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Citt: Colussi, no a pena di morte, FVG in prima fila

29.05.2007
19:03
(ACON) Trieste, 29 mag - COM/AB - Anche il Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia è in prima fila per la moratoria universale delle esecuzioni capitali, approvando all'unanimità una mozione che lo scorso aprile era stata depositata dai Cittadini per il Presidente e sottoscritta dai consiglieri di Intesa Democratica.

Nella mozione, il Consiglio ha impegnato la Giunta a chiedere che nella prossima assemblea generale dell'Onu venga votata la risoluzione per la moratoria di tutte le esecuzioni capitali. La campagna per la moratoria è stata promossa negli anni Novanta dall'associazione "Nessuno tocchi Caino". E' stata poi recepita dall'Unione europea e sostenuta in questi anni da un numero sempre crescente di Paesi. Dopo i primi pronunciamenti della Commissione Onu per i diritti umani, molti Paesi si sono convinti a sospendere le condanne a morte, ma la campagna potrà ritenersi conclusa solo quando una risoluzione con gli stessi contenuti di quelle approvate dall'Onu passerà anche all'Assemblea generale delle Nazioni Unite.

"Nel 1994 - ha spiegato Piero Colussi dei Cittadini, promotore dell'iniziativa - l'Assemblea dell'Onu non ha approvato il provvedimento per soli 8 voti. Oggi ci sono tutte le condizioni affinché questa iniziativa possa andare a buon fine poiché i dati che fotografano la situazione nei vari Stati sono incoraggianti. A tutt'oggi i Paesi dove si pratica ancora la pena di morte sono 54, 43 in meno rispetto a 13 anni fa. I Paesi dove la pena di morte è stata abolita sono 91 e a questi vanno aggiunti i 10 abolizionisti per crimini ordinari e i 37 abolizionisti di fatto che non eseguono pene capitali da almeno dieci anni. Anche la Russia - ha continuato - si è impegnata ad abolire la pena di morte. Decisioni che vanno nel senso che si prefigge la mozione che considero un atto di grande civiltà che fa onore ai cittadini d questa regione. Una regione, non dimentichiamolo, che ha dato i natali a un illustre pordenonese nella cultura giuridica, sociale e politica dell'Ottocento che si era impegnato su questo tema".