News


II e III Comm: sicurezza lavoro, Beltrame (6)

22.05.2007
15:30
(ACON) Trieste, 22 mag - DT - "Dobbiamo lavorare insieme, con umiltà: non sono importanti i numeri, è il risultato che conta".

L'assessore regionale alla Salute e protezione sociale lo ha ripetuto più volte durante le audizioni in Aula sul tema della sicurezza sui posti di lavoro. "Quel che di positivo si è raggiunto è relativo, afferma, bisogna andare avanti, dobbiamo comunque migliorare".

"Come? Gli obiettivi strategici ci sono, e sono ben definiti sia a livello normativo che di programmazione. Anche il dialogo con l'Inail, le forze dell'ordine, la magistratura, c'è. Forse, invece, c'è bisogno di un maggior coordinamento: basterebbe che alla fine, quando ci si alza dai tavoli di concertazione, si mettesse in pratica quanto si è deciso".

"Il primo passo, ha aggiunto l'assessore, è investire nella cultura della sicurezza (e la Regione lo sta facendo), fare prevenzione, insomma. Questo è un problema che però non può investire soltanto la sanità, è un nodo che riguarda tutta la società, imprenditori in primis".

"E poi, dobbiamo aiutare i dirigenti a comprendere quanto possa giovare l'investimento in sicurezza. C'è infatti una sorta di buco tra atti di programmazione e quelli attuativi: le risorse vengono erogate apposta, eppure non si utilizzano come si potrebbe".

Tra le iniziative messe a punto dalla Giunta, l'assessore ha ricordato l'impegno sul fronte della scuola (gli infortuni qui non sono gravi, tuttavia la cultura della sicurezza ha falle importanti), delle aziende più piccole (con un numero di dipendenti inferiore a 15, su cui occorre promuovere un lavoro di informazione capillare) e delle aziende sanitarie (abbiamo legato una parte consistente del premio da attribuire ai dirigenti al potenziamento del personale; certo, sarebbe fondamentale utilizzare questo personale per la prevenzione).

Infine, se il ruolo delle Università nel campo della formazione in tema di sicurezza non si discute, "dobbiamo anche incentivare le buone prassi, ovvero valorizzare tutte quelle iniziative sul tema della salute, come quelle delle aziende sanitarie, che interessano larghe fette della popolazione".

E poi, proprio in conclusione, l'annuncio: "Abbiamo aumentato i fondi per la ricerca sulle malattie correlate all'amianto. In questo modo saremo in grado di finanziare tutti i progetti presentati".

(segue)