del testo, la volontà del suo partito di arrivare possibilmente a un testo condiviso da maggioranza e opposizione, la definizione dei tempi di lavoro e di entrata in vigore della legge.

La legge di contabilità è una legge di regole e pertanto deve essere condivisa, secondo il capogruppo di FI che ha respinto quello che a suo avviso è un ricatto del presidente della Regione (approvazione o sue dimissioni). Il Consiglio regionale, finora, salvo poche eccezioni, si trova ad approvare un bilancio già fatto: ciò non va più bene e costituisce un deficit di democrazia, pertanto occorre una legge di bilancio che faccia fare un salto di qualità al Consiglio nelle sue funzioni di indirizzo e che definisca la centralità del documento di programmazione finanziaria come strumento cogente. In considerazione del dibattito, il forzista si chiede quando potrebbe entrare in vigore la riforma, che anche a suo avviso deve essere certamente costituzionale, e introduce l'elemento della discrezionalità, ovvero la definizione di criteri oggettivi nelle politiche di riparto per non dare alla Giunta una delega in bianco. Un dibattito che parte da lontano per il capogruppo dei DS, che ha sottolineato come il modello proposto nel ddl offra al Consiglio maggiori opportunità. Anche per lui è necessario che dpf e leggi di bilancio siano correlate e ha sottolineato che la riforma sia fatta subito, cercando fin d'ora un'intesa tra maggioranza e opposizione per rendere rigido il compito della Giunta e per maggior trasparenza e democrazia.

Secondo il rappresentante dei Cittadini, che ha ribadito la necessità di salvaguardare il ruolo di indirizzo e controllo del Consiglio, la legge va modificata anche per rendere più leggibile e trasparente la manovra finanziaria.

Per il capogruppo della Lega Nord tempi brevi sono possibili solo se si trovano le intese sulle regole: la discussione in Commissione nei giorni scorsi è servita alla maggioranza per conoscere la sostanza della legge posto che, a suo avviso, essa aveva dato una delega in bianco.

Per l'assessore alla programmazione i punti su cui lavorare subito sono proprio la verifica della costituzionalità e la modifica del Regolamento consiliare per la piena applicazione della norma secondo la volontà del Consiglio; sulle leggi di settore si stanno studiando forme percorribili per arrivare alla loro approvazione nei modi e tempi utili. Infine, sottolineata l'emendabilità dell'unità di base e di come il dpf - proprio su sua richiesta - sia uno strumento cogente per l'indirizzo da parte del Consiglio. Ha quindi evidenziato che la tempistica della manovra di bilancio è legata a una serie di situazioni (legge finanziaria dello Stato, accertamento delle entrate, norme comunitarie). Il POG verrà presentato assieme alla manovra finanziaria - ha poi assicurato, ribadendo però la sua non emendabilità e ha concluso evidenziando come per tutta una serie di ragioni tecniche e contabili la legge in discussione dovrebbe essere approvata dal Consiglio entro il prossimo 30 giugno per consentire la piena applicazione per la manovra finanziaria del 2008.

A conclusione dei lavori il presidente del Consiglio regionale ha registrato la volontà comune di migliorare comunque la situazione attuale, da tutte le parti ritenuta insufficiente. Ha ravvisato pertanto che ci sono le condizioni per proseguire nel lavoro e ha demandato alla riunione dei Capigruppo di domani, già convocata, il compito di definire i tempi di discussione in Commissione e Aula.

(fine )