II e III Comm: sicurezza lavoro, Beltrame (6)
(ACON) Trieste, 22 mag - DT - "Dobbiamo lavorare insieme, con
umiltà: non sono importanti i numeri, è il risultato che conta".
L'assessore regionale alla Salute e protezione sociale lo ha
ripetuto più volte durante le audizioni in Aula sul tema della
sicurezza sui posti di lavoro. "Quel che di positivo si è
raggiunto è relativo, afferma, bisogna andare avanti, dobbiamo
comunque migliorare".
"Come? Gli obiettivi strategici ci sono, e sono ben definiti sia
a livello normativo che di programmazione. Anche il dialogo con
l'Inail, le forze dell'ordine, la magistratura, c'è. Forse,
invece, c'è bisogno di un maggior coordinamento: basterebbe che
alla fine, quando ci si alza dai tavoli di concertazione, si
mettesse in pratica quanto si è deciso".
"Il primo passo, ha aggiunto l'assessore, è investire nella
cultura della sicurezza (e la Regione lo sta facendo), fare
prevenzione, insomma. Questo è un problema che però non può
investire soltanto la sanità, è un nodo che riguarda tutta la
società, imprenditori in primis".
"E poi, dobbiamo aiutare i dirigenti a comprendere quanto possa
giovare l'investimento in sicurezza. C'è infatti una sorta di
buco tra atti di programmazione e quelli attuativi: le risorse
vengono erogate apposta, eppure non si utilizzano come si
potrebbe".
Tra le iniziative messe a punto dalla Giunta, l'assessore ha
ricordato l'impegno sul fronte della scuola (gli infortuni qui
non sono gravi, tuttavia la cultura della sicurezza ha falle
importanti), delle aziende più piccole (con un numero di
dipendenti inferiore a 15, su cui occorre promuovere un lavoro di
informazione capillare) e delle aziende sanitarie (abbiamo legato
una parte consistente del premio da attribuire ai dirigenti al
potenziamento del personale; certo, sarebbe fondamentale
utilizzare questo personale per la prevenzione).
Infine, se il ruolo delle Università nel campo della formazione
in tema di sicurezza non si discute, "dobbiamo anche incentivare
le buone prassi, ovvero valorizzare tutte quelle iniziative sul
tema della salute, come quelle delle aziende sanitarie, che
interessano larghe fette della popolazione".
E poi, proprio in conclusione, l'annuncio: "Abbiamo aumentato i
fondi per la ricerca sulle malattie correlate all'amianto. In
questo modo saremo in grado di finanziare tutti i progetti
presentati".
(segue)