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UDC: Molinaro, legge comunitaria penalizza alcune attività

30.05.2007
11:53
(ACON) Trieste, 30 mag - COM/AB - L'adeguamento della legislazione regionale alle normative comunitarie non può essere un momento di penalizzazione di alcune attività a discapito di altre. Quello che la legge comunitaria 2007 contiene è per questo inaccettabile e foriera di conflitti tra categorie di utilizzatori del territorio, agricoltori e cacciatori in particolare. Da ciò il voto contrario dell'UDC che ha proposto, purtroppo inascoltato, correttivi al testo sottoposto al Consiglio regionale.

Commenta così il capogruppo UDC Roberto Molinaro l'avvenuta approvazione del provvedimento legislativo da parte del Consiglio regionale.

Le nuove norme, che troveranno applicazione nelle cosiddette ZPS, zone di protezione speciale, aree di particolare pregio ambientale che interessano il 12% del territorio regionale, sono finalizzate alla protezione degli uccelli selvatici - precisa il capogruppo centrista - ma con assurde misure di salvaguardia e di limitazioni delle attività. Ad esempio, si prevede che siano da assoggettare a valutazione preliminare sia la sostituzione di una siepe così come l'apertura di una nuova cava, che invece andrebbe vietata. Certamente, i termini d'impatto sono profondamente diversi.

Una simile previsione, tra le tante, ha un solo significato - prosegue ancora il capogruppo centrista - proteggere a parole l'ambiente penalizzando agricoltori e cacciatori, e salvaguardando i noti interessi organizzati che da tempo influenzano, e non poco, le scelte regionali.

Le direttive comunitarie prevedono obiettivi di tutela, non divieti di attività - conclude l'esponente UDC - ma in Friuli Venezia Giulia questo viene rispettato in modo singolare. Si comprimono e si sanzionano i comportamenti dei piccoli agricoltori e cacciatori in primis, per una giusta tutela ambientale, mentre la salvaguardia nel territorio riguarda ancora una volta i soliti grandi interessi organizzati.