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CR: cementificio Torviscosa, presidente della Regione (9)

23.05.2007
16:31
(ACON) Trieste, 23 mag - AB - Il presidente della Regione ha evidenziato i tre aspetti fondamentali emersi dalla discussione: economico, politico e ambientale.

Aspetto economico: alcune industrie manifatturiere sono da considerarsi "universali" perché esistono da sempre ed esisteranno sempre in tutti in Paesi, almeno in quelli in via di sviluppo, essendo al servizio di attività avanzate o di bisogni costanti. Servono cemento e tondini di ferro per costruire case, ma anche i capannoni che poi ospiteranno attività ad alto tasso di conoscenza. Non è possibile dire che si vuole sul territorio un'impresa che innova e poi negare la presenza di altre. Le regole non si possono cambiare. Se i Comuni avessero fatto scelte diverse per i loro piani regolatori avrebbero anche potuto opporsi, ma così non è stato fatto.

Aspetto politico: ci troviamo in uno stato di diritto, non di fronte alla discrezionalità di scegliere o meno un'impresa o un imprenditore: ci sono leggi e regolamenti a tutti i livelli e chi rispetta le norme ha diritto a ottenere i permessi e le autorizzazioni. Sulle competenze di Consiglio ed Esecutivo il presidente ha puntualizzato che nessuno nega né ha mai negato al primo le prerogative di indirizzo e di controllo, ma la Giunta ha quelle regolamentari e amministrative e il presidente e ogni singolo assessore si assumono le responsabilità conseguenti - penali, contabili, amministrative, civili - mentre i consiglieri possono votare qualsiasi cosa senza assumersene alcuna.

Aspetto ambientale: ci sono leggi che fissano i limiti massimi delle emissioni perché siano compatibili con la salute umana e con l'ambiente: il problema è farli rispettare e avere una visione d'insieme. Ci sono anche benefici ambientali (bonifica dell'area interessata, bonifica del canale Banduzzi e sua manutenzione costante nel tempo) e ci possono essere compensazioni (normalmente avvengono con l'impegno a mettere a dimora specie vegetali nei terreni non utilizzati dai manufatti).

In conclusione, il presidente della Regione ha assicurato che quella della Giunta sarà una decisione meditata, perché se due Comuni si sono espressi in modo favorevole, ciò non toglie che altri Comuni hanno invece espresso parere contrario. Sarà inoltre una decisione legittima, votata dalla Giunta con la consapevolezza dei rischi che comporterà sia un sì che un no. Sarà infine una decisione autonoma, perché ci sarà un'assunzione di responsabilità sul piano giuridico e su quello politico.

(segue)