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II e III Comm: sicurezza lavoro, categorie coinvolte (5)

22.05.2007
15:30
(ACON) Trieste, 22 mag - MPB - Da Confagricoltura, oltre all'apprezzamento per le indicazioni della Giunta, la sottolineatura della specificità del proprio settore, caratterizzato da multifunzionalità, stagionalità e pluriattività, e la proposta di predisporre un testo unico delle normative, con una semplificazione per le piccole imprese, puntando a favorire formazione e diffusione di buone pratiche e ad agire sul terreno della consulenza più che delle prescrizioni, facendo emergere il lavoro nero.

Dalla UIL l'invito che a questa prima iniziativa altre ne seguano con un coinvolgimento anche di UPI e ANCI come rappresentanze del territorio. Condiviso il dato sul calo degli infortuni nell'industria, ma anche quello sulla estrema frantumazione delle attività collaterali e del terziario, che consente di sfuggire ai controlli; auspicato un miglior uso degli ispettori UOPSAL, un potenziamento degli organici e una azione promotrice sul tema della cultura della sicurezza da parte della Regione.

Vigilanza sulle regole di sicurezza, con obbligatorietà delle certificazioni, riconoscimento legale delle buone prassi e inserimento di questo tema fra le materie di studio sono state le sottolineature anche dell'Associazione nazionale mutilati e invalidi del lavoro (ANMIL).

Per la direzione del lavoro, che ha citato un dato significativo relativo agli accertamenti sulle aziende edili nei primi 4 mesi dell'anno con un 43% di irregolarità registrate, il protocollo sottoscritto punta a esaltare programmazione e promozione della sicurezza e della vigilanza, a una valutazione comune con la sanità, a uniformare tecniche ispettive e a condividere, presto, il personale tecnico.

Per l'INAIL è un dato di fatto che il Friuli Venezia Giulia sia la seconda regione come indici di infortuni. Plauso all'iniziativa Ocjo e sottolineata l'importanza di informazione e formazione su cui anche l'Istituto interviene. Quanto alla vigilanza, non indifferente che gli ultimi accertamenti abbiano evidenziato 617 lavoratori in nero.

Per l'Agenzia regionale del lavoro, il monitoraggio dei dati degli infortuni è teso a capire anche la natura degli stessi per coinvolgere i soggetti sulle buone prassi da applicare in futuro. Da considerare con attenzione anche il frontalierato, fenomeno ancora oscuro.

(segue)