Tavolo politico su ddl riforma contabilità regionale (2)
(ACON) Udine, 21 mag - MPB - Per il capogruppo di AN, il ddl
così com'è risulta poco trasparente per il ruolo determinante
della Giunta nelle scelte sui vari capitoli. E c'è il rischio che
la discussione sulle leggi di settore paralizzi il lavoro del
Consiglio. Ha, inoltre, chiesto la verificabilità e
l'emendabilità di tutti i documenti in discussione, cosa oggi non
garantita.
Il presidente della I Commissione, che ha parlato per la
Margherita, sulla scorta di quanto successo nei giorni scorsi in
Commissione, ha sottolineato la necessità di una regolazione dei
lavori in quella sede e ha sottolineato il ruolo di indirizzo che
spetta al Consiglio, ribadendone la centralità per il Pog e
chiedendo chiarimenti sulle leggi di settore. Tre, per lui, i
punti dirimenti: la necessaria costituzionalità del testo, la
volontà del suo partito di arrivare possibilmente a un testo
condiviso da maggioranza e opposizione, la definizione dei tempi
di lavoro e di entrata in vigore della legge.
La legge di contabilità è una legge di regole e pertanto deve
essere condivisa, secondo il capogruppo di FI che ha respinto
quello che a suo avviso è un ricatto del presidente della Regione
(approvazione o sue dimissioni). Il Consiglio regionale, finora,
salvo poche eccezioni, si trova ad approvare un bilancio già
fatto: ciò non va più bene e costituisce un deficit di
democrazia, pertanto occorre una legge di bilancio che faccia
fare un salto di qualità al Consiglio nelle sue funzioni di
indirizzo e che definisca la centralità del documento di
programmazione finanziaria come strumento cogente. In
considerazione del dibattito, il forzista si chiede quando
potrebbe entrare in vigore la riforma, che anche a suo avviso
deve essere certamente costituzionale, e introduce l'elemento
della discrezionalità, ovvero la definizione di criteri oggettivi
nelle politiche di riparto per non dare alla Giunta una delega in
bianco.
Un dibattito che parte da lontano per il capogruppo dei DS, che
ha sottolineato come il modello proposto nel ddl offra al
Consiglio maggiori opportunità. Anche per lui è necessario che
dpf e leggi di bilancio siano correlate e ha sottolineato che la
riforma sia fatta subito, cercando fin d'ora un'intesa tra
maggioranza e opposizione per rendere rigido il compito della
Giunta e per maggior trasparenza e democrazia.
Secondo il rappresentante dei Cittadini, che ha ribadito la
necessità di salvaguardare il ruolo di indirizzo e controllo del
Consiglio, la legge va modificata anche per rendere più leggibile
e trasparente la manovra finanziaria.
Per il capogruppo della Lega Nord tempi brevi sono possibili solo
se si trovano le intese sulle regole: la discussione in
Commissione nei giorni scorsi è servita alla maggioranza per
conoscere la sostanza della legge posto che, a suo avviso, essa
aveva dato una delega in bianco.
Per l'assessore alla programmazione i punti su cui lavorare
subito sono proprio la verifica della costituzionalità e la
modifica del Regolamento consiliare per la piena applicazione
della norma secondo la volontà del Consiglio; sulle leggi di
settore si stanno studiando forme percorribili per arrivare alla
loro approvazione nei modi e tempi utili. Infine, sottolineata
l'emendabilità dell'unità di base e di come il dpf - proprio su
sua richiesta - sia uno strumento cogente per l'indirizzo da
parte del Consiglio. Ha quindi evidenziato che la tempistica
della manovra di bilancio è legata a una serie di situazioni
(legge finanziaria dello Stato, accertamento delle entrate, norme
comunitarie). Il POG verrà presentato assieme alla manovra
finanziaria - ha poi assicurato, ribadendo però la sua non
emendabilità e ha concluso evidenziando come per tutta una serie
di ragioni tecniche e contabili la legge in discussione dovrebbe
essere approvata dal Consiglio entro il prossimo 30 giugno per
consentire la piena applicazione per la manovra finanziaria del
2008.
A conclusione dei lavori il presidente del Consiglio regionale ha
registrato la volontà comune di migliorare comunque la situazione
attuale, da tutte le parti ritenuta insufficiente. Ha ravvisato
pertanto che ci sono le condizioni per proseguire nel lavoro e ha
demandato alla riunione dei Capigruppo di domani, già convocata,
il compito di definire i tempi di discussione in Commissione e
Aula.
(fine )