UDC: Molinaro, legge comunitaria penalizza alcune attività
(ACON) Trieste, 30 mag - COM/AB - L'adeguamento della
legislazione regionale alle normative comunitarie non può essere
un momento di penalizzazione di alcune attività a discapito di
altre. Quello che la legge comunitaria 2007 contiene è per questo
inaccettabile e foriera di conflitti tra categorie di
utilizzatori del territorio, agricoltori e cacciatori in
particolare. Da ciò il voto contrario dell'UDC che ha proposto,
purtroppo inascoltato, correttivi al testo sottoposto al
Consiglio regionale.
Commenta così il capogruppo UDC Roberto Molinaro l'avvenuta
approvazione del provvedimento legislativo da parte del Consiglio
regionale.
Le nuove norme, che troveranno applicazione nelle cosiddette ZPS,
zone di protezione speciale, aree di particolare pregio
ambientale che interessano il 12% del territorio regionale, sono
finalizzate alla protezione degli uccelli selvatici - precisa il
capogruppo centrista - ma con assurde misure di salvaguardia e di
limitazioni delle attività. Ad esempio, si prevede che siano da
assoggettare a valutazione preliminare sia la sostituzione di una
siepe così come l'apertura di una nuova cava, che invece andrebbe
vietata. Certamente, i termini d'impatto sono profondamente
diversi.
Una simile previsione, tra le tante, ha un solo significato -
prosegue ancora il capogruppo centrista - proteggere a parole
l'ambiente penalizzando agricoltori e cacciatori, e
salvaguardando i noti interessi organizzati che da tempo
influenzano, e non poco, le scelte regionali.
Le direttive comunitarie prevedono obiettivi di tutela, non
divieti di attività - conclude l'esponente UDC - ma in Friuli
Venezia Giulia questo viene rispettato in modo singolare. Si
comprimono e si sanzionano i comportamenti dei piccoli
agricoltori e cacciatori in primis, per una giusta tutela
ambientale, mentre la salvaguardia nel territorio riguarda ancora
una volta i soliti grandi interessi organizzati.