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CR: cementificio Torviscosa, dibattito (7)

23.05.2007
16:15
(ACON) Trieste, 23 mag - ET - Del discorso d'insediamento del presidente della Regione, che conteneva i principi di libertà, moralità, efficacia, trasparenza - ha lamentato un consigliere dell'UDC - c'è poca traccia nell'attuale operato della Giunta. E' motivo di grande soddisfazione discutere oggi in Aula di una vicenda che ha per fulcro i materiali inerti, ha aggiunto, dato che il problema lo avevamo sollevato fin dall'inizio della legislatura con la questione della ghiaia del Vajont. La Giunta è stata poi richiamata a un'assunzione di responsabilità riguardo al programma elettorale in base al quale è stata scelta e che aveva come caposaldo lo sviluppo sostenibile, con l'ambiente visto come risorsa e la diffusione della cultura ambientale come volano di tutto questo.

Presidente, facciamo un gioco: io sarò la sua coscienza e le citerò passi dei suoi due libri. Per la capogruppo della Lega Nord, il presidente è venuto meno a molti dei principi da lui stesso esposti nei suoi testi, a iniziare dalla capacità di ascolto per passare al compito, auspicato dallo stesso presidente, di contrappeso che il Consiglio deve avere nei confronti della Giunta. Tra le promesse disattese ci sarebbe anche la parola data alla collettività, sulla base della quale si sarebbe passati dall'industria pesante a quella leggera. Andato perso anche il ruolo centrale attribuito ai sindaci e alla loro partecipazione alle decisioni. C'è poi la questione dello sviluppo della coscienza ambientale nei cittadini e il rispetto delle regole etiche. Queste, secondo la Lela Nord, comprendono anche le regole ambientali e quindi se si rispetta le prime lo stesso deve valere anche per seconde. Il capogruppo dei Cittadini ha ricordato la vicenda del cementificio di Ravesio, le conflittualità allora sorte nella comunità e risolte in sede giudiziaria, per ribadire che lo stato di diritto non è un concetto che va piegato a seconda delle convenienze, ma è l'unico strumento che può veramente garantire la collettività. Il compito del Consiglio è di essere un tramite che recepisce, dialoga e porta le istanze della regione traducendole in norme e comportamenti che riescano a rendere possibile sviluppo, coesistenza, miglior qualità della vita. Ma ognuno deve assumersi le proprie responsabilità e adottare le decisioni in tempi utili, senza paralizzare il sistema economico. Il cementificio nasce sulla base di un piano regolatore, ha ribadito, e sulla decisione di un organo competente che ritiene che l'insediamento di questa attività sia possibile. Le istituzioni e i cittadini arrivano dopo. Bene ha fatto chi si è opposto, fa parte della dialettica democratica, e bene ha fatto l'Assemblea a mobilitarsi. Ma il compito d'indirizzo del Consiglio è di tipo generale e non di indicare alla Giunta le azioni puntuali.

Il capogruppo di Alleanza Nazionale ha citato gli interventi sulla stampa del presidente e ha detto che la questione nata a Torviscosa è figlia di una gestione del potere arrogante che porta a scavalcare atti amministrativi e pareri tecnici. Gli elementi emersi sono imbarazzanti per una Giunta e un presidente che fa dell'etica uno dei suoi punti forti. Siamo di fronte a una crisi della politica generata da una sinistra impegnata solo a gestire il potere dove, secondo il capogruppo di AN, il Consiglio ha svolto un ruolo centrale con un'azione convergente, traversale, efficace, che farà cambiare idea a chi la deve cambiare. Sembra che in quest'Aula il cementificio non lo voglia più nessuno, ha affermato, e l'ordine del giorno della maggioranza che affida alla Giunta il compito di affondare il progetto in base a pareri tecnici è frutto anche di un'opposizione che ha garantito trasparenza e sopperito alla mancanza di condivisione delle decisioni.

(segue)