CR: respinta mozione trasferimento risorse (4)
(ACON) Trieste, 30 mag - RC - Respinta dal centro-sinistra la
mozione delle opposizioni sulla paventata riduzione del 20% delle
risorse della Regione da parte del Governo nazionale, dopo esser
stata votata per parti. Inutile l'astensione del consigliere
Martini della Margherita, al quale si è unito il collega Brussa
per l'ultimo punto del documento, quello con cui si impegnava la
Giunta a mantenere un atteggiamento di collaborazione con il
Consiglio regionale.
Proprio Antonio Martini ha fatto presente che la specialità, un
tempo, era argomento da portare avanti a tre: Consiglio,
Esecutivo, parlamentari. Ma c'è da chiedersi quanti dei
parlamentari, oggi, diano veramente una mano, quanti capiscano la
drammaticità di perdere la nostra specialità. Anche le Regioni
speciali dovranno contribuire al risanamento: lo ha detto il
ministro Linda Lanzillotta quando è venuta in Consiglio - ha
fatto presente Martini, che ha poi parlato dei costi dell'aver
ottenuto settori quali la manutenzione delle strade o la
motorizzazione civile. Certo è meglio prendere l'immediato e
pensare in un secondo tempo al rimanente, come il settore delle
pensioni. Ma la colpa è non aver agito.
Franco Brussa ha affermato che la nostra specialità non è più
nell'essere una Regione di frontiera e con lingue minoritarie, le
ragioni storiche sono state superate. Oggi si deve essere capaci
di trovare la specialità nella capacità di essere al centro
dell'Europa e al contempo di un Paese che vive delle
contraddizioni. Si devono ricalcolare le compartecipazioni,
perché il paniere dell'ISTAT indicativo della spesa del cittadino
medio si basa su prodotti ormai superati. Brussa ha quindi
chiesto che i consiglieri non si ostacolino a vicenda (non
delegittimiamoci a vicenda - ha suggerito), ma lavorino per il
bene comune perché il cittadino non giudica il singolo, ma
l'intero Consiglio. Si crei un gruppo di lavoro che formuli una
proposta concreta da mandare al Governo.
La capogruppo della Lega Nord, Alessandra Guerra, ha parlato di
crisi e divaricazione tra popolazione e politica, e ha poi
sottolineato la valenza dell'operato del suo partito sul
federalismo fiscale. Anche le Regioni ordinarie oggi chiedono il
federalismo, almeno pari a quello delle speciali. Regioni furbe
come Veneto e Lombardia stanno diventando speciali attraverso
sotterfugi; quelle meno furbe si aggiustano con i fondi di
perequazione; le speciali sono sul banco degli imputati. La
Guerra ha quindi chiesto al presidente del Consiglio, Tesini -
visto che il presidente Illy latita, ha detto - un tavolo per
rilanciare la specialità del Friuli Venezia Giulia, sperimentare
forme diverse di autonomia e la possibilità di trascinare anche
le Regioni del Sud verso forme di autogoverno più avanzate e
liberarci dalla dipendenza romana.
Infine, l'assessore Michela Del Piero ha ricordato di non aver
nascosto i lavori del tavolo Stato/Regioni, ma di questi si
tratta, non di atti: il Parlamento non è stato ancora investito
di nulla, si è nella fase preliminare. Il tema del federalismo
fiscale è interessante, va sfruttato in modo favorevole per la
nostra Regione e arrivare ad una nuova specialità. La titolare
delle Finanze regionali ha quindi ripercorso l'iter dei lavori
del tavolo, come aveva già fatto di fronte alla I Commissione,
sino al testo licenziato dalla Conferenza Stato/Regioni e il
venir meno delle preoccupazioni di perdere una parte delle
risorse.
I lavori riprenderanno alle 14.30.
(segue)