CR: cementificio Torviscosa, dibattito (4)
(ACON) Trieste, 23 mag - RC - Solo due Comuni si sono espressi
favorevolmente all'impianto e la Giunta non ne tiene conto,
eppure è la stessa Giunta che afferma di tener conto l'opinione
delle amministrazioni locali - ha ricordato un esponente
dell'UDC. Questo significa accentrare i poteri. Sarà manodopera
d'importazione, quella che si creerà, perché i residenti non
hanno mai espresso interesse per quel tipo di occupazione.
Materie prime lontane, viabilità inadeguata, canale Balduzzi
inquinato e dunque inutilizzabile, emissioni preoccupanti in
atmosfera: il cementificio sarebbe un mostro a cui si deve dire
no.
Fummo noi - ha detto un consigliere della Margherita - a
chiedere, il 4 aprile scorso, che la Commissione competente fosse
convocata per parlare del cementificio e formulare un indirizzo,
una volta sentite le opinioni degli attori sul territorio. La
distinzione dei compiti tra Legislativo ed Esecutivo è un tema
giusto, ma c'è anche il nostro dovere di prendere decisioni di
lungo periodo. Il consigliere ha quindi difeso il cementificio
parlando di risposta alla sfida internazionale della
globalizzazione, democrazia rappresentativa, coerenza del
comportamento del presidente della Regione, legalità, certezze da
dare ai cittadini.
Da parte di un consigliere di FI è stato affermato che la Cementi
Nord-Est aveva già bussato alla zona industriale goriziana e
anche lì i sindaci avevano detto no al cementificio. Allora la
Giunta non ebbe nulla da obiettare, perciò oggi non si capisce
perché stia spingendo per il progetto di Torviscosa, non si
capisce cosa sia cambiato. Inoltre, non si comprende come sia
possibile che chi ha dato un giudizio sedendo al tavolo
dell'ARPA, poi dia l'approvazione al proprio giudizio come
componente della Commissione tecnico-consultiva VIA, dove, tra
l'altro, all'inizio era stato espresso un parere negativo e dopo
20 giorni quel parere è divenuto favorevole.
Per chi ha parlato a nome della Lega Nord, la procedura di VIA è
una procedura comunitaria recepita dalla Regione non solo in
ritardo, ma anche in modo sbagliato. Perciò non ci si deve
nascondere dietro una cosa che va rivista, e questo non solo per
il cementificio ma per tutto ciò su cui si è basato lo sviluppo
economico, dalla Ferriera ai rigassificatori, agli elettrodotti.
Ma a chi giova il cementificio? Quali i collegamenti con tre cave
che lo rifornirebbero? - si è chiesto il consigliere. Intanto non
si parla di Piano della qualità dell'aria, Piano delle attività
estrattive, Piano energetico. Ci si sta nascondendo dietro un
dito, mentre si dovrebbe decidere qual è lo sviluppo industriale
che si vuole.
(segue)